Un 2024 molto significativo Analisi by Robert Bernocchi - Gennaio 2, 20250 Dopo una bella rincorsa finale, il botteghino italiano chiude sui livelli del 2023, cosa tutt’altro che scontata… Loading the Elevenlabs Text to Speech AudioNative Player...Come è stato il 2024 al botteghino italiano? Se l’anno scorso usavo il termine ‘confortante’ per evidenziare la crescita rispetto al 2022, in questo caso forse potremmo utilizzare la parola ‘resilienza’. Ma prima di tutto, vediamo i dati di incassi in questi anni: Insomma, abbiamo sostanzialmente pareggiato i numeri del 2023. Personalmente, vedo il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto (anzi, per alcuni aspetti, anche tre quarti pieno), considerando che le attese a inizio 2024 erano inquietanti, non solo per l’effetto degli scioperi, ma anche per una generale diminuzione di prodotto che, purtroppo, continua a sembrarmi strutturale e non solo legata agli eventi che hanno bloccato Hollywood per mesi nel 2023. Inutile dire che questo pareggio è stato frutto di diverse ‘vittorie’ e ‘sconfitte’ su base mensile. In effetti, i tre primi mesi dell’anno hanno fatto tutti meglio del 2023, gennaio (60,3M contro 49,1M), febbraio (34,2M/28,4M) e marzo (41,3M/31,2M). Tutti in calo invece i successivi sei mesi, con l’eccezione di giugno (44,4M rispetto ai 28,6M del 2023), grazie ovviamente a Inside Out 2. Infine, bel rush finale a dicembre 2024 (69M contro 56M). Questo non significa certo che i problemi sono stati risolti e si può guardare al futuro con cieco ottimismo. La differenza con il prepandemia è ancora sostanziale e, mentre le cose dette l’anno scorso sono rimaste identiche – “la distanza con il 2019 è infatti del 22%, sul 2018 addirittura scendiamo intorno al 10% (per la precisione, -10,8%) e sul 2017 siamo a -15,3%” – va detto che intanto è passato un anno, e che sarebbe stato bello vedere in ulteriore crescita. Ma, come detto, le condizioni e l’offerta di prodotto non combaciavano con questi desideri. Un esempio lo forniscono proprio i dati del mese di dicembre, che possiamo vedere qui sotto: Possiamo essere assolutamente soddisfatti del miglioramento rispetto a dicembre 2023, che ha permesso di recuperare quasi una quindicina di milioni di differenza che si avevano ancora a fine novembre sull’anno scorso. C’è ancora un po’ di strada da fare per tornare ai livelli prepandemia, visto che da questo mese ci si attendono almeno 70-80M, ma è significativo per esempio aver fatto meglio di dicembre 2016. Non si è invece superata la soglia psicologica dei 70M di biglietti, come invece era successo l’anno scorso. Qui potete vedere i risultati di questi anni: E’ evidente che, se gli incassi sono rimasti uguali, ma il numero di biglietti diminuisce del 2%, a logica c’è stato un leggero aumento del prezzo di ingresso nei cinema, come possiamo vedere qui: Siamo insomma a 7,08 euro di biglietto medio, quindi in rialzo di sette centesimi rispetto al 2023. Personalmente, sono sempre convinto che il costo di andare al cinema sia relativamente basso, almeno rispetto a tante altre attività, che hanno visto rincari decisamente maggiori. Detto questo, sarebbe bello avere un consuntivo di fine anno in cui l’aumento del prezzo medio dipendesse da un miglioramento dell’offerta di sale Imax e PLF, cosa su cui in Italia siamo sempre troppo indietro (e continueremo a esserlo fino a quando non verrà considerata una priorità, quindi forse mai). E veniamo all’elenco dei 20 maggiori incassi del 2024: E confrontiamolo con quello analogo del 2023: Che dire? Nel 2023 c’era una maggiore omogeneità in vetta, con due titoli che avevano superato i 32M e uno che era arrivato ai 28M, senza considerare un quarto film oltre i 20M (Super Mario Bros. con 20,4M). In questo 2024, abbiamo avuto lo straordinario fenomeno di Inside Out 2 con ben 46,5M, ma nessun altro prodotto sopra i 20M. Nel 2023, erano invece 8 i film che superavano la soglia dei 10M, mentre nel 2024 sono stati sette. Omogenei anche i titoli in grado di superare i 5M: sono stati 23 nel 2024, stesso identico numero l’anno prima. Ma passiamo al confronto con il 2019, come mostrato qui: E’ una vetta che ricorda molto quella del 2023, con due titoli sopra i 30M e uno vicinissimo a questa soglia. Ma la vera, grande differenza è la ‘diffusione’ della ricchezza generale, visto che in quel caso c’erano ben 16 titoli che riuscivano a superare la soglia dei 10M. Per la cronaca, nove di questi erano della Disney, più la partecipazione a Spider-Man: Far From Home. A proposito, affrontiamo il capitolo distributori. Non è esattamente uno shock il vincitore, ossia proprio Disney, che ottiene circa un quarto di tutti gli incassi, con 122,9M e una quota del 24,89%. D’altronde, se hai tutti i tre maggiori risultati del 2024 e quattro dei primi cinque, c’è poco da discutere. Seguono Eagle Pictures (74,2M e 15%), Warner Bros. (63,1M e 12,7%), Universal (53,7M e 10,8%) e 01 Distribution (38,7M e 7,8%). Qui sotto, troviamo la grafica con i venti maggiori distributori dell’anno scorso, anche se questo criterio che sembrava fondamentale per ricevere il tax credit, dovrebbe venir meno con un nuovo decreto in arrivo: E veniamo ai dati del cinema italiano, partendo dalle quote: Tecnicamente, con una percentuale del 24,57%, stiamo parlando di un leggero miglioramento rispetto al 2023, quando si era ottenuto il 24,3%. Ma io la considero una vittoria importante, perché quell’anno avevamo i 32M ottenuti dal fenomeno C’è ancora domani, mentre in questo 2024 nessun titolo nazionale ha superato i 10M. In ogni caso, abbiamo sostanzialmente pareggiato anche per quanto riguarda gli incassi del nostro cinema: Passiamo ora al confronto quote cinema italiano e americano: La stabilità del cinema americano intorno al 55% di quota non è una notizia rassicurante e conferma anche quest’anno che – da parte loro – non si è fatto tutto il possibile per fornire la quantità giusta di prodotto. Peraltro, si può dire che la quota reale sia anche scesa rispetto al 2023, visto che in quell’anno venivano considerati prodotti in Inghilterra film come Barbie e Fast X (44 milioni di incasso complessivo), mentre quest’anno i maggiori film ‘inglesi’ sono Il gladiatore 2, Povere creature! e Beetlejuice Beetlejuice. Infine, chiudiamo con l’incidenza dei film evento sul box office generale: Il dato è particolarmente preoccupante, perché, dopo che nel 2023 c’era stato un calo dell’incidenza dei titoli più forti, nel 2024 si riscontra un aumento, che fa capire ancora una volta come ci sia una carenza di prodotto medio portato in sala…