L’uscita al cinema di Black Widow verrà decisa all’ultimo minuto

L’ultima volta che ha parlato dell’uscita di Black Widow, il CEO Disney Bob Chapek aveva confermato che il film Marvel sarebbe uscito nelle sale. Specificando, però, che era “attualmente programmato per uscire nei cinema il 7 maggio”. Quella parolina, “attualmente”, bastava a far capire che la decisione finale non era ancora stata presa.

Ora, tornando sull’argomento nel corso di un’intervista rilasciata a Bloomberg Television a proposito delle riaperture dei parchi Disney, Chapek ha elaborato ulteriormente:

La nostra situazione è in continuo mutamento. Solo poche settimane fa, i cinema di New York e Los Angeles non erano nemmeno aperti. Ora, tutto d’un tratto, lo sono, dunque siamo in attesa di vedere come i potenziali spettatori reagiranno a queste riaperture. Rimarremo flessibili. Prenderemo la decisione probabilmente all’ultimo minuto su come questi film verranno distribuiti, sia che si tratti di Black Widow o di ogni altro titolo.

Dopo “attualmente”, la nuova parola d’ordine è dunque “flessibilità”. Finora Disney non ha parlato di applicare a Black Widow la stessa strategia usata con Mulan e Raya e l’ultimo drago, ovvero l’uscita day-and-date su Disney+ (con accesso VIP) e nelle sale. Non se ne è parlato anche perché, a quanto pare, c’è una certa resistenza di Kevin Feige, capo della Marvel, all’idea. Va detto però che, a poco meno di due mesi dalla prevista uscita, la campagna pubblicitaria di Black Widow è stranamente silenziosa.

E adesso è chiaro perché: lo studio deciderà sul da farsi a seconda delle condizioni del mercato. E il mercato è in condizioni decisamente migliori oggi di quanto lo fosse anche solo due settimane fa, all’uscita di Raya e l’ultimo drago. Nel frattempo, i cinema di Los Angeles hanno riaperto i battenti, e presto la contea potrebbe scendere al livello arancione dell’emergenza Covid-19. Il che significherebbe, per le sale, passare da una capienza del 25% a una del 50%. I numeri dicono che presto sarà così sia per la contea di Los Angeles che per quella di Orange (dove si trova Disneyland, che potrebbe così passare dal 15% della capienza attualmente previsto al 25%). In generale, le condizioni stanno migliorando in buona parte delle contee della California.

Chapek prosegue ribadendo, ancora una volta, l’importanza della finestra cinematografica per “costruire i franchise” Disney. Ma aggiunge:

Allo stesso tempo, non pensiamo che sia l’unico modo per fare uscire un film. Vedremo cosa accadrà nei prossimi due mesi. Così tanto sta cambiando, è un ambiente davvero dinamico. È davvero difficile prevedere cosa accadrà alle abitudini dei consumatori nel prossimo mese, a mano a mano che riemergeranno nel mondo della normalità. Presteremo molta attenzione e prenderemo la decisione quando dovremo.

Niente è ancora scontato, dunque, e ogni decisione è sul tavolo. Disney ha scelto da subito di non applicare a tutti i film in arrivo lo stesso modello, come fatto da WarnerMedia con HBO Max. Questo dà, appunto, una certa “flessibilità” allo studio, e la possibilità di adattarsi alle esigenze degli spettatori. Resteremo sintonizzati per riportarvi le prossime novità.

Il video dell’intervista a Bob Chapek

Fonte: Deadline

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