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CNC, nel 2022 gli over 50 hanno premiato il cinema

Il tradizionale report del Centro Nazionale di Cinematografia, analizza l’industria dell’audiovisivo. Focus sul grande schermo. I numeri dell’esercizio e quelli delle sale PLF

Come ogni anno, in occasione del Festival di Cannes, il CNC pubblica il suo rapporto annuale. Un’analisi dettagliata di tutto ciò che è accaduto nell’industria dell’audiovisivo. In questa analisi ci soffermiamo in particolare su alcuni dati del segmento cinema che l’anno scorso è stato caratterizzato da importanti indici di crescita e che sta ritornando ai livelli pre pandemia. Si conferma la forza della cinematografia nazionale e quella di un esercizio con un saldo attivo di strutture e schermi, in cui spiccano le sale Premium Large Format. Dato interessante, gli over 50 sono il target che ha staccato più biglietti. In generale, nel 2022, in Francia la spesa per l’audiovisivo è stata di 10,3 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto al 2021. Indici in forte crescita per il cinema, passato da 672 milioni di euro a 1,1 miliardi. La spesa per gli abbonamenti televisivi è passata da 5,8 miliardi di euro a 3,4 miliardi in ragione del fatto che il governo ha abolito il pagamento del canone. La spesa per il video on demand si attesta sui 2 miliardi di euro (1,9 miliardi nel 2021) mentre quella per i video giochi è stata di 3,5 miliardi (3,4 miliardi nel 2021).

I numeri del cinema

Focalizzandosi specificamente sul grande schermo , in termini di presenze, il CNC mantiene le sue stime iniziali, vale a dire 152 milioni di spettatori. Un dato in netto miglioramento rispetto al 2021 penalizzato ancora dalle restrizioni anti Covid (+59,2%) ma in flessione del 26,9% rispetto alla media 2017-2019. La Francia comunque, sottolinea il Centro, è tornata ad essere il primo mercato in Europa. Di questi 152 milioni di biglietti venduti, 10,8 milioni sono stati generati tramite le tessere di abbonamento illimitato, ovvero il 7,1% di tutte le presenze, rispetto al 7% nel 2021 e al 6,8% tra il 2017 e il 2019. Questa modalità di accesso alle sale sembra essersi, quindi, consolidata anche se il trand è in leggera crescita. Spinto dallo sviluppo delle offerte di sale Premium Large Format, il prezzo medio del biglietto continua a crescere, raggiungendo nel 2022 i 7,2 euro, rispetto ai 7,04 del 2021 e ai 6,63 del 2020. Allo stesso tempo, il numero di proiezioni organizzate è quasi tornato ai livelli pre-pandemia, con 8,4 milioni di proiezioni conteggiate dal CNC, rispetto agli 8,6 milioni del 2019 e agli 8,4 milioni del 2018.

Pubblico over 50 e la top 10

La ripartizione degli spettatori per fasce di età, vede prevalere il target di over 50 con il 34,1% dei biglietti venduti (ma rappresenta il 42% della popolazione francese), davanti alla fascia 25-49 anni con il 32,8% (31% della popolazione). I bambini dai 3 ai 14 anni (14,5% della popolazione) hanno rappresentato il 17,4% degli ingressi mentre i giovani dai 15 ai 24 anni (12,5% dei francesi), il 15,7%. Per quanto riguarda i film, il cinema francese ha conquistato una quota di mercato del 41,1%, con 61 milioni di spettatori, il terzo risultato più alto del decennio secondo il CNC. Non sposate le mie figlie 3 si è classificato al primo posto tra i film con oltre 2,4 milioni di presenze. Il cinema americano, da parte sua, ha registrato una quota di mercato leggermente più alta, il 41,4%, il livello più basso dal 1985 (39,2%), con 61,5 milioni di biglietti venduti. Principale successo, Avatar: la via dell’acqua con 7,9 milioni di biglietti solo nel 2022. Una particolarità, malgrado questi risultati, nessun film transalpino è in top 10 (Non sposate le mie figlie è undicesimo).

Lo scorso anno sono stati proiettati nelle sale 681 film inediti, di cui 411 francesi e 72 americani. Se questo numero non si avvicina al record del 2019 (746), è comunque vicino ai risultati del 2017 (693) e del 2018 (683), lontano dal 2020 (364) e dal 2021 (454). Tra questi, il genere documentario ha registrato un forte progresso con 138 opere contate nel 2022, contro le 153 del 2019, di gran lunga il suo record storico. I film d’essai sono stati 403 e hanno conquistato il 21,5% di quota di mercato; il drammatico En corps di Cédric Klapisch è stato il più visto tra i titoli francesi con 1,4 milioni di spettatori. The Walt Disney Company France è stato il principale distributore, con una quota di mercato del 19,8%, davanti a Universal Pictures Intl France con l’11,2% e a Warner con il 10%.

L’esercizio

Il report del CNC elenca 2.061 esercizi attivi, cioè 32 in più rispetto al 2021, che totalizzano 6.298 schermi, 107 in più rispetto al 2021. I multiplex da otto sale in su sono 247 e rappresentano il 12% dei cinema attivi e il 58,2% delle presenze nazionali. Le multisale da 2 a 7 schermi sono 686 (il 33,3% dei cinema) e gli schermi unici 1.128 e costituiscono il 54,7% delle strutture per l’8,9% delle presenze. Anche l’esercizio transalpino si caratterizza per la grande articolazione dei complessi, come in Italia.

Inoltre, il 4,9% di queste 2.061 strutture è dotato di almeno una sala Premium Large Format. In  totale sono ben 101 (di cui 44 4DX, 43 ICE e 19 Imax); a conti fatti, si tratta di un numero dieci volte superiore a quello italiano.

Pathé Cinémas si impone di gran lunga come primo operatore in Francia, con 870 schermi e una quota di mercato del 21,2% con 32,2 milioni di presenze, davanti a CGR Cinémas (11,2% e 17,1 milioni di spettatori) e UGC (11,1%, 16,9 milioni). Le prime sette società di esercizio, concentrano nelle loro strutture una quota del 53,6% del mercato (82 milioni di spettatori).

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