Critici (giornalisti) vs Blogger (pirati?)

Col numero di aprile, quello con la peggior copertina dedicata a Star Trek che si sia mai vista, Ciak torna sul tema del rapporto tra critica e internet e questa volta è Bad Taste a dire la sua (io la mia l’ho già detta qui).

Nelle stesse ore Gabriele Niola racconta delle reazioni di alcuni giornalisti alle lettera con cui Medusa annuncia le proiezioni in lingua originale (prassi ormai adottata da numerosi distributori) per motivi di antipirateria.

Due punti di vista differenti ma il tema continua ad essere uno solo: il confronto tra critici cinematografici tradizionali (si può dire quotidianisti?;)) e blogger che criticano i film (o parlano di film).

Avremo molte altre occasioni per parlarne visto che il tema è semplicemente un sottoinsieme del ben più ampio confronto tra sostenitori del “professionismo” dell’informazione e fautori dell’informazione venuta dal basso, del reporter diffuso per dirla in altre parole, un confronto che si farà sempre più acceso in futuro.

PS: mentre scrivo scopro che a seguito della lettera di Medusa l’Avvenire ha pubblicato una precisazione (scansione qui a fianco) dell’ufficio stampa Medusa che sostiene che “E’ ovvio che questi episodi sono da attribuire a persone che non sono né giornalisti né amanti del cinema”.

Cioè c’è certezza matematica che basti il tesserino per non essere pirati, è tra gli altri che bisogna cercare se si vuole beccare il pirata. No comment!

Davide Dellacasa: Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.

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