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Critics' Choice Award, Boyhood Miglior film. Un buon presagio per gli Oscar?

Se è vero che forse mai come quest’anno il verdetto degli Oscar appare incerto, con otto film candidati che potrebbero aggiudicarsi la statuetta per il miglior film senza però un vero favorito, oggi tra i film nominati Boyhood di Richard Linklater può aggiungere un’altra freccia al suo arco. Il film infatti è stato premiato come…

Se è vero che forse mai come quest’anno il verdetto degli Oscar appare incerto, con otto film candidati che potrebbero aggiudicarsi la statuetta per il miglior film senza però un vero favorito, oggi tra i film nominati Boyhood di Richard Linklater può aggiungere un’altra freccia al suo arco. Il film infatti è stato premiato come miglior film dell’anno ai Critics’ Choice Movie Awards, i riconoscimenti assegnati dalla Broadcast Film Critics Association, la maggiore associazione di critica del Nordamerica (rappresenta circa 300 critici cinematografici, televisivi e online negli Stati Uniti e in Canada).

Boyhood Ethan Hawke foto dal film 1

Boyhood ha battuto una rosa di candidati composta da Birdman, Gone Girl, The Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Lo sciacallo, Selma, La teoria del tutto, Unbroken e Whiplash, tutti titoli, ad eccezione di Gone Girl, Lo Sciacallo e Unbroken e con laggiunta di American Sniper, che si troverà davanti la sera del 22 febbraio durante la cerimonia di assegnazione degli Academy Awards. Lo scorso anno, un altro anno abbastanza incerto e con molti candidati papabili per l ‘Oscar, il Critics’ Choice Award per il miglior film portò fortuna a 12 anni schiavo che poi si aggiudicò effettivamente l’Oscar corrispettivo (insieme a quelli per la migliore attice non protagonista e per la migliore sceneggiatura non originale). Boyhood si è aggiundicato anche i premi per la migliore attrice non protagonista (Patricia Arquette), per il migliore attore giovane (Ellar Coltrane) e per la migliore regia. Birdman, che aveva totalizzato più nomination, non è riuscito quindi a prevalere nella categoria più importante, quella del miglior film, anche se si è portato a casa sette riconoscimenti: miglior attore (Michael Keaton), miglior cast, lihliore sceneggiatura originale, miglo fotografia, miglio montaggio, migliore attore di commedia (Michael Keaton) e migliore colonna sonora. Grand Budapest Hotel ha vinto tre premi: miglior commedia, migliore scenografia e migliori costumi; questo premio è andato alla “nostra” Milena Canonero, candidata nella stessa categoria anche agli Oscar.

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