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Intervista ad Andrea Occhipinti

Il fondatore di Lucky Red racconta un listino fatto di grandi autori variegati, da Kaurismaki a Luc Besson, ma anche il lavoro svolto con le sale di Circuito Cinema e l’impegno in produzione…

In generale, come vedi il vostro listino rispetto al Mercato attuale?
Penso che gli autori blasonati, che vanno ai festival e magari li vincono, siano un riferimento importante per il pubblico che frequenta le sale di città. Poi ci sono i film che si dimostreranno delle sorprese, come penso che sarà Past Lives, che è stato presentato al Sundance e a Berlino ricevendo ottime critiche e si sta già distinguendo anche negli incassi statunitensi (ha superato gli 8 milioni di dollari, NdR). E’ un bel drammone con molte potenzialità.

Per quanto riguarda il film di Luc Besson, è un regista che hai descritto come commerciale ma con una natura autoriale. Sembra una formula che funziona bene per ritrovare il pubblico…
Sicuramente, è la cosa che a noi piace di più, film che hanno grande potenzialità ma che possono anche andare ai Festival. Questo film ce l’ha, perché comprende molti generi, ma possiede anche un protagonista incredibile.

Per quanto riguarda il tuo ruolo in Circuito Cinema, si sottolinea spesso la necessità di rinnovare le sale per renderle comode e tecnologcamente avanzate. Quanto è importante questo aspetto per voi?
E’ una politica che portiamo avanti da qualche anno, tanto da aver rinnovato il nostro circuito di Roma, grazie al lavoro svolto sul Quattro Fontane, l’Eurcine e il Giulio Cesare. In molti casi abbiamo quasi raddoppiato la frequentazione di queste sale e quindi è una scelta che ha pagato. Il pubblico vuole una sala accogliente e viva, che è curata nell’aspetto estetico, nella programmazione e nell’offerta, che si tratti di programmazione dei film o del bar. Insomma, è un aspetto fondamentale.

Sul lato produzione, molte società hanno puntato su budget altissimi, mentre voi siete stati molto bravi a contenerli, cosa che peraltro adesso si rivela essere un vantaggio, considerando i tagli che stanno facendo le piattaforme…
La cosa importante è che facciamo delle produzioni di qualità, una qualità che si vede e si sente. Magari i budget possono essere limitati, ma questo non deve far mancare la qualità sia della cura editoriale che di quello che vediamo sullo schermo. Noi siamo arrivati un po’ ultimi, in particolare per quanto riguarda le produzioni per la televisione e le piattaforme. Quindi, per guadagnarci la fiducia di queste realtà, abbiamo dovuto dimostrare che sapevamo produrre bene e con mezzi limitati, perché magari non saremmo riusciti ad avere dei budget più importanti. Questa è stata la chiave del nostro successo ed è il motivo per cui stiamo realizzando tante produzioni.

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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