You are here
Home > Analisi > Netflix sopra i 300M di abbonati

Netflix sopra i 300M di abbonati

Grande traguardo conquistato dalla piattaforma, che supera ogni previsione. E ora, cosa si prevede per il 2025?

Loading the Elevenlabs Text to Speech AudioNative Player...

Ieri sera sono usciti i dati della trimestrale di Netflix. Tutti gli analisti si aspettavano una forte crescita di abbonati nel quarto trimestre 2024, sostenuta da eventi di grande successo come il match di pugilato Jake Paul – Mike Tyson e le due partite di Natale della NFL, senza considerare il ritorno di Squid Game e il fenomeno a sorpresa Carry-On.

In effetti, gli analisti di Wall Street prevedevano in media un aumento di 8,2 milioni di abbonati, ma c’è anche chi puntava a superare i 10M. Tuttavia, sugli abbonati le previsioni sono state sbagliate e non di poco. Per difetto. In effetti, Netflix ha aggiunto ben 19 milioni di nuovi abbonati (record assoluto per un loro singolo trimestre), di cui (come afferma l’azienda) circa metà hanno puntato sulla versione con pubblicità. In questo modo, la piattaforma ha superato la soglia psicologica dei 300 milioni di abbonati, per la precisione 301,6M. E va detto che non vengono considerati ‘nuovi abbonati’ quelli che hanno aderito all’opzione ‘membro extra’ all’interno dello stesso abbonamento.

In ogni caso, questa è l’ultima trimestrale in cui Netflix rivelerà il numero di abbonati (come annunciato, farà delle eccezioni in caso di traguardi raggiunti particolarmente significativi). Si è detto che questa scelta dipende dal fatto di aspettarsi una crescita decisamente minore nel 2025, visto che ormai gli effetti della stretta sulle password dovrebbero calare, e probabilmente è vero (ma certo che questi ultimi numeri fanno pensare ‘mai dire mai’). Comunque, ponendo l’attenzione su dati più economici, come i ricavi e il margine operativo, Netflix metterà molta pressione anche sui concorrenti, che non possono vantare certi profitti.

Migliorati, rispetto alle previsioni, anche i ricavi, che dovevano essere di 10,1 miliardi e sono arrivati invece a 10,24 miliardi nel trimestre. Andamento diverso per il margine operativo, che nonostante sia buono (22,2%), rappresenta il risultato minore di tutto l’anno (la media per questo parametro è stata del 27% nel 2024). Discorso simile per il reddito netto, che nel trimestre è arrivato a 1,869 miliardi, l’unica volta nell’anno sotto i due miliardi.

Non è facile valutare tutti questi dati in assoluto, visto che sono stati trainati da alcuni eventi non duraturi, per cui per esempio molti potrebbero aver deciso di abbonarsi alla versione più economica per vedere le partite della NFL, ma impossibile dire quanti di questi vorranno proseguire nell’iscrizione. In ogni caso, interessante la suddivisione molto equilibrata dei nuovi abbonati nelle varie regioni, con 4,8 milioni che arrivano da Stati Uniti/Canada, la zona EMEA (quindi, comprensiva dell’Europa) fornisce 5M, il Sudamerica 4,2M e l’Asia del Pacifico 4,9M.

Per l’intero 2025, la società prevede 43,5-44,5 miliardi di ricavi, con una crescita quindi intorno al 12-14%, e con l’obiettivo di raggiungere un margine operativo del 29%. Come solito, nella lettera agli azionisti, c’è una stoccata alla concorrenza: “Abbiamo la fortuna di non avere distrazioni, come la gestione di canali lineari in declino e, grazie alla nostra attenzione e ai continui investimenti, siamo in grado di adattarci bene e migliorare in tutto il mondo con i prodotti che riserviamo ai vari mercati”.

Per il resto, il CEO Ted Sarandos conferma che le due settimane di esclusiva in Imax per Le cronache di Narnia non rappresentano un cambiamento. “La nostra strategia principale è quella di offrire agli abbonati film esclusivi in prima visione su Netflix. L’arrivo di Narnia negli Imax è una tattica. Ci capita di far uscire i film in sala un paio di settimane prima per essere eleggibili ai premi, per soddisfare i requisiti dei festival e per migliorare la comunicazione. Nel caso di Narnia, si tratta di un evento speciale di due settimane, che credo si differenzi dalle altre uscite, perché dubito che qualcuno abbia a casa uno schermo grande come un Imax”.

Anche su eventuali accordi quadro per i diritti sportivi con le grandi Leghe, Sarandos conferma che, visti i costi enormi, c’è una certa cautela. “Se ci fosse una strada che ci permettesse di far funzionare i conti sia per noi che per la Lega, certamente la esploreremo. Non voglio essere ripetitivo, ma dobbiamo tenere conto del bilancio economico finale ed è molto importante che questi numeri funzionino. E con gli sport più importanti, è molto difficile far funzionare i costi per avere delle stagioni complete”.

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI