Ci si aspettava un debutto forte per Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One ed è arrivato, anche se non i 90 milioni di dollari in cinque giorni che il tracking aveva preannunciato qualche settimana fa. Secondo Deadline, il risultato dovrebbe essere un comunque importante: 78M nei cinque giorni, di cui 54,2M nel weekend. Il precedente capitolo, Fallout, aveva esordito con 61,2M, ma aveva aperto di venerdì, quindi il confronto non è semplice (possiamo dire comunque che, dopo cinque giorni, quindi dal venerdì al martedì, aveva incassato 77,5M, quindi siamo di fronte a un sostanziale pareggio).

L’impressione è che il film possa tenere bene, anche grazie a recensioni molto buone, e a una ridotta concorrenza sullo stesso target (le prossime uscite, Barbie e Oppenheimer, possono sicuramente togliere qualche sala importante, soprattutto quelle PLF, ma puntano a spettatori diversi da quelli di MI7). A proposito di PLF, rappresentano il 42% degli incassi del film, ennesima conferma dell’importanza di questa tipologia di schermi.

Intanto, il film è comunque partito con numeri importanti anche nel resto del mondo, grazie a 82,1M ottenuti nei primi tre giorni (mercoledì-venerdì) e con una previsione di 150M, compresi anche i dati di ieri e oggi. Tra i risultati migliori, ricordiamo quelli della Cina (dovrebbe conquistare 25M nel fine settimana), la Corea del Sud (10,6M con i dati di sabato), l’Australia (5,9M finora) e la Francia (4,3M nei primi tre giorni). Tra i Paesi dove la pellicola ha aperto di venerdì, si segnalano soprattutto gli incassi di quel giorno in Regno Unito (2,1M, ma con le anteprime si arriva a 7,2M) e l’India (1,3M e 4,3M con le anteprime).

Chi invece è diventato uno dei fenomeni dell’anno, una case history da studiare con grossa attenzione (e non con la solita puzza sotto il naso), è senza dubbio Sound of Freedom, che non solo non perde nulla, ma che anzi aumenta i suoi incassi, visto che per questo secondo fine settimana si parla di 23,6M di dollari, in miglioramento del 20% (aiutano anche i 413 cinema in più, che permettono di arrivare a 3.265) e che consente di raggiungere un totale di 82M (insomma, nel prossimo weekend si dovrebbero superare i 100M).

Insidious – La porta rossa, in testa una settimana fa, scende al terzo posto con 12,65M e un -61%, calo importante anche se comprensibile. Per dare un’idea sugli altri titoli della saga, il secondo film (che ha portato al maggiore incasso americano totale della serie con 83,5M) aveva perso il 65,7% nel secondo weekend, il precedente Insidious: L’ultima chiave aveva avuto una flessione del 58% (e aveva chiuso a 67,7M). Il totale finora di questo quinto episodio è di 57,7M.

E veniamo a Indiana Jones e il quadrante del destino, che ormai ha rallentato molto la sua corsa, visto che con altri 11,4M cala del 58% e arriva a un totale di 144,7M. Discorso molto diverso sia per Elemental (altri 8,5M e flessione di solo il 15%, per un totale di 125M) e Spider-Man: Across the Spider-Verse, che con altri 5,7M nel suo settimo fine settimana, è in diminuzione del 29% ed è arrivato a un totale di 368,4M.

Sembra finita (dopo solo dieci giorni) l’avventura di Joy Ride, che dopo un brutto esordio perde anche il 58% e si deve accontentare di altri 2,44M, per un totale insoddisfacente di 10,4M. Punta invece a raggiungere i 300M La sirenetta, arrivato a 293,7M con i 2,2M di questo weekend.

In totale, il botteghino è orientato a un incasso complessivo di 130,3M, un 2% in meno rispetto all’anno scorso (c’era il secondo weekend di Thor: Love and Thunder che otteneva altri 46,6M, mentre si sta un 3% sopra al 2019, con Spider-Man: Far From Home che al secondo fine settimana valeva altri 45,3M.