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Ricerca Nielsen: gli italiani preferiscono la tv (ma il tablet cresce)

In Italia la televisione detiene ancora il primato tra i device utilizzati per la fruizione di video: l’84% la usa per vedere film contro l’81% di media europea; l’81% per seguire notiziari contro la media UE dell’80%; il 77% per la visione di documentari rispetto al 79% di media UE. Sono i dati che emergono…

In Italia la televisione detiene ancora il primato tra i device utilizzati per la fruizione di video: l’84% la usa per vedere film contro l’81% di media europea; l’81% per seguire notiziari contro la media UE dell’80%; il 77% per la visione di documentari rispetto al 79% di media UE. Sono i dati che emergono dalla ricerca Digital Landscape and The Impact of TV Everywhere condotta da Nielsen su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi. Dallo studio emerge tuttavia che sono in crescita altri device come i tablet: il 10% degli italiani usa il tablet per i notiziari. Il mezzo televisivo, nello stesso tempo, diventa sempre più social: a febbraio i post relativi a programmi sono stati 6,4 milioni generando 433 milioni di impression (numero di volte che una pagina web viene visualizzata). Il 72% degli italiani dichiara di volere essere connesso sempre e ovunque (contro il 66% di media UE). Il 66% sottolinea che lo schermo televisivo deve essere grande, rispetto al 55% della media europea.

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«Dai dati della nostra survey – ha dichiarato l’ad di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – emerge che i “second screens” (pc, tablet, smartphone) stanno diventando un’estensione strutturale di quello televisivo, al punto che i produttori di contenuti sono chiamati ad affrontare la sfida di fornire vere e proprie esperienze di entertainment fruibili attraverso diversi strumenti mediatici. Ne derivano nuove opportunità per l’intero comparto della comunicazione. I social media, in particolare, possono incrementare la conoscenza dei programmi e allo stesso tempo massimizzare l’audience raggiungibile da più schermi. Il quadro che ci si prospetta richiede di offrire non più semplici prodotti televisivi ma veri e propri percorsi esperienziali, in grado di cogliere l’utente nelle più diverse situazioni. Ciò impone una conoscenza sempre più approfondita dei comportamenti del consumatore». In merito all’uso social della tv, il 39% degli intervistati dichiara di tenersi aggiornato sui programmi per poter partecipare al dibattito su Twitter e Facebook, mentre il 29% conferma di guardare più volentieri un programma se ha una sponda di condivisione in Rete. Nello stesso tempo risulta che il 26% proprio mentre guarda la tv si mette in contatto con altre persone via web e il 47% naviga in internet. Ciò è anche determinato dal fatto che sempre più spesso le relazioni “faccia a faccia” sono sostituite con scambi virtuali: trend riconosciuto dal 62% degli italiani.

Il 66% del campione (contro la media europea del 58%) preferisce i programmi in diretta, anche se la visione differita è molto gradita dal 55%, poiché dà la possibilità di accedere alle puntate perse dei programmi preferiti, anche guardando più episodi in uno stesso giorno. Per ciò che concerne i video di breve durata (inferiori a 10 minuti) il pc si posiziona al primo posto (62% degli intervistati), lo smartphone al secondo (27%) seguito dal tablet (24%). Per quanto riguarda le abitudini della popolazione nell’utilizzo del mezzo televisivo, emerge che il 49% guarda la televisione durante i momenti di relax in famiglia, il 52% mentre mangia, il 67% quando è solo a casa e il 54% per passare il tempo. E’ da sottolineare che in questi ultimi due momenti gli italiani usano contemporaneamente tv e pc in ragione, rispettivamente, del 50% e 44%, e tv e tablet (16% e 18%). Se focalizziamo i device di comunicazione (pc, tablet e smartphone) nel loro complesso, risulta che vengono usati principalmente per i seguenti scopi: ricerca di informazioni (67%), lettura di notizie (67%), rapporti con famigliari e amici (63%).

Contestualmente alle prevalenti modalità di utilizzo di pc, tablet, smartphone, l’indagine Nielsen prende anche in considerazione quelli che possono essere gli scenari futuri che vedranno al centro l’uso dei device elettronici. Emergono tre probabili aree di sviluppo: il 49% degli italiani si dichiara interessato a utilizzarli come strumenti per acquistare beni alimentari (il 14% ne fa già uso), il 50% alla condivisione di informazioni mediche (il 17% già ora utilizza i device per questo), il 32% vorrebbe fare operazioni bancarie (50% dato attuale) e il 43% pagare le bollette (36% dato attuale).

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