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Il Podcast di Cineguru: dal weekend cinematografico alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento

Il weekend cinematografico, i film di Natale e le Giornate Professionali di Cinema di Sorrento. Ecco il nuovo episodio del Podcast di Cineguru!

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Nel nuovo episodio del Podcast di Cineguru, Davide Dellacasa e Robert Bernocchi parlano del weekend cinematografico appena trascorso, caratterizzato da un buon risultato complessivo, superiore a quello dello stesso periodo lo scorso anno. Protagonista del fine settimana è stato Oceania 2, che ha registrato un grande successo, seguito da La Stanza Accanto e Napoli New York. Fuori dal podio, ma comunque ancora con un risultato importante, Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, che si è confermato come il miglior risultato per un film italiano, motivo di grande soddisfazione.

Il 2024 si sta chiudendo in modo positivo: forse non ai livelli del 2023, ma l’ultimo mese ha portato risultati decisamente incoraggianti.

Con l’arrivo in sala di titoli come Kraven il Cacciatore e il nuovo film dei Me Contro Te, si attende un ulteriore impulso al botteghino. Questo Natale presenta un’offerta equilibrata, senza l’eccesso di uscite osservato in passato, e in grado di soddisfare ogni tipo di pubblico.

Si è parlato anche delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, che per l’edizione 2024 hanno registrato il numero più alto di accreditati, segnando un grande successo per il settore.

Con lo sguardo rivolto al 2025, si prospetta un anno ricco di titoli interessanti e grandi aspettative per il mondo del cinema.

Potete ascoltare il Podcast di Cineguru nei seguenti player.

Potete ascoltare il podcast anche ai seguenti link:

Ed ecco anche l’intera trascrizione del podcast:

Questa trascrizione è stata generata tramite un servizio di trascrizione. La versione attuale potrebbe non essere definitiva e potrebbe essere soggetta ad aggiornamenti

Davide Dellacasa

Buongiorno, buongiorno a tutti. Ciao Robert.

Robert Bernocchi

Buongiorno, come va?

Davide Dellacasa

Bene, dai. Insomma, un bel weekend, no?

Robert Bernocchi

Sì, diciamo che è superiore a quello dell’anno scorso, siamo contenti. Ovviamente Oceania 2 fa la parte del leone come normale che sia, è importante che abbia ripreso a stare sopra i numeri di Frozen 2 e la speranza anche a livello simbolico che possa raggiungere i 20 milioni, insomma si possa chiudere l’anno con un film da 20 milioni, serve insomma un bel messaggio per il 2025.

Davide Dellacasa

Sì, ne parliamo dopo, ma Mufasa, dato il momento in cui esce, insomma, difficilmente potrà farlo nell’anno, però è l’altro titolo che… poi ne parliamo, dai, di quello che esce nei prossimi giorni.

Robert Bernocchi

Io, però, insomma, chi lo sa?

Davide Dellacasa

Chi lo sa?

Robert Bernocchi

In Italia, chi lo sa? Insomma, ecco, magari… Però, ecco, Mufasa è un titolo che si estenderà a tutte le feste, quindi… Insomma, diciamo che stiamo chiudendo l’anno bene. Forse non chiuderemo l’anno meglio del 2023, però, insomma, l’ultimo mese direi che è soddisfacente.

Davide Dellacasa

Beh, non lo chiuderemo meglio del 2023, però, come dici te, insomma, l’ultimo mese ci ha… quest’estate, la sorpresa Inside Out e poi l’andamento dell’ultimo mese ci ha riavvicinato, insomma, che poi è anche quello che è successo negli Stati Uniti, dove un anno di alti e bassi e di grossa distanza, se vuoi, dal 2023, poi questo Thanksgiving a cui ho contribuito anch’io perché ho visto Oceania il giorno del Ringraziamento al cinema negli Stati Uniti, quindi mi sento di aver contribuito a questo grande Thanksgiving. Però, insomma, una fine anno tutto sommato buona e ancora non sono usciti i titoli nuovi.

Robert Bernocchi

Eh sì, insomma, abbiamo buone aspettative per i titoli nuovi, nel senso che adesso, questa settimana, arrivano due film. Kraven, che ovviamente, insomma, attendiamo perché comunque è un personaggio Marvel e abbiamo sempre aspettative importanti, con tutte le difficoltà che possono avere magari questi titoli.

