Benedetto Habib, cinema italiano in buona salute News by Stefano Radice - Gennaio 8, 20250 L’intervento del presidente dell’Unione produttori Anica, ottimista per il futuro della nostra produzione Loading the Elevenlabs Text to Speech AudioNative Player...«Il cinema italiano è in buona salute, non solo per la qualità delle produzioni, ma soprattutto per il rinnovato rapporto con il pubblico. Quattro titoli nazionali si sono posizionati nella top ten degli incassi da agosto all’Epifania, a conferma di un dialogo ritrovato tra il grande schermo e gli spettatori». Lo ha dichiarato Benedetto Habib, presidente dell’Unione Produttori Anica. In testa ai film italiani c’è Diamanti di Ferzan Özpetek con 10,4 milioni di euro, seguito a breve distanza da Il ragazzo dai pantaloni rosa con 9 milioni. Subito alle loro spalle troviamo la commedia di Alessandro Siani, Io e te dobbiamo parlare (8,6 milioni), e il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino, Parthenope con 7,5 milioni. «Anche autori come Gabriele Salvatores, Andrea Segre e Maura Delpero – continua Benedetto Habib – hanno ottenuto ottimi risultati, segno di una scena cinematografica variegata e in continuo fermento. I numeri però non raccontano solo di incassi, ma di una chiara volontà degli spettatori di tornare in sala, confermando l’unicità di questa esperienza rispetto alla fruizione domestica. Parallelamente, il sistema sta trovando un equilibrio tra l’offerta nelle sale e quella sulle piattaforme digitali, dimostrando una capacità di adattamento che guarda con grande ottimismo al futuro. Abbiamo un assetto normativo finalmente più stabile e auspichiamo anche una rinnovata efficienza amministrativa. Se, come credo, questo accadrà, il settore potrà affrontare le sfide future con maggiore solidità. I risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro corale, che coinvolge tutte le professionalità del settore e che merita di essere riconosciuto e sostenuto. Il cinema italiano – conclude Habib – sta dimostrando di saper crescere, innovarsi e mantenere un legame forte con il suo pubblico e di essere insieme a tutto il settore dell’audiovisivo un settore industriale solido e di successo insieme alle altre eccellenze del Made in Italy».