You are here
Home > Cinema > Il 5 febbraio parte la multiprogrammazione. Lorini (ANEC) «130-140 sale coinvolte, partendo da quelle più in difficoltà»

Il 5 febbraio parte la multiprogrammazione. Lorini (ANEC) «130-140 sale coinvolte, partendo da quelle più in difficoltà»

Il comitato ristretto Anica-Anec che si occupa della multiprogrammazione  ha recentemente individuato la data del 5 febbraio per l’avvio della sperimentazione del progetto. Mario Lorini, delegato ANEC per la multiprogrammazione, che ha seguito tutto l’iter di sviluppo del progetto insieme a Richard Borg, delegato per i distributori ANICA, fa il punto della situazionea Cineguru: «Alle…

Il comitato ristretto Anica-Anec che si occupa della multiprogrammazione  ha recentemente individuato la data del 5 febbraio per l’avvio della sperimentazione del progetto. Mario Lorini, delegato ANEC per la multiprogrammazione, che ha seguito tutto l’iter di sviluppo del progetto insieme a Richard Borg, delegato per i distributori ANICA, fa il punto della situazionea Cineguru: «Alle Giornate Professionali di Sorrento avevamo annunciato che la sperimentazione sarebbe partita a metà gennaio. Come spesso accade in Italia i tempi si sono allungati leggermente e con qualche settimana di ritardo partirà il 5 febbraio. È stato fornito un elenco di sale aderenti, e da questa settimana sono iniziate le prove di lavoro. Gli esercenti proporranno, sulla base di quelle che sono state le linee illustrate negli incontri fatti in tutta Italia, in base alla loro esperienza e alla loro conoscenza del territorio e alla situazione reale del mercato una programmazione più specifica nelle proprie sale». Gli elementi che contraddistinguono la multiprogrammazione, specifica Lorini «sono volti a creare un nuovo rapporto di fiducia tra l’esercente e la distribuzione. Poi si punta a fare della comunicazione un secondo fattore fondamentale: la novità di questo progetto è quella di dare all’esercente la possibilità di presentare un palinsesto che abbia nelle due settimane una quasi certezza di quello che verrà presentato al proprio pubblico e nell’arco di 4 settimane un’ipotesi data al distributore».

sala-cinematografica

Lorini non nasconde le difficoltà che si incontreranno: «Sarà un lavoro lungo e ci sarà sicuramente da discutere e da trattare con la distribuzione, ma comunque c’è una volontà comune di dare vita a questo progetto. Partendo dall’esercizio più in difficoltà, sale poste in provincia e in paesi piccoli, medi, ma anche in città di grandi dimensioni. Ora che il passaggio al digitale è avvenuto la decisione è stata quella di sostenere queste sale e di dargli la possibilità di essere più sostenibili. C’è disponibilità al dialogo e a comprendere quali sono le potenzialità di queste sale, in modo da poter offrire al proprio pubblico di riferimento un’offerta più variegata. Si parla di contenuti alternativi, eventi, ma anche film d’essai, che devono arrivare in quel tipo di cinema con largo anticipo, in modo che il pubblico ne sia informato per tempo». Nella fase sperimentale verranno monitorate tra le 130-140 sale disseminate su tutto il territorio, con la priorità, appunto, di partire dalla base più in difficoltà: «Ora la fase è iniziata e dovremo monitorare quanto succede. Non ci siamo dati regole scritte ma abbiamo punti fermi: fiducia tra esercizio e distribuzione (il nodo fondamentale per arrivare al pubblico), flessibilità e sfruttamento della conoscenza da parte dell’esercizio del proprio territorio. Questo servirà anche da stimolo per gli esercenti per diventare sempre più operatori dell’industria culturale. Molti dicono che la multiprogrammazione in realtà già si fa nei multiplex. Ma nei multiplex si fa un tipo di multiprogrammazione diversa, si programmano film per cogliere le migliori performance, ma mancano in modo strutturale gli elementi cardine del nostro progetto. La conoscenza del territorio, il dialogo, ruolo dell’esercente, sono alla base di un progetto necessario per cercare di far crescere il mercato. Negli incontri che abbiamo portato avanti nelle varie regioni abbiamo cercato di stimolare gli esercenti più coraggiosi non nascondendo anche le difficoltà, perché in questa fase iniziale non è scontato che tutto vada benissimo, e c’è anche la possibilità di dover confrontarsi con le proprie scelte e alcuni errori».

Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI