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Come sono andate le feste?

Abbiamo chiesto a cinque distributori italiani un’opinione sul periodo natalizio e cosa ha funzionato al cinema…

Non c’è dubbio che queste feste 2022-2023 fossero un bel banco di prova per il settore theatrical in Italia. Per capire meglio cosa è successo, abbiamo sentito il parere di alcune case di distribuzione italiane. Iniziamo da Luigi Lonigro, il direttore di 01 Distribution e presidente unione editori e distributori Anica.

“A mio avviso, gli indicatori sono tutti positivi, a partire del top title Avatar: La via dell’acqua, che è andato oltre le aspettative, visto che quasi tutti gli analisti lo davano a un massimo di 30 milioni di euro. Peraltro, ha portato a una rinascita del 3D e questo è un dato da analizzare con attenzione, visto che è l’unico formato che si può offrire solo ed esclusivamente sul grande schermo. Se si dovesse tornare a produrre veri film in 3D (e non convertiti), sarebbe un altro elemento favorevole per il settore theatrical.

Un altro dato positivo è legato alla commedia italiana. Sia Il grande giorno che Tre di troppo dimostrano come le commedie originali, con un forte cast e dotate di un passaparola importante funzionano bene. In effetti,il film con Aldo, Giovanni e Giacomo sta anche dando buoni segnali di tenitura dopo più di tre settimane di sfruttamento. Insomma, direi che il ‘funerale’ della commedia italiana lo possiamo mettere da parte e invece possiamo parlare del funerale dei titoli di medio-basso livello, perché le commedie con una forte chiamata commerciale funzionano bene.

Sul fronte d’essai, Le 8 montagne sono la vera sorpresa di queste feste. E’ un film bellissimo e con un ottimo cast, che piace molto al pubblico e che conferma come il premio Strega e un grande film siano un’accoppiata vincente al cinema, come dimostrava già il caso de Il colibrì, con grandi storie che partono da prodotti letterari importanti.

Per quanto riguarda 01, con I Fabelmans sapevamo bene cosa stavamo portando al pubblico. E’ un film meraviglioso, ma molto personale e che non poteva attirare il pubblico grazie al suo cast. L’unico elemento di chiamata era la regia, così come il passaparola. Adesso, possiamo dire che siamo orientati verso i 2,5M totali e in attesa dei premi, per un film non facilissimo fin dal titolo, ma che ha visto l’Italia fornire ottimo incasso, considerando i dati statunitensi e mondiali.

Insomma, sono veramente ottimista su questa stagione, so bene che titoli importanti arriveranno da aprile in poi e soprattutto d’estate e ho la speranza che l’anno si chiuda con almeno un 60% in più rispetto al 2022″.

Paolo Orlando, Head of Distribution Medusa Film, cita anche Massimo Troisi nella sua valutazione di quello che è successo nelle scorse settimane.

“Sicuramente abbiamo vissuto dei Natali migliori, però mi sembra di poter dire che, forse per la prima volta dopo che ci siamo ritrovati in questa situazione, ci sia un’inversione di tendenza, magari non ancora sufficiente a tirarci fuori dalla crisi nella quale siamo sprofondati nostro malgrado, ma comunque un’inversione significativa.

Nello specifico, mi sembra utile sottolineare che questo elemento è ancora più confortante e visibile nell’andamento del cinema italiano negli ultimi mesi, non solo durante le feste. Grazie ai buoni risultati di alcuni titoli italiani, anche di Medusa, si è riusciti in parte a rimpiazzare quell’assenza di prodotto internazionale che ha contrassegnato l’ultimo trimestre prima di dicembre.

Per quanto riguarda l’andamento delle feste, posso citare il risultato più che soddisfacente per noi de Il grande giorno, ma anche di Vicini di casa, che ci ha accompagnati verso la competizione natalizia. Inoltre, trovo che sia giusto e interessante sottolineare il bel risultato de Le 8 montagne e di Tre di troppo. Insomma, mi sembra che ci siano segnali di una ritrovata continuità nell’offerta di prodotti cinematografici italiani di tipologie diverse. Considerato che fino a qualche mese fa sembrava che dovessimo celebrare il de profundis sul cinema italiano (e anche noi abbiamo avuto dei ‘lutti’), mi sembra che si possa dire, parafrasando il grande Massimo Troisi, “scusate il ritardo”.

E di inversione di tendenza parla anche Massimiliano Orfei, Amministratore Delegato di Vision Distribution.

Le otto montagne è andato molto meglio di come potessimo pensare e sperare, anche negli scorsi giorni è stato l’unico dato in controtendenza rispetto a tutto il resto dell’offerta, che invece ha faticato. Al momento dell’uscita del film, era impossibile pensare che a metà gennaio lo avremmo ritrovato ancora al secondo posto. Con I migliori giorni contiamo invece di arrivare intorno a 1,8 milioni totali.

