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Il pubblico di Cinema in Festa – parlano gli esercenti

Un veloce sondaggio per capire, da chi ha vissuto la promozione in prima linea nelle sue sale, quale tipologia di spettatore ha animato l’iniziativa

Di Cinema in Festa, dei suoi numeri e risultati, ha scritto su cineguru.screenweek Robert Bernocchi, analizzando i dati anche oltre i cinque giorni della promozione. Ma come hanno vissuto gli esercenti questa iniziativa? Che pubblico hanno visto nei loro locali? Abbiamo rigirato queste domande ad alcuni gestori di sale che hanno un rapporto stretto e fidelizzato con i loro spettatori. Ne emerge un quadro interessante e diverso cinema per cinema.

Sergio Oliva – Anteo Spaziocinema:

«Nessuno ha fatto ancora un’indagine sul pubblico di Cinema in Festa. Di conseguenza potrebbe essere la stessa tipologia di spettatore che ha visto più film, oppure quella che non era ancora tornato al cinema  o, molto più improbabile, pubblico nuovo. L’unica cosa che sappiamo di certo è che essendoci stata molta promozione le sale hanno registrato un importante incremento di pubblico, rispetto al disastro dei giorni precedenti».

Paolo Protti – Cinecity e Ariston di Mantova:

«Nei miei cinema ho riscontrato una maggioranza di pubblico abituale. L’iniziativa ha funzionato maggiormente nella multisala di città, l’Ariston, rispetto a quella periferica. Quanto al target di spettatori, più persone mature che giovani. Unica vera luce il tutto esaurito per la riedizione di Avatar dove abbiamo visto anche pubblico che da molto tempo non veniva al cinema».

Silvano Andreini – Cinema Il Nuovo di La Spezia:

«Cinema in Festa ha portato in sala pubblico nuovo ma ho notato anche spettatori che non vedevo da prima della pandemia. Mi sembra presto per poter dire, però, se quel pubblico tornerà anche in futuro. Meglio aspettare le prossime settimane prima di fare valutazioni. Piuttosto, un segnale positivo è stata la presenza di spettatori di età media leggermente inferiore a quella di chi frequenta abitualmente il mio cinema».

Vittorio Polin – Cinema Italia Eden di Montebelluna (TV):

«Abbiamo visto venire al cinema spettatori abbastanza nuovi e suddivisi per diverse fasce di età. Anche bambini e ragazzi che, visto lo sconto del biglietto, hanno poi fatto più acquisti al bar. Diciamo che il 50% degli spettatori ha approfittato delle nuove uscite in abbinamento al prezzo; il 25% sarebbe comunque venuto al cinema a prezzo pieno; il rimanente 25% è stato incentivato dalla promozione. Nel fine settimana dopo la festa abbiamo riscontrato, però, un calo di presenze».

Gianantonio Furlan – IMG Cinemas di Mestre (VE):

«Durante Cinema in Festa ho visto tanti volti nuovi nella mia struttura attratta dalla leva del prezzo. In generale posso dire che il 60% era costituito da adulti, che è il target cui io mi rivolgo in particolare, e il 40% da giovani. Il problema sarà capire chi tornerà nelle prossime settimane. Questa promozione mi ha fatto capire una volta di più le potenzialità che ha il grande schermo; sarà compito nostro cercare di stanare il pubblico per riportarlo in sala con continuità. Il fine settimana post promozione è stato abbastanza povero di pubblico ma devo dire che, durante la festa, il mio cinema è andato mediamente meglio di altri a me vicini.

Simone Fiori – Giometti Cinema:

«Impostare un discorso generalizzato può essere sbagliato. Si sono visti comportamenti diversi degli spettatori dei centri abitati piccoli rispetto a quelli di città più corpose; soprattutto la tipologia di film ha generato risposte diverse. Nei piccoli centri di sicuro la spinta generata da un pubblico non abituale è stata maggiore, probabilmente in quei centri il cinema è ancora percepito molto come “evento” per cui la leva del prezzo ha portato un pubblico che non veniva da tempo. Nelle piazze più grandi che abitualmente performano di più, la percentuale di pubblico nuovo è stata inferiore. Parlare di un pubblico che non viene da anni, dopo il disastro della pandemia, è quasi scontato. Sicuramente la campagna nazionale ha giovato moltissimo a sfatare i miti su cinema chiusi e morti. Sui film chiaramente family e sui prodotti per teenager la leva del prezzo ha fatto la differenza; su prodotti invece più trasversali ci siamo trovati sorpresi per il prezzo così basso. Nel week-end seguente alla festa, abbiamo cercato di incentivare l’affluenza consegnando a chi veniva al cinema un buono sconto da utilizzare nei giorni successivi; la risposta è stata buona e in linea generale abbiamo cercato di far capire che l’offerta di film e l’esperienza del grande schermo non dovevano finire in quelle giornate di festa».

