Ancora in perdita il cinema italiano: stando ai risultati rilevati da Cinetel su un campione rappresentativo del 90% del mercato, anche a marzo sono scese presenze e incassi, per un totale di 7 milioni 866 mila biglietti staccati (-5,02% rispetto allo stesso periodo del 2011) e di 50 milioni 311 mila euro (-1,47%). La flessione, tuttavia, appare di sicuro meno significativa di quella registrata nei mesi precedenti: a gennaio gli ingressi avevano perso circa 31 punti percentuali, e a febbraio poco più di 19, segnando l’inizio di un trend che sembrerebbe quantomeno ridimensionato.
Nell’ultimo mese, tra l’altro, gli incassi hanno subito un decremento molto ridimensionato rispetto a quello dei biglietti, e il merito è da attribuire al maggior numero di film in 3D in sala rispetto allo stesso arco di tempo del 2011. Nonostante questo, non è a tre dimensioni nessuno dei primi tre titoli in top 10, vale a dire Posti in Piedi in Paradiso del sempre efficace Carlo Verdone, che a marzo a guadagnato quasi 9 milioni, il “caso” Quasi Amici, film francese di enorme successo in patria che questo mese ha fatto registrare anche qui 8,3 milioni di euro, e l’action-thriller Safe House – Nessuno è al sicuro, con l’inedita coppia Denzel Washington e Ryan Reynolds e un incasso pari a 2,8 milioni di euro.
In realtà, il periodo non è risultato poi così negativo per i primi film in classifica, che vanno molto meglio della media nazionale con un bel +6,59% di incasso. Il confronto tra il primo trimestre 2012 e 2011 non lascia però scampo: in questi tre mesi sono stati staccati 28 milioni 280 mila biglietti, cioè -21,95% rispetto all’anno scorso, e sono stati guadagnati 184 milioni 28 mila euro (-20,23%). Anche a livello di top 10 le perdite sono significative, con un decremento di 28,54 punti percentuali nelle presenze e di circa 25 punti percentuali negli incassi.
Meno ampio lo scarto per la quota di prodotto nazionale, che nel confronto tra analoghi trimestri passa dal 58,04 al 41,71% comprese le coproduzioni, mentre riprende circa 2 punti percentuali quella di film USA, che arriva al 33,81%. A beneficiarne sono soprattutto le produzioni inglesi, che passano dal 6,09% all’11,82% grazie a film comunque targati major hollywoodiane come Hugo Cabret, Sherlock Holmes e La Talpa, e i film francesi, che con Quasi Amici e col premio Oscar The Artist sono passati da un ben poco significativo 0,87 al 9,14%.
Fonte: Giornale dello Spettacolo