Il bilancio del Mercato in generale è assolutamente positivo e non mi riferisco solo al grande risultato di Avatar: la via dell’acqua, perché preferisco sempre fare valutazioni al netto di questi fenomeni. Il film di Aldo, Giovanni e Giacomo ha fornito numeri brillanti e soddisfacenti, per quanto riguarda Tre di troppo direi che è andato sostanzialmente secondo le previsioni.

Il Mercato è stato imprevedibile negli ultimi anni, ma in questo periodo ha dato la sensazione di essere moderatamente brillante, anche se ancora convalescente. Portiamoci a casa questi numeri positivi delle feste, che dobbiamo considerare come una fonte di incoraggiamento e un’inversione di tendenza, che aspettavamo da febbraio 2020.

Tuttavia, dobbiamo fare attenzione a quello che sta succedendo in questi giorni, in cui abbiamo visto un brusco calo. Se questo andamento negativo continuasse nelle prossime settimane, il bilancio moderatamente positivo che abbiamo fatto sulle feste avrebbe bisogno di una rettifica. Peraltro, temo che siamo ancora in un Mercato che non è in grado di reggere più di un titolo sullo stesso target, mentre dobbiamo avere almeno due film che riescono a raggiungere lo stesso pubblico nello stesso momento”.

E passiamo ad Andrea Romeo, General Manager e Direttore Editoriale di I Wonder Pictures, che mette in evidenza un concetto molto importante, quello della media per spettacolo.

“Il Natale per noi è stato molto interessante. Abbiamo diversificato l’offerta, lavorando sulla qualità in preparazione per gli Oscar con EO (distribuito da Arthouse), mentre con Sì, chef! ci siamo mossi all’insegna di una qualità allargata francese, per un film partito prima delle feste in strutture che permettevano di trovare il pubblico giusto per questa storia.

In seguito, abbiamo fatto un bel lavoro sui bambini con Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 note, che aveva a disposizione solo i pomeridiani in oltre 150 sale e che ha funzionato particolarmente bene quando è stato programmato intorno alle 15/16.

Inoltre, abbiamo lavorato con un thriller francese divertente ed elegante, Un vizio di famiglia, che ha aperto il 4 gennaio e che ha trovato subito delle sale in cui ha performato molto bene, chiudendo la prima settimana in pochi schermi, ma con oltre 10.000 presenze.

Quello che abbiamo capito dei nostri film, è che, in termini di media copia, quello che ha performato meglio è Vizio di famiglia, ma in realtà EO (che spesso veniva programmato con una sola proiezione serale) ed Ernest e Celestine (proposto magari solo in un pomeridiano) in realtà hanno avuto una media per spettacolo migliore. Per valorizzare questo tipo di uscite, sarebbe interessante integrare la nuova media sala di Cinetel (che non è più per schermo ma per struttura, e che aiuta i grandi blockbuster a non essere penalizzati se fanno una sola proiezione), con una media spettacolo, che permetterebbe al Mercato di capire meglio il potenziale dei film medio-piccoli, che magari possono dar vita a una media copia fuorviante, mentre invece hanno funzionato bene sui singoli spettacoli.

E chiudiamo con Marco D’Andrea, Direttore Commerciale di Universal Pictures Italia.

A noi è andata molto bene, perché anche se Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio non ha fatto quello che pensavamo originariamente, ha comunque avuto un ottimo andamento. In effetti, noi lavoriamo sempre sui comparable e prendendo un periodo natalizio (il 2016-2017) che aveva gli stessi giorni della settimana, considerando che il weekend di Natale è andato decisamente meglio nel 2016, avremmo dovuto avere un risultato de Il gatto con gli stivali 2 di poco sopra i 4 milioni, mentre in realtà chiuderà a circa 5,5 milioni. In questo senso, abbiamo avuto ragione a uscire prima di Avatar: La via dell’acqua, sfruttando sia il doppio festivo del weekend dell’8 dicembre e con delle anteprime del fine settimana precedente.

Abbiamo poi avuto un ottimo dato grazie a Le 8 montagne, un prodotto di Vision Distribution, che insieme abbiamo voluto fortemente a Natale e i risultati ci hanno dato ragione, finira oltre i 4.5M risultato inaspettato per tutti credo.

In generale, è un buon periodo delle feste, in cui abbiamo perso il 30% rispetto al pre-pandemia e questo ci ha fornito un po’ di ottimismo. Tuttavia, in generale conviene adottare una mentalità diversa, dimenticando i dati del pre-pandemia. Io credo che sul 2023 una forbice tra i 60 e i 75 milioni di biglietti venduti ogni anno possa essere un buon obiettivo.

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.

One thought on “Come sono andate le feste?

  1. Non ho mai capito sta mania delle Feste. Che la gente va più al cinema durante le feste è una cavolata a mio avviso. O meglio, se fai uscire tutto durante le Feste, ci sta che i numeri aumentino. Ma un otto montagne a natale è una cavolata fatta solo per cercare di contrapporre qualcosa ad avatar

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