Davide Dellacasa

Sì, ma anche guardando sempre ai mesi passati pure Venom nel bene e nel male il suo contributo l’ha dato.

Robert Bernocchi

No, no, no, ha dato un bel contributo, ma magari se Kraven potesse dare un contributo del genere, insomma, sarei anche contento di meno, sinceramente. Me Contro Te mi sembra un’operazione molto interessante perché è uno spin-off costato decisamente poco, insomma, per gli standard italiani online, quindi il margine di rischio mi sembra molto basso. Può sicuramente fare bene, mi sembra anche una bella data scelta, perché poi comunque non ti metti nello scontro con i film più forti che escono il 19, hai un pubblico fedele che comunque verrà in sala anche dal 12 in poi, e poi qualcosa dalle feste sicuramente puoi ottenere. Ecco, devo dire, insomma, forse una cosa che mi ha stupito piacevolmente è che non è una cosa che capita spesso: questo Natale mi sembra che non ci sia quell’invasione di film italiani in cui sembra che tutti debbano uscire per forza, anche con titoli che sono tutt’altro che natalizi o che, comunque, con una concorrenza del genere rischiano di farsi male. Mi sembra un panorama molto equilibrato. Abbiamo la commedia con Siani e Pieraccioni che sicuramente sarà, insomma, la commedia che funzionerà meglio, facile pronostico. Abbiamo un film importante, Ferzan Ozpetek, che tra l’altro va chiaramente su un pubblico femminile. Insomma, mi sono lamentato spesso che magari il cinema italiano trascura il pubblico femminile, quindi è un aspetto importante. E poi, l’abbiamo detto, Il Re Leone, che dopo i 36 milioni che ci ha regalato nel 2019, direi che possiamo avere aspettative interessanti.

Davide Dellacasa

Sì, avevo detto “dopo ne parliamo” ma ti sto costringendo via via a parlarne. Non volevo dimenticare il podio del fine settimana, dai, perché dietro Oceania abbiamo La stanza accanto e Napoli New York. Il ragazzo dai pantaloni rosa è uscito dal podio dopo grandi sorprese, ma settimana scorsa è diventato comunque il primo titolo italiano dell’anno, ha superato anche Parthenope, diciamo che aveva appena raggiunto quel traguardo, quindi insomma un grande traguardo.

Robert Bernocchi

È il secondo film italiano dall’inizio della pandemia, quindi sostanzialmente negli ultimi cinque anni, insomma, è un dato impressionante, quindi complimenti veramente Iddu, che poi ha chiuso poco sopra i 2 milioni, mentre Napoli New York è già ampiamente sopra i 3. Insomma, se tiene bene, può tranquillamente superare i 4 milioni, che per un film italiano è un dato importante. Almodóvar, adesso ha iniziato, credo che con giudizio lo potremmo dare forse anche dopo le feste, perché comunque è un titolo forte che ovviamente ha ambizioni di rimanere anche in un numero di sale importanti, di qualità, anche appunto a Natale per tutto il periodo delle festività. Quindi, per ora, un debutto in linea, anche con un argomento non facilissimo che magari a molti può spaventare, però, ecco, diciamo, giudichiamolo tra qualche settimana magari.

Davide Dellacasa

Va bene dietro troviamo Il gladiatore sopra i 9 milioni, insomma mi sembra anche lì un ottimo numero.

Robert Bernocchi

Sì, vediamo se arriva a 10, ecco, questa era la mia curiosità stamattina, perché sta lì con i dati di Dune. È ovviamente fondamentale vedere anche come terrà come numero di sale questa settimana, la prossima. Poi, per carità, non cambia nulla se fa 9 milioni e 8, 10 e 1, però insomma è anche un bel numero, a livello psicologico ci piace, se si va a 8 cifre.

Davide Dellacasa

Esatto, insomma. I titoli che escono diciamo in tempo per Natale, poi magari in una prossima puntata del podcast ci dedichiamo al Capodanno, che anche qui insomma sarà un Capodanno interessante, ma è già il 2025, quindi poi del 2025 ce ne occupiamo l’anno prossimo. Però non mi sembra che ci siamo dimenticati di citare niente… o meglio, niente di Sonic, no? Sonic l’avevi detto, l’avevi ricordato?

Robert Bernocchi

No, Sonic non l’avevamo detto, è interessante perché ho letto delle analisi di tracking che in America lo vedono addirittura aprire meglio de Il Re Leone. Sonic poi esce con delle anteprime a fine anno, l’uscita ufficiale a inizio gennaio, e anche lì abbiamo comunque un bel panorama perché abbiamo Il Signore degli Anelli, che è un esperimento che mi sembra molto interessante, in un contesto in cui forse la saga è un po’ inflazionata in questo periodo. Però nelle modalità in cui è stato fatto questo prodotto, potrebbe invece attirare un pubblico più curioso e anche più variegato di quello di prima. Diciamo che abbiamo un panorama che, anche per gennaio, sembra promettere bene.

Davide Dellacasa

Sì, diciamo che su Sonic forse ho fatto un po’ di confusione io, perché ci sono le anteprime prima di Capodanno. E poi c’è un altro titolo che è un po’ a cavallo dell’anno, che è Dove osano le cicogne, che comunque farà le anteprime di mezzanotte del 31 e poi esce l’1, insomma. Quindi un periodo delle feste abbastanza arzillo, ecco.

Robert Bernocchi

Sì, sì, diciamo arzillo, ma come dire, equilibrato, lo definirei, insomma, non straripante come in altri Natali. No, invece, io ero molto curioso, visto che non c’ero, delle tue impressioni dalle giornate professionali di Sorrento.

Davide Dellacasa

Ma senti, Sorrento, a quanto so, nel senso che poi è stato detto durante le giornate, ha avuto, insomma, anche qui, è un po’ come l’Apple, ogni volta è la telecamera più potente, questa volta un record di accrediti, quindi insomma, se non ricordo male, molte 1700 persone, quindi un’ottima edizione. Dove, se devo essere sincero, ho percepito una sala magari mediamente un pochino più fredda del solito, nel senso che la mia sensazione, sensazione condivisa, nel senso anche con altre persone che abbiamo visto, come al solito, tantissimo prodotto, tantissime novità, tantissime anche sorprese, fino a un certo punto, perché insomma chiaramente su molti titoli si erano già visti i materiali, già visti i contenuti. Abbiamo visto qualcosina per la prima volta, ma soprattutto sui film italiani l’ho vista mediamente un pochino più freddina nell’accoglienza delle cose. Questo un pochino l’unica cosa, l’unica nota che mi ha lasciato strano, perché sono abituato a una reazione in sala estremamente positiva. E non posso dare la colpa alla cerimonia di premiazione che è arrivata verso la fine, non all’inizio, perché è stata una cerimonia di premiazione particolarmente lunga, che ha stordito molti partecipanti, tra cui Sorrentino, che ha detto che lo accusano di fare film lunghi e noiosi, ma a questo punto lui era sereno. Insomma, quindi Sorrento, onestamente, tutto bene. Ti dico, non mi chiedere niente, un po’ perché non si può dire niente, che è un po’ questo effetto strano degli accordi che firmi prima di entrare in sala. Ma perché, come sai, dopo che esci da quattro giorni di trailer non ti ricordi quasi nulla, no? Cioè, la confusione è totale e devi un po’ rimettere in ordine. Sicuramente mi ricordo chiaramente dei titoli che abbiamo appena citato, che sono come sempre un pochino il reminder che ti fanno durante le giornate di quello che vedrai uscire. Noi non diamo premi alle convention, quindi non dobbiamo neanche dire chi è stato più bravo. A me sembra che, in generale, nel tempo il livello delle convention sia sempre salito e diventato, questo va detto, al di là del come ho sentito la sala, un pochino più tiepida, però le convention invece hanno tutte un ritmo insomma molto più interessante e vivo di quello che si viveva qualche anno fa, nel senso che non ti capita più la convention noiosa, mettiamola così, o che si allunga e sbrodola un po’ troppo. Poi non lo so, se hai qualche altra curiosità ci proviamo.

Robert Bernocchi

Sarei curioso di sapere qual era l’atteggiamento dei partecipanti, ma soprattutto esercenti, sul 2025. Se ti sono sembrati ottimisti, pessimisti, dubbiosi?

