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Sgomberato dal Comune di Roma il Cinema Troisi. Protesta del gruppo Ferrero

Si fa sempre più rovente la questione delle sale cinematografiche abbandonate a Roma. Questa mattina il cinema Troisi, sala trasteverina chiusa da circa sei mesi di proprietà del Gruppo Ferrero, è stata sgomberata. La «riacquisizione forzosa dell’immobile è stata decisa dal Comune di Roma perchè il cinema è chiuso da troppo tempo e il gestore…

Si fa sempre più rovente la questione delle sale cinematografiche abbandonate a Roma. Questa mattina il cinema Troisi, sala trasteverina chiusa da circa sei mesi di proprietà del Gruppo Ferrero, è stata sgomberata. La «riacquisizione forzosa dell’immobile è stata decisa dal Comune di Roma perchè il cinema è chiuso da troppo tempo e il gestore non ha mai ottemperato alla convenzione col Campidoglio» si legge nella determina del Comune. La sala potrebbe essere data temporaneamente in gestione agli ex occupanti del Cinema America in cerca di una sede operativa dal momento che è scaduto il comodato d’uso del forno di di Via Natale del Grande attualmente sede delle loro attività. Ma il Gruppo Ferrero che gestisce la sala trasteverina non ci sta e annuncia battaglia.

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«Proclamo lo  sciopero di tutti i cinema del gruppo Ferrero fino a un incontro chiarificatore con il sindaco Marino» ha annunciato Giorgio Ferrero, resposabile del Gruppo e Presidente dell’Anec Lazio, come riporta oggi Repubblica. «Procederò legalmente contro le dichiarazioni false che sono state rilasciate riguardo la sala. Sarà il tribunale a rispondere in merito alla controversia sul cinema». Rincara la dose Massimo Ferrero: «Ho acquistato il cinema Troisi (ex sala Induno) circa 6 anni fa, quando ha acquistato tutte sale di Cecchi Gori. Lo abbiamo chiuso 6 mesi fa per ristrutturarlo, dobbiamo mettere l’aria condizionata che non c’è, e digitalizzarlo. Ma soprattutto mancano i permessi dei vigili del fuoco per riaprirlo. Se mi avessero fatto una telefonata gliela avrei potuto anche dare, ma non si può aprire senza i permessi dei vigili del fuoco e oltretutto che faccio mando a casa sette padri di famiglia che lo stanno ristrutturando?».  Il vicepresidente del I Municipio Jacopo Emiliani Pescitelli si è invece epresso positivamente sullo sgombero della sala: « Dopo anni di controversia, tra le Mediaport Srl e il Comune di Roma, l’immobile dell’ex Sala Troisi, chiusa da due anni, torna finalmente alla città e nelle disponibilità dell’assessorato al Patrimonio, ed è stata quindi ristabilita la legalità. Ritengo che questi immobili debbano essere restituiti alla cittadinanza rapidamente, poiché rappresentano risorse importanti per il territorio».

Fonte: Ansa, Repubblica

 

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