Il podcast di Cineguru: il weekend cinematografico e le aspettative per novembre Cineguru Podcast by cineguru - Novembre 4, 20240 Nel nuovo episodio del podcast Cineguru, Davide Dellacasa e Robert Bernocchi parlano del box office tra horror, sfide italiane e attese per novembre. Loading the Elevenlabs Text to Speech AudioNative Player...Nel nuovo episodio del Podcast di Cineguru, Davide Dellacasa e Robert Bernocchi fanno il punto sul weekend cinematografico appena concluso. Sul podio troviamo Venom – The Last Dance e Parthenope, con un testa a testa serrato. Al terzo posto si piazza Terrifier 3, che grazie alle anteprime di Halloween è riuscito a conquistare una posizione di rilievo. Un dettaglio che emerge è la concentrazione di titoli horror nelle ultime settimane. Con Terrifier 3, Longlegs