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Pierluca Sforza, il cinema al servizio del pubblico

Intervista al responsabile programmazione di Circuito di Roma che parla del lavoro portato avanti al Lux e negli altri cinema per riconquistare il pubblico

Cinema di Roma è un circuito importante della capitale potendo contare sulle multisale Lux e Odeon e sui cinema Intrastevere e Tibur. In particolare, in questi mesi complicati per l’affluenza al cinema e il confronto con le annate precedenti, il Lux si sta rivelando una struttura dinamica con performance migliori del mercato di alcuni punti percentuali: «Siamo molto orgogliosi di questi risultati», dichiara Pierluca Sforza, responsabile programmazione del circuito:  «Il Lux sta funzionando molto bene ma è sempre stato un cinema che ci ha dato ottime soddisfazioni perché è ben radicato sul proprio territorio; non penso solo al quartiere ma a Roma in generale. Possiamo contare su una clientela ampia che viene da tutte le zone della città. Abbiamo raggiunto queste performance grazie anche alle nostre scelte di programmazione. Pur avendo dieci sale raramente proponiamo titoli in doppia o tripla programmazione proprio per dare un maggior ventaglio di opzioni ai nostri spettatori; preferiamo aggiungere film piuttosto che ridurne il numero. Lavoriamo benissimo con gli eventi e con film in lingua originale. Coinvolgiamo molto gli studenti con iniziative mirate e rassegne; cerchiamo di mettere in atto una serie di attività che favoriscano la fidelizzazione dello spettatore. Il nostro target di clientela va dai ragazzi, agli studenti universitari ai pensionati».

Avete diversificato la programmazione per raggiungere tutti i pubblici.

«Esatto. La proposta in lingua originale, ad esempio, per noi è un punto di forza della nostra offerta. Una o due sale proiettano solo film di questo tipo, in tutti gli orari e non sporadicamente. Abbiamo notato che il pubblico ha risposto sempre meglio. Come tutti gli esercenti stiamo puntando molto su acquisti online, prenotazioni, proiezioni a prezzo ridotto. Utilizziamo nel miglior modo possibile le prevendite per incentivare la comunicazione sul film e l’acquisto da parte dello spettatore. I ragazzi lo sanno e ne approfittano. Forniamo sempre materiali e gadget; cerchiamo di dare sempre qualcosa in più ai nostri clienti grazie anche al lavoro di gruppo che facciamo insieme ai colleghi del consorzio Unici. Al Lux puntiamo molto anche alle proiezioni con le scuole. Nei giorni scorsi, ad esempio, abbiamo avuto 1.000 studenti che sono venuti a vedere Koda – Fratello orso».

Lavorate anche con registi e talent?

«Appena possibile e compatibilmente con l’uscita di film italiani e la disponibilità di attori e registi; le anteprime con i talent in sala sono sempre grandi successi. Pierfrancesco Favino, ad esempio, è stato da noi per presentare Nostalgia e ha riempito una sala di 200 posti di domenica pomeriggio. L’importante è che queste iniziative siano continue; noi cerchiamo di avere appuntamenti settimanali. Abbiamo avuto ottimi riscontri anche con Domenico Procacci, venuto da noi insieme ad Adriano Panatta per il suo doc sulla squadra che vinse la coppa Davis di tennis in Cile. A lungo andare l’impegno che abbiamo messo, ci ha premiato».

Articolate in modo particolare anche gli orari dei film?

«Il Lux è tra i pochi cinema che riescono ancora a proporre spettacoli in seconda serata; questo ha avvicinato al cinema una fetta di pubblico giovane soprattutto in estate. Per venire incontro alle esigenze del cliente più anziano che di sera esce poco volentieri, iniziamo le programmazioni verso le 14,30-15. Cerchiamo di “coccolare” tutti i singoli target, invogliandoli con proposte mirate alle loro esigenze. Certo, tenere aperti i cinema ha un impatto sui costi delle nostre bollette ma non vogliamo rinunciare a nessuno spettatore che ci sceglie e apprezza la nostra struttura».

Quali sono i film che sono andati meglio in queste settimane?

«Al di là dei recenti Top Gun: Maverick e Jurassic World – Dominion, che stanno andando molto bene, vorrei citare Effetto notte di Marco Bellocchio e Una vita in fuga di Sean Penn che in altri cinema di Roma hanno faticato molto mentre al Lux sono andati discretamente bene. Sono titoli che se promossi bene e nel modo giusto con sponsorizzazioni e trailer, danno risposte in termini di teniture. Lo stesso discorso vale anche per Settembre, un’opera prima molto gradevole con Fabrizio Bentivoglio, che abbiamo tenuto in programmazione per un mese. Lo abbiamo presentato al pubblico insieme al cast, abbiamo partecipato alla campagna “Adotta un film” e abbiamo organizzato anteprime con i nostri clienti per far partire il passaparola. E i risultati si sono visti; abbiamo anche ricevuto i complimenti dagli spettatori».

