Il 31 luglio è terminata la stagione cinematografica del botteghino italiano, che inizia appunto il primo agosto di un anno e termina esattamente dodici mesi dopo. Anche se siamo soliti fare analisi annuali (1 gennaio – 31 dicembre) può essere molto interessante studiare i numeri in base a queste date, che peraltro non spezzano gli incassi dei film natalizi. Partiamo dai numeri delle ultime dieci stagioni complete (inutile considerare quelle con periodi in cui i cinema erano chiusi):

E’ evidente che c’è ancora molta strada da fare, ma intanto rispetto al 2021-2022 c’è stato un aumento di quasi il 40%, il 36,7% per la precisione. Dall’infografica, si capisce anche come a inizio del decennio ci fossero stati cinque casi consecutivi sopra i 600M, traguardo che poi non è stato più raggiunto, neanche in anni prepandemici. Ma entriamo nel dettaglio, con l’elenco e gli incassi del top 20 del 2022-2023:

Diciamo alcune cose, rinviando le altre al confronto con gli anni precedenti. Intanto, abbiamo ovviamente il maggiore incasso di questi ultimi tre anni (in effetti, per trovare un altro risultato del genere, dobbiamo tornare ai 46M di Tolo Tolo di Zalone). E abbiamo sostanzialmente tre titoli sopra i 20 milioni (Barbie ha superato questa soglia già con i numeri del primo agosto).

Ma vediamo la top 20 della stagione precedente:

Quali sono le maggiori differenze? Intanto sono solo quattro i film che hanno superato i 10M (contro i sette di questa stagione) e 15 quelli che sono sopra i 5M (nella stagione appena finita, i primi 19 sono sopra questa soglia).

La cosa che mi impressiona molto della stagione 2021-2022, è che ci sono soltanto due film italiani nei primi venti (e nessuno nei primi dieci), in entrambi i casi grazie a I me contro te. In questa stagione, per fortuna, le cose vanno molto meglio, considerando che abbiamo avuto un titolo in top ten e quattro nella top 20.

Ma visto che l’obiettivo di tutta l’industria è di tornare alla ‘normalità’ prepandemia, è naturale che il confronto più importante è con l’ultima stagione ‘normale’ che abbiamo avuto, quella 2018-2019:

E’ stata una stagione particolare, perché il 2018 si è rivelato il peggior anno di tutto il decennio, mentre i primi tre mesi del 2019 erano andati male (ricordiamocelo quando parliamo del 2019, che ormai ha assunto nelle nostre valutazioni un’aurea quasi mitica e non del tutto in linea con la realtà), anche se poi sono emersi tutta una serie di film fortissimi, soprattutto quelli Disney.

Detto questo, vediamo cosa manca ancora alla stagione 2022-2023. Paradossalmente, l’ultima stagione fa meglio sui titoli sopra i 20M (3 contro 2). Tuttavia, è evidente che la differenza la fanno i titoli sopra i 10M: sono infatti ben 13 nel 2018-2019, contro i sette di questa. A livello di cinema italiano, invece, il 2018-2019 non era stato un gran periodo, come dimostra anche il fatto che ci sono tre titoli nella top 20, ma nessuno nei primi quindici (è interessante che quei tre titoli conquistano circa 23,5M, contro i 23,4M dei quattro presenti in top 20 quest’anno).

Mi sembra importante sottolineare una cosa che è mancata molto negli ultimi anni: i film family. La stagione 2018-2019 vedeva infatti ben undici titoli nella top 20 che possono essere definiti in questo modo (più diversi prodotti Marvel che sicuramente hanno un notevole pubblico family). Sono invece solo sei i film family nella top 20 dell’ultima stagione e francamente non penso proprio che sia una scelta del pubblico non ‘premiare’ questa tipologia di prodotti, semplicemente ne escono decisamente di meno.

Infine, è interessante capire anche i periodi in cui le cose hanno funzionato meglio e peggio, visto che i dati sono tutt’altro che omogenei. Per esempio, se prendiamo il periodo settembre – novembre di ogni stagione, abbiamo questi risultati:

01/09/-30/11/2022: 79.582.756
01/09/-30/11/2021: 86.025.982
01/09/-30/11/2018: 143.297.871

E se prendiamo i primi tre mesi dell’anno? Ecco i numeri:

01/01-31/03/2023: 108.851.770
01/01-31/03/2022: 68.259.719
01/01-31/03/2019: 175.244.673

Detto che, per quanto riguarda l’inverno, i numeri del 2022 sono ingiudicabili (per grande mancanza di prodotto in quei mesi) e che quelli del 2019 erano all’epoca stati considerati molto deludenti, questi confronti dimostrano che il periodo autunno/inverno è ancora decisamente problematico a livello di offerta di prodotto. E questo autunno 2023 lo sarebbe stato comunque, anche senza i problemi degli scioperi americani, che rischiano di farlo diventare veramente un panorama triste…