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CinExpert: emergenza over 50/55 al cinema. Che fare?

Questo il target che ha fatto più fatica a tornare a vedere film sul grande schermo. Diverse le possibili ragioni, Le prossime rilevazioni saranno importanti per capire meglio i comportamenti del pubblico di questa fascia di età

Campagna promozionale over 50?

I dati di CinExpert che Massimo Proietti, del board di Cinetel e Deputy Managing Director di Universal Italia, ha presentato il 10 gennaio a Roma, durante la conferenza stampa Anica Anec sui dati di fine anno,  hanno dimostrato in modo chiaro che nel 2022, nel primo faticosissimo anno di uscita dalla pandemia, al cinema i ragazzi ci sono andati grazie ai diversi film evento proposti. Chi ha fatto più resistenza è stato il target degli over 50/55 che invece, come ricordato durante la presentazione, ha risposto molto bene in Francia.

Quella degli over 50/55 che faticano a tornare al cinema con continuità, si profila come una delle emergenze o maggiori criticità da capire e provare a risolvere nel corso dell’anno. Ma quali possono essere le ragioni di questo distacco? Avendo parlato in questi mesi con diversi esercenti, sono emerse alcune ipotesi:

  • Timore del Covid: questo target è stato quello che più di altri si è spaventato per il contagio e che ha avuto più paura a tornare in sala, messo in difficoltà anche dalle misure restrittive – vedi mascherine – che in Italia sono state in vigore fino a giugno. Ipotesi, questa, che vale soprattutto, a nostro avviso, per il target più anziano più che per il 50/55enni.
  • Mancanza di offerta adeguata di film che potessero interessare a questa tipologia di spettatori e che si è manifestata soprattutto nella prima parte dell’anno. In particolare ha pesato la debolezza del cinema italiano di qualità per lo meno fino a settembre.
  • La chiusura di cinema cittadini, tradizionalmente punto di riferimento del target adulto
  • Cambiamento di abitudini: durante i lunghi periodo di lockdown anche gli over 50/55 si sono appassionati ulteriormente alle piattaforme, hanno sottoscritto due o tre abbonamenti, e fruiscono da casa di serie Tv e film, limitando le loro serate al cinema.
  • Preferenze per altre forme di socializzazione: le sale cinematografiche avranno anche visto una minor presenza di adulti ma ristoranti e locali invece sono pieni tutti i fine settimana e non solo.

Queste sono solo ipotesi, non certo esaustive anche se un po’ di verità è contenuta in ognuna di queste. Le prossime rilevazioni di CinExpert potranno essere molto importanti per delineare il trend di questi mesi e anche per cercare di andare più a fondo sulle dinamiche di comportamento del pubblico più adulto. Con più dati e informazioni a quel punto magari sarà possibile vedere se si possano trovare idee e soluzioni per una inversione di tendenza perché quello che sembra chiaro è che non possa basare più solo sull’offerta cinematografica. Si è sempre ragionato in termini di giovani come nuovo pubblico da coltivare, ed è giusto, ma non prendere in considerazione anche i più adulti sarebbe un errore che penalizzerebbe ulteriormente i cinema cittadini che sono quelli più frequentati dagli over 50/55.

 

 

 

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