Pierluca Sforza – Cinema di Roma:

«Abbiamo riscontrato che il pubblico di Cinema in Festa è stato soprattutto abituale, attratto per il biglietto scontato; solo in minima parte abbiamo visto pubblico nuovo. Il target prevalente è stato quello compreso tra i 30 e i 50 anni».

Gino Zagari – Cinema Caravaggio di Roma:

«Da me Cinema in Festa ha avuto poco impatto. In prevalenza ho visto lo stesso pubblico anziano e di quartiere; solo ultimo giorno abbiamo registrato il raddoppio degli spettatori. Si trattava di un giovedì e invece di 20 spettatori ne abbiamo avuti 40. Per i frequentatori del Caravaggio, il prezzo non incide anche perché al primo spettacolo pagano solo 5 euro. Nelle strutture come la mia il prezzo non è variabile; vengono pochi giovani. In particolare da noi il pubblico è benestante, anziano e vive nel quartiere. Le monosale con pubblico fidelizzato, con prezzi differenziati e impossibilitati a fare multiprogrammazione, secondo me sono danneggiate da queste iniziative che comunque servono per il mercato e per riportare i giovani al cinema».

Nicola Grispello – Circuito Cinema di Napoli:

«Nei cinema art house di città abbiamo riscontrato di base un ritorno al cinema del nostro pubblico, specialmente quello over 50 che aveva in gran parte abbandonato i nostri cinema per la paura della pandemia, per la comunicazione dei media e per il cambio di abitudini. C’ è stato poi un avvicinamento anche di un pubblico più giovane verso film considerati difficili per loro. Ho ospitato in quei giorni Amelio, Lo Cascio e Leonardo Maltese e Il Gala del Cinema e della Televisione con anteprima nazionale di Sophia, il giorno prima che andasse su Rai 1. Cinema in Festa sostanzialmente è stata un’iniziativa positiva, per dimostrare al nostro pubblico che il grande schermo è vivo, che siamo aperti, pronti ad accogliere in sicurezza. Ho respirato un’atmosfera di allegria, spensieratezza e voglia di ritornare alle vecchie abitudini. Certo il prodotto non è stato dei migliori, ma c’ è stato un effetto trascinamento anche nei giorni seguenti, con un buon risultato di Avatar che lascia presagire buone prospettive per Avatar – La via dell’acqua a Natale».

Carlo Di Vico – Stella Film:

«Durante i giorni della promozione è venuto nei nostri cinema in particolare pubblico nuovo. Diversi i target di età divisi, ovviamente, a seconda delle proposte dei film. Abbiamo quindi potuto vedere famiglie e adolescenti; ventenni ma anche adulti fino ai 60 anni. Il problema è che, finita l’iniziativa, quel tipo di spettatore non è ancora tornato al cinema».

Francesco Santalucia – Multisala Galleria di Bari:

«Sono molto contento dei risultati di Cinema in Festa. In cinque giorni abbiamo avuto oltre 7mila presenze. Finalmente siamo tornati a vedere sale piene. In generale potrei dire che il pubblico si è diviso in due parti: i veri appassionati che sono tornati anche tutti i giorni e che hanno visto più film proprio grazie al prezzo, e il pubblico non abituale che ha approfittato del biglietto a 3,50 euro per venire almeno una volta. Non so dire se il pubblico sia poi tornato nel fine settimana dopo Cinema in Festa; è troppo presto per fare valutazioni di questo tipo. Sarà necessario fare analisi di medio—lungo termine quando avremo più dati a disposizione. Di certo, sabato e domenica abbiamo avuto buone presenze anche grazie al maltempo e a un’offerta accattivante. Sono stato contento, comunque, perché ho rivisto tutti i target presenti in sala; famiglie, bambini che hanno rilanciato l’animation ma anche anziani e studenti».

(nella foto, il regista Gianni Amelio presenta Il signore delle formiche al cinema America Hall di Napoli)

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