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Netflix: la pubblicità parte a inizio novembre

In tempi rapidissimi rispetto al suo annuncio ad aprile, Netflix lancia la versione con pubblicità dal 1 novembre. Ma ci sono ancora alcuni punti da chiarire…

Netflix ha annunciato che il suo piano pubblicitario sarà attivo da inizio novembre, in primis in Canada e Messico (1 novembre) e poi (dal 3 novembre) in Australia, Brasile, Corea, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. In questo modo, Netflix anticipa il lancio della versione di Disney+ con pubblicità, che avverrà l’8 dicembre.

Per quanto riguarda il nostro Paese, il prezzo sarà di 5,49 euro, mentre negli Stati Uniti sarà di 6,99 dollari. Rimangono invariati gli altri piani senza pubblicità: base a 7,99 euro, standard a 12,99 e premium a 17,99. Questo significa che i due piani più costosi non avranno una versione con pubblicità e che quindi questa offerta è rivolta a chi non ha bisogno di guardare Netflix su almeno due schermi contemporaneamente e che si accontenta della versione fino a 720p/HD. E per le famiglie? Quasi sicuramente converrà rimanere con i piani senza pubblicità, per non rischiare litigi domestici.

Questa la spiegazione sul sito italiano del piano “Base con pubblicità”, che come impostazione vale anche per l’estero:

Cosa resta invariato: un’ampia varietà di programmi televisivi e film di grande qualità; esperienza di visione personalizzata; disponibilità su una vasta gamma di televisori e dispositivi mobili; possibilità di cambiare o disdire il piano in qualsiasi momento.

Cosa cambia: qualità video fino a 720p/HD (ora sia per il piano Base con pubblicità sia per il piano Base); una media di 4-5 minuti di interruzioni pubblicitarie all’ora; un numero limitato di film e programmi televisivi non sarà disponibile a causa di restrizioni legate alle licenze (ma ci stiamo lavorando); nessuna possibilità di scaricare titoli.

In questo senso, Greg Peters, CFO della società, ha precisato che i titoli assenti saranno solo “una piccola minoranza, circa il 5-10%”, ma non ha precisato quali. E’ un aspetto invece molto importante, pensiamo solo a cosa significherebbe negli Stati Uniti non avere a disposizione Seinfeld o NCIS (che è diventato ormai il titolo di catalogo più visto su questa piattaforma, dopo che Netflix ha perso Criminal Minds).

Il Wall St Journal prevede (probabilmente da fonti interne della stessa Netflix) “13,3 milioni di abbonamenti con pubblicità negli Stati Uniti alla fine del terzo trimestre 2023”. David Poland ha fatto un po’ di conti e ha calcolato quindi che questa offerta varrebbe 1,116 miliardi di dollari l’anno (aggiungo io: più i ricavi pubblicitari, meno i costi relativi al lavoro di Microsoft e tutte le risorse interne che gestiscono la pubblicità). Va detto ovviamente che questi 1,116 miliardi non sono automaticamente ricavi in più, perché tutto dipenderà da quanti saranno nuovi abbonati (che portano effettivamente risorse supplementari) e quanti invece passano dalla versione base senza pubblicità (e quindi magari aiutano un po’ a ridurre il tasso di churn, ma non sono nuove entrate). Visto che la regione UCAN vale già per Netflix 14 miliardi di dollari l’anno, è lecito domandarsi se, anche con queste previsioni di 13,3 milioni di abbonamenti (che, ripeto, non saranno certo tutti ‘nuovi’) i ricavi per la società cambieranno in maniera estrema. David Poland ritiene di no e non mi sento di contestarlo.

Queste invece le indicazioni più ‘tecniche’:

Formato della pubblicità: al momento del lancio le pubblicità avranno una durata di 15 o 30 secondi e saranno inserite prima e durante le serie e i film.

Controlli per gli inserzionisti: per aiutare gli inserzionisti a raggiungere il pubblico giusto e garantire che le pubblicità siano più pertinenti per i consumatori offriremo ampie possibilità di targeting per paese e genere dei contenuti (azione, dramma, romantico, fantascienza…). Gli inserzionisti potranno anche evitare che le loro pubblicità appaiano su contenuti che potrebbero essere incoerenti con il loro brand (per esempio sesso, nudità o immagini violente).

Strumenti di verifica: abbiamo stretto partnership con DoubleVerify e Integral Ad Science per verificare la visibilità e la validità del traffico delle nostre pubblicità a partire dal 1° trimestre del 2023.

Qui invece è possibile vedere una dimostrazione di come sarà un pre-roll sul nuovo servizio con pubblicità, prima del lancio del contenuto scelto. Vengono confermati alcuni rumour precedenti, per cui i film nuovi avranno solo un pre-roll, mentre quelli di ‘catalogo’ avranno anche interruzioni nel corso del film.

Insomma, è una novità molto importante nel panorama dello streaming. Se sarà anche molto importante a livello economico, lo vedremo magari tra un anno o due…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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