Lo Stato della Rete nel 2014: il mobile esplode e riduce anche il digital divide

Internet cresce, ma comincia a rallentare: l’incremento annuale di utenti è stato inferiore del 10%, concentrato soprattutto in mercati ancora poco proficui come India, Indonesia e Nigeria. Di contro, i possessori di smartphone sono aumentati del 20%, anche in territori dove la Rete non ha ampia penetrazione come Cina e Brasile, mentre i tablet  hanno segnato un +52%. A beneficiarne è stato ovviamente il traffico mobile, che ha avuto un impennata dell’81%, spinto dalle buone performance del comparto video. Questi i dati salienti del rapporto sullo Stato di Internet nel 2014, presentato dalla storica analista del web Mary Meeker, alla Code Conference che si è tenuta la scorsa settimana in California. 

Il ruolo preponderante dei dispositivi mobili è senza dubbio uno dei trend più in vista dell’anno: si parla infatti di un quarto di tutto il flusso di dati scambiato a livello globale, con picchi proprio nelle aree finora più colpite dal digital divide, come Asia e Africa, dove le percentuali, in netta crescita, sono rispettivamente del 37 e del 38%. Sempre questo settore ha assorbito l’11% dell’advertising in Rete, il cu valore complessivo è stato di 116 miliardi di dollari.

Interessante vedere anche lo scarto tra il tempo speso sui diversi mezzi e la crescita delle inserzioni pubblicitarie [grafico in alto]: nonostante Internet conti per il 25% del consumo mediatico globale, detiene solo una quota del 22% degli investimenti promozionali. La tv, di contro, col 38% del tempo passato sui diversi canali di comunicazioni, riceve il 45% degli introiti pubblicitari. Ancora maggiori i margini di crescita del mobile, le cui percentuali sono rispettivamente del 20% dei consumi e di appena il 4% dell’advertising complessivo globale.

Punto fermo nella visione del rapporto, più in generale,  non sono solo i numeri del web, ma anche la convinzione di come la Rete stia portanto a un ripensamento mondiale delle abitudini quotidiane. Un cambiamento che va oltre il settore dei media, dell’informazione e dell’intrattenimento, ma che riguarda proprio l’approccio alla vita di ogni giorno, compresi i consumi extra-virtuali e ovviamente il proprio modo di comunicare con il mondo esterno. Impressionante a tal proposito la crescita dei servizi di messaggistica OTT, che hanno superato il miliardo di utenti in meno di 5 anni dalla propria comparsa sul mercato. La tesi, in particolare, è che la mole sempre più consistente di contenuti generati dagli utenti (ad esempio, 1,8 miliardi di foto condivise ogni giorno sui principali social network), possa diventare il materiale da cui partire per veicolare i messaggi commerciali delle aziende, attraverso comunità in parte spontanee e in parte mediate dalle competenze delle agenzie specializzate nella analisi dei Big Data e nella gestione delle storie nate sul web e sui social media.

 

Qui la presentazione per intero, con ininteressanti insights anche sul mercato degli OTT, della musica e delle app.

Davide Dellacasa: Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.

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