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Cinetel, nel 2024 gli under 25 hanno rappresentato il 43% degli ingressi

I dati diffusi dalla conferenza relativa ai numeri dell’anno scorso che si è chiuso con 494 milioni di euro di box office e circa 70 milioni di presenze

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Il 2024 si è caratterizzato per una maggior presenza al cinema delle fasce più giovani di età a fronte delle difficoltà degli over 60. Sono alcuni dei dati emersi alla conferenza stampa Cinetel al The Space Moderno di Roma del 9 gennaio. L’anno appena concluso si è poi caratterizzato per numeri in linea con il 2023, per una stagione estiva molto forte e per la sostanziale stabilità del numero di cinema attivi.  Nel suo intervento, Davide Novelli, amministratore delegato Cinetel, si è soffermato sui  dati CinExpert, il monitoraggio settimanale commissionato da Cinetel ad Ergo Research sulle caratteristiche socio-demografiche del pubblico in sala: «Il 2024 è stato caratterizzato dalla crescita dei segmenti più giovani, i 3-14 anni (+31% rispetto al 2023) e i 15-24 anni (+13%) di cui ha beneficiato anche la produzione nazionale. Quest’ultima fascia, la più importante in termini di biglietti venduti (25% del totale), è cresciuta anche rispetto alla media del triennio pre-pandemico (+26%). Nel 2024 celebrammo il ritorno del pubblico femminile al cinema; quest’anno, i dati di Cinexpert ci suggeriscono che il pubblico è leggermente più maschile e che i ragazzi dominano con il 43% degli ingressi, non solo grazie ai blockbuster americani. Abbiamo notato uno spostamento della frequentazione verso la linea dei 25 anni anche per film autoriali quali Past Lives, Povere creature, Perfect Days o Partenope. Emerge quindi che bisogna lavorare ancora sulla classe demografica più adulta, come accade in Francia. Il fatto che all’appello manchi la frequentazione al cinema della classe demografica adulta, rappresenta una bella opportunità per il cinema italiano che, tradizionalmente, si rivolge a quel target. La quota di mercato del 25% di cinema italiano è stata raggiunta non solo per merito d un titolo-fenomeno ma grazie a una serie di film che hanno performato molto bene; la nostra cinematografia, come quota, è seconda solo a quella nazionale in Francia ma superiore a quella del cinema nazionale in Spagna e Germania».

In senso orario: Mario Lorini, presidente Anec; Alessandro Usai, presidente Anica; Simone Gialdini, segretario generale Anec e Davide Novelli, amministratore delegato Cinetel

 

I numeri del mercato

Nel 2024 in Italia si sono incassati oltre 493,9 milioni di euro con 69,7 milioni di biglietti venduti. Un risultato in linea col 2023 (-0,4% gli incassi e -1,3% le presenze), nonostante l’offerta internazionale condizionata dagli scioperi e la forte competizione dei grandi eventi
sportivi in estate. In linea con i valori 2023 anche i dati della produzione italiana (incluse coproduzioni) che nel 2024, nonostante l’assenza di un titolo come C’è ancora domani, ha registrato il 24,6% degli incassi (24,3% nel 2023) e il 25,7% delle presenze (25,9% nel 2023), per 121,4 milioni di euro (+0,6% sul 2023) e 17,8 milioni di presenze (-2,2%): una quota superiore alla media 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% delle presenze), vicina a quella dell’intero decennio 2010-2019 (26,2% incassi, 27,1% presenze). Ha sottolineato Alessandro Usai, presidente Anica:« Questi dati certificati da Cinetel, certificano che la produzione italiana ha superato il periodo di crisi. Questo dato è stato ottenuto con tanti film che hanno performato molto bene, soprattutto nel periodo natalizio». Per Luigi Lonigro, presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici di Anica: «Si è appena concluso un anno cinematografico molto complicato a livello internazionale con i territori trainanti a partire dagli Usa che hanno chiuso con un forte segno negativo rispetto al 2023. Anche nei principali territori europei a noi comparabili, a parte la Francia, si è registrata una forte sofferenza. Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto che ci ha visto chiudere in linea con il 2023 grazie ad una straordinaria estate e alla forza del prodotto nazionale che ha raggiunto quasi il 25% di quota di mercato. Dobbiamo continuare a portare avanti il grande lavoro di squadra della filiera theatrical che ci ha consentito di raggiungere questi importanti risultati. Abbiamo ancora tanto da fare ora, anche incoraggiati dai primi dati del 2025 che lasciano ben sperare per il futuro».

 

L’importanza dell’estate
Fondamentale il ruolo della stagione estiva che ha registrato il miglior trimestre giugno-agosto di sempre per incassi (+0,2% rispetto al precedente record stabilito nel 2023). Saldo nettamente positivo rispetto al periodo pre pandemia. Ha sottolineato Simone Gialdini, segretario generale Anec: «Fino a qualche anno fa, maggio – agosto era il quadrimestre più debole per box office e presenze ma nelle ultime stagioni la situazione si è riequilibrata. Oggi maggio – agosto pesa poco meno di un terzo del box office di tutto l’anno. Questo ci dice che dobbiamo continuare a lavorare per far crescere l’estate. Abbiamo registrato che il trimestre estivo ha avuto una crescita rispetto al 2023, che già aveva rappresentato un record. A livello di quota di mercato, gli Stati Uniti hanno raggiunto il 52% con i loro film mentre il cinema italiano ha raggiunto il 25,7%. La new entry è rappresentata dal cinema giapponese trainato da Il ragazzo e l’airone al 3,6%. La Francia si è fermata al 2,4%».

I top title

Film più visto è risultato Inside out 2 (46,5 milioni e 6,4 milioni di presenze), poi Oceania 2 (19,4 milioni e 2,6 milioni), Deadpool & Wolverine (18 milioni e 2,2 milioni), Cattivissimo Me 4 (17,6 milioni e 2,5 milioni), Mufasa – Il Re Leone (14,7 milioni e 1,8 milioni). Primo incasso italiano (il 10° assoluto) Il ragazzo dai pantaloni rosa (oltre 9 milioni di euro, il 7,5% del totale della produzione italiana e 1,4 milioni di presenze), seguito da Parthenope (7,5 milioni e 1 milione di presenze), Un mondo a parte (7,3 milioni di euro e 1,1 milioni), Diamanti (6,5 milioni di euro e 890mila presenze) e Io e te dobbiamo parlare (6,4 milioni e 849 mila presenze).

I numeri dei cinema

Soddisfatto si è detto Mario Lorini, presidente Anec, che si è soffermato anche sui dati dei cinema: «Sono molto positivi i risultati complessivi dell’anno, raggiunti grazie al contributo di diversi target di pubblico. E siamo ottimisti in prospettava, visti i numeri di fine 2024 e inizio 2025. Bisogna continuare con il lavoro intrapreso e ad aiutarci per crescere ulteriormente. Rimarco l’aspetto positivo del parco sale, rimasto costante nel 2024». Come si può vedere dalla slide qui di seguito, i cinema attivi sono 1.305 per 3.532 schermi. Si è registrata una crescita del 10,2% di monosale a fronte di una contrazione dell’1,8% dei cinema da 8 schermi in su. Indici di crescita anche per le arene e il segmento 2-4 schermi.

 

 

 

 

 

 

 

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