Cineworld, stop alla ricerca di acquirenti (in attesa del giudice)

Cineworld – gruppo di esercizio mondiale con 750 cinema per 9.189 schermi – ha annunciato di aver sospeso la ricerca di acquirenti per le sue attività in Israele, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania. Allo stesso tempo, la stessa decisione è stata presa per quanto riguarda i cinema in UK, Irlanda e Usa (dove Cineworld controlla Regal). Il gruppo – che controlla anche le insegne Picture House, Planet e Cinema City – è in attesa di vedere come il tribunale del Texas accoglierà il piano di ristrutturazione, presentato dopo Pasqua, per uscire dalla procedura fallimentare Chapter 11 avanzata lo scorso autunno. In questi giorni i giudici esamineranno la proposta e una pronuncia definitiva sarebbe attesa entro fine maggio.

Grazie al piano di ristrutturazione, l’azienda – riporta The Guardian – intende ristrutturare il proprio debito per un totale di circa 5 miliardi di dollari, in modo da poter rispettare il calendario di uscita dalla protezione contro i fallimenti della legge americana durante la prima metà di quest’anno. Cineworld ha affermato che il suo piano è stato sostenuto dagli istituti di credito che detengono e controllano circa l’83% dei suoi prestiti che dovrebbero essere rimborsati nel 2025 e 2026 e che controllano la sua linea di credito che doveva essere rimborsata quest’anno. Il management ha dichiarato che il piano è stato approvato anche da coloro che detengono e controllano circa il 69% dei suoi debiti insoluti.

Se questo percorso avrà il via libera dalle autorità competenti, per gli attuali proprietari non ci sarà più posto nel circuito. Il maggiore azionista, al momento, è la famiglia Greidinger, incluso il Ceo Moshe Greidinger e il vice Ceo Israel Greidinger che – come sottolineato da Celluloid Junkie – possiedono 276 milioni di azioni, circa il 20% della società.

 

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