Settembre, opera prima con Fabrizio Bentivoglio ha avuto un’ottima tenitura al cinema Lux

Che risposte avete dagli altri cinema del circuito?

«La multisala Odeon ultimamente si sta difendendo meglio mentre nella prima parte dell’anno era più in sofferenza. Anche lì abbiamo iniziato la programmazione in lingua originale che sta dando i suoi frutti. L’Odeon sorge in zona Parioli che si svuota quando arriva la bella stagione e questo si ripercuote sulle presenze; è difficile tenerlo aperto in estate. Ultimamente, grazie a orari degli spettacoli spostati verso il tardi, abbiamo trovato una leva di attrazione per i più giovani che forse prima frequentavano altri cinema. Tra l’altro una sala è attrezzata per le proiezioni al laser che esaltano i film spettacolari alla Top Gun. L’Odeon è un cinema in cui funziona bene anche la programmazione di qualità; gradualmente stiamo recuperando anche lo zoccolo duro di quel tipo di pubblico».

E a proposito di Intrastevere e Tibur, cosa si può dire?

«Hanno un trend ancora migliore del Lux; parliamo di presenze inferiori del 30% rispetto al 2019. Entrambi i cinema sono votati alla programmazione di qualità ma stiamo provando ad allargare la proposta per essere più attrattivi rispetto ad altre fasce di pubblico e i risultati iniziano a vedersi».

State pensando a rinnovare le vostre sale?

«Prima della pandemia avevamo ristrutturato interamente l’Odeon. Per quanto riguarda il Lux, stiamo pensando a qualche miglioramento soprattutto relativo alla parte degli impianti di aria condizionata e dell’illuminazione per migliorare il comfort degli spettatori».

Cosa manca all’offerta cinematografica per essere completa?

«Manca soprattutto qualche titolo italiano che funzioni commercialmente e che sia di richiamo per lo spettatore. Mi vengono in mente pochi film che sono andati bene; Corro da te, Nostalgia ed Ennio il cui box office mi ha sorpreso. Avremmo bisogno, poi, del cosiddetto prodotto medio che sta mancando e che è sempre stato un punto di forza per le sale. In questo particolare periodo la gente sembra disponibile a vedere solo film spettacolari e di richiamo; il risultato è che la fascia media un tempo rappresentata dagli incassi dei film di genere, è quasi sparita».

Si è accentuata una tendenza che era in atto già da prima del Covid.

«Vero ma prima della pandemia un film action come John Wick 3, ad esempio, era andato molto bene con 3,2 milioni di incasso, aveva un suo pubblico; oggi faticherebbe moltissimo».

Come si rilancia il prodotto medio?

«Non è facile trovare soluzioni. A livello associativo stiamo lavorando per definire window che tutelino il passaggio e lo sfruttamento in sala di un film. Una finestra giusta potrebbe aiutare il consumo di film su grande schermo. Ci vorrebbe poi un bel lavoro di comunicazione da parte dei distributori e degli esercenti per far capire ai ragazzi che anche il prodotto medio può essere visto al cinema e non solo sulle piattaforme. Penso però che le abitudini degli spettatori stiano cambiando; sono disposti a spendere 7 o 8 euro per film di grande impatto o richiamo mentre la stessa cifra non la spendono per un film medio».

Cosa si aspetta dalle prossime uscite?

«Stanno per arrivare una serie di film che promettono bene come box office: Lightyear-La vera storia di Buzz, Elvis, Thor – Love and Thunder. Poi seguirà una fase di stasi, con poco prodotto potenzialmente forte, per ripartire poi a metà agosto con i Minions. Spero che a novembre/dicembre il mercato possa ripartire con decisione. Io sono ottimista. Se non ci saranno contraccolpi come quelli subiti lo scorso Natale a causa del Covid, penso che nel giro di due anni torneremo sui livelli di presenze del 2018-2019. Ci vogliono film e idee nuove. Se ci si pensa, i titoli di maggior successo sono sequel, film tratti da libri e fumetti, saghe come Jurassic World. Latitano le idee originali come quelle viste in Licorize pizza. Ben vengano i film Marvel, ma non possono bastare».

Elvis è uno dei film più attesi tra le prossime uscite

 

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