Davide Dellacasa

A me, in media, è sembrato ottimista la visione sul nuovo anno. In realtà, c’è da dire che questo, come dicevamo all’inizio, questo 2024 finisce bene e finendo bene sta sicuramente finendo meglio, perché se ci pensi a mesi fa, anche quando ne parlavamo nel podcast, non è che avevamo o che avessimo delle grandi aspettative per la seconda metà dell’anno, tutto sommato, insomma, eravamo un po’ così. In realtà, l’abbiamo detto qualche minuto fa, l’anno finisce bene e questo forse spinge a mettere che ne so… mentre prima si gettavano tutte le speranze oltre la fine dell’anno, per dire “il 2025 sarà meglio”, questo 2024 tutto sommato non finisce così male e quindi il 2025 sarà meglio, ma non è neanche facilissimo a questo punto, no? Noi ci troviamo in una situazione in cui, anche lì, se hai le sorprese, perché l’abbiamo detto, Inside Out è stata una sorpresa, ma non la sola sorpresa dell’anno. Alla fine, anche i titoli italiani che hanno ottenuto i risultati che hanno ottenuto in questa seconda metà dell’anno, o comunque altri titoli, come hai detto giustamente te, anche un Venom che raggiunge quel risultato, è comunque un bene per il box office in generale. Poi ora abbiamo Oceania, Mufasa, insomma, è una bella fine d’anno. Quindi mi viene da dire, l’ottimismo c’è, ma non così scontato.

Robert Bernocchi

Io sono convinto che ovviamente nel 2025 faremo meglio, ma semplicemente perché c’è più prodotto. Rimangono i problemi strutturali di lasciare dei vuoti in certi periodi, soprattutto da parte del cinema americano, ma devo dire che quest’anno sto notando anche dei momenti di uscita del cinema italiano che sembra molto diviso in blocchi. Per cui, la commedia la metti tutta in determinati mesi, insomma, tra dicembre e marzo, e i film d’autore escono tutti tra, insomma, quelli forti almeno, tra settembre e novembre. Magari è stata soltanto una situazione contingente al 2024, però ecco, spero che invece su questo ci sia una, come dire, una distribuzione più ampia, in cui si sfruttano. Non dico i 12 mesi, perché per il cinema italiano 12 mesi, estate compresa, è un’utopia, però almeno che non siano solo 3-4 mesi per determinati generi e poi tanto vuoto.

Davide Dellacasa

E questo è un tema a te caro, ma non solo a te, mi sa, è un tema un po’ caro.

Robert Bernocchi

Anche agli esercizi, soprattutto.

Davide Dellacasa

Esatto, è un tema caro a tutti. È un problema che ci portiamo dietro da sempre. Diciamo che col prodotto internazionale l’estate è stata oramai risolta, mi viene da dire, perché sì, è vero che abbiamo un periodo magari di vuoto, ma non più così significativo. Poi certo, non capitano tutti gli anni film come Inside Out che riempiono in modo così significativo, però è vero che tra l’uscita della seconda metà di agosto e le ultime uscite estive, comunque col prodotto internazionale non manca. D’estate, manca un po’ di più quello nostrano.

Robert Bernocchi

Assolutamente.

Davide Dellacasa

E va bene, tanto noi una puntata del podcast prima di Natale per fare gli auguri ce l’abbiamo.

Robert Bernocchi

Assolutamente.

Davide Dellacasa

Vedremo quindi come andranno le uscite di questa settimana, poi della successiva, insomma. E ne abbiamo ancora, se vuoi, per fare un po’ un bilancio, un bilancio con qualche numero, che oggi è stata una puntata un po’ più così. Di solito snoccioli più dati, una puntata un pochino più di bilancio e di discussione in generale.

Robert Bernocchi

E non abbiamo parlato dell’intelligenza artificiale, quindi va bene.

Davide Dellacasa

Siamo ancora noi.

Robert Bernocchi

Finché, come dire, non ci uccide possiamo parlarne.

Davide Dellacasa

E va bene. Grazie a tutti e alla prossima settimana.

Robert Bernocchi

Buona settimana a tutti.

Davide Dellacasa

Scusate, abbiamo saltato qualche puntata, ho avuto a Sorrento qualche lamentela. Cercheremo di essere più puntuali in questi giorni. Buona settimana a tutti.

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