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I prodotti forti (che non lo sono)

Apparentemente, ogni weekend escono diversi film importanti, almeno a giudicare dal numero di copie. Ma i risultati non sono all’altezza…

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La scorsa settimana, ho pubblicato su The Big Picture un’analisi (ripresa da quanto fatto dalla newsletter FranchiseRe) sulle uscite sul territorio nordamericano, nello specifico quei titoli che arrivano in più di 1.000 cinema (e quindi, sembrano ‘potenti’), ma che poi incassano nel primo weekend meno di tre milioni di dollari. Qui potete vedere il grafico:

Si tratta quindi di opere che – almeno in parte – escono in un numero di copie eccessivo rispetto alle loro vere potenzialità commerciali. A quel punto, mi sono chiesto: ma la situazione in Italia è simile?

Per capirlo, vediamo i dati nel nostro Paese, concentrandoci su tutti i prodotti (italiani ed esteri) che sono arrivati in questi anni in almeno 200 cinema:

Considerando che l’anno non è ancora finito (e i dati raccolti per il 2024 comprendono come ultimo weekend quello del 21-24 novembre), possiamo dire che sostanzialmente siamo tornati ai livelli del prepandemia, almeno come numero di titoli ‘forti’ che escono. Tutto bene quindi? Non proprio, nel momento in cui andiamo invece a concentrarci sugli incassi medi che quegli stessi titoli hanno fatto nel primo weekend, che potete vedere qui:

E’ evidente da questi dati che, proprio come avviene sul territorio nordamericano, ormai anche in Italia escano in un numero notevole di cinema anche prodotti che non meriterebbero questo impegno. Nel caso dei film stranieri, si passa da medie sopra 1,3M (2017) e 1,5M (2019) a risultati inferiori, non tanto nel 2023 (circa 1,3M), quanto soprattutto nel 2024 (meno di un milione, anche se va detto che già il debutto di Oceania 2 dovrebbe riportare i numeri sopra al milione).

Ma è particolarmente preoccupante la situazione dei titoli italiani. In effetti, nel triennio prepandemia (2017-2019) i film che arrivavano in almeno 200 cinema stavano sempre sopra la media degli 800.000 euro. In questi ultimi anni, invece, non abbiamo raggiunto i 600.000 euro nel 2023 e neanche i 500.000 euro finora nel 2024. Insomma, si lavora per far uscire i film italiani in maniera massiccia, ma poi diversi di questi titoli (con ovvie eccezioni, anche importanti) non performano con le giuste proporzioni.

D’altronde, se andiamo a vedere il numero dei film che escono in almeno 200 cinema, ma che non arrivano neanche a 500.000 euro nel primo fine settimana, la situazione è chiarissima:

In effetti, nel prepandemia al massimo i titoli stranieri con queste caratteristiche negative erano stati 52 (nel 2018, anno bruttissimo), ma si erano invece limitati a 37 nel 2017. Se nel 2023 erano solo 36 (dato confortante), nel 2024 sono saliti addirittura a 63 (numero che ovviamente crescerà con i dati di questi ultimi fine settimana).

E inutile dire che che il cinema italiano non se la cava benissimo in questo senso. Nel 2017 e 2018 eravamo sotto i 20 titoli che, arrivati in oltre 200 cinema, ottenevano meno di 500.000 euro. Nel 2019 si passava a 23 film, mentre dal 2022 al 2024 siamo sempre sopra questa cifra (26 nel 2022, 27 nel 2023, 24 nel 2024 e anche in questo caso il numero salirà). Ed è soprattutto la media di incassi di questi titoli a preoccupare: nel 2017 era quasi di 350.000 euro, nel 2019 sopra i 250.000 e nel 2024 è di pochissimo sopra i 200.000.

Va detto che non tutte le classi di film sono uguali. In questo post-pandemia, assistiamo infatti a un accentramento degli incassi su alcuni film top, cosa che prima (nonostante la vulgata) non accadeva. Al momento, i primi 20 incassi del 2024 rappresentano più del 51% del Mercato, in leggero aumento rispetto al 2023 (che già era un anno record in questo senso). Sono, ovviamente, le altre uscite in almeno 200 copie a non funzionare come dovrebbero (ripeto, con diverse eccezioni).

Va detto sicuramente che questi numeri sono preoccupanti, ma non scioccanti. D’altronde, se escono comunque un numero corposo di film, ma stiamo da due anni sui 70 milioni di biglietti (rispetto magari agli oltre 90M del prepandemia) è ovvio che i titoli di questo periodo incassano mediamente di meno.

Tuttavia, se c’è un problema chiarissimo che traspare da questi numeri, è la situazione degli esercenti. Che si ritrovano con titoli che occupano ampiamente i loro cinema, ma che poi non performano come si potrebbe sperare, lasciando le sale meno piene (o più vuote) di un tempo. Ovviamente, come già dicevo per quanto riguarda le analisi oltreoceano, non c’è una soluzione facile. Se il prodotto è meno forte di un tempo (soprattutto quello americano, su cui non possiamo fare nulla), non ci sono grandi alternative. Però, è evidente che sia naturale chiedersi se, per il Mercato attuale, il numero di cinema in Italia (che, grazie ai sostegni pubblici, hanno retto alle difficoltà di questi anni) non sia superiore all’offerta di film a disposizione. Insomma, speriamo decisamente che il 2025 sia l’anno di una vera e fortissima ripresa…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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