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Box office Cina: il 2022 chiude con un -40%

Quello appena concluso è stato un anno molto difficile per Pechino. Raggiunti i 4,4 miliardi di dollari di incasso. Primo film, l’epico e patriottico The Battle At The Lake Changjin II. Hollywood festeggia con Jurassic World Dominion e Avatar 2

The Battle At The Lake Changjin II

Il 2022 è stato un anno molto negativo in Cina per il cinema. Lo si è capito settimana dopo settimana. Le entrate al box office hanno raggiunto circa i 4,4 miliardi di dollari nel 2022; il mercato ha perso ben il 40,5% sul 2021 e il 52% rispetto al 2019. L’85% del box office proviene da film nazionali, secondo le statistiche pubblicate dalla China Film Administration.

Il principale incasso è stato per il film patriottico The Battle at Lake Changjin II con 589,7 milioni di dollari (82,1 milioni di presenze). Seconda posizione per la commedia di fantascienza Moon Man con un incasso di 435 milioni di dollari (74,5 milioni di spettatori). Altri grandi successi includono il lungometraggio Nice View, il dramma familiare Lighting Up The Stars, il film d’animazione Bonnie Bears: Back to the Earth e il film d’azione patriottico Home Coming. Per quanto riguarda i film di Hollywood, si sono segnalati Jurassic World – Dominion con 157 milioni di dollari (29,7 milioni di presenze) e Avatar – La via dell’acqua con oltre 152 milioni al 31 dicembre (20 milioni). Per trovare altri film americani, si deve scendere in sedicesima posizione con Troppo cattivi (9,9 milioni), seguito da Minions 2 (6,8 milioni).

La top 10 dei principali film
Tra i primi dieci film, solo due sono di Hollywood: Jurassic World – Dominion e Avatar 2

Le cause

La Cina quest’anno ha affrontato diversi problemi. Ha inciso pesantemente la politica governativa dello “Zero Covid” che ha portato a pesanti lockdown locali che hanno coinvolto anche i cinema. Basti pensare al blocco di una megalopoli come Shanghai la scorsa primavera. La società di Stato Wanda Film Group – riporta un articolo su sixtone.com – ha segnalato che a ottobre il 92% dei cinema (nel Paese nel 2021 erano 82mila, come riportato da statista.com) è stato chiuso almeno una volta durante l’anno e circa 1.200 strutture hanno dovuto fermare l’attività almeno per un mese. In queste condizioni lavorare è stato molto difficile.

Ci sono state anche pesanti ripercussioni a livello di film usciti. Sempre Wanda Film Group riferisce che a inizio novembre erano stati distribuiti 263 film, -38% rispetto al 2021, di cui solo 38 stranieri rispetto ai 123 del 2019. Questa situazione di grande incertezza e preoccupazione ha causato anche ritardi nella comunicazione delle uscite e negli investimenti di marketing per promuovere i film.

Nonostante le complicazioni, si spera che il peggio sia alle spalle. L’incasso di Avatar – La via dell’acqua, arrivato a 152 milioni di dollari al 31 dicembre, sembra indicare che i giorni peggiori sembrano alle spalle, con il Paese che ha visto allentate – per non dire quasi azzerate – da parte del governo le restrizioni anti Covid. Le speranze per un 2023 di rilancio, ci sono. Pandemia permettendo.

(fonti: China Film Administration; jp-boxoffice.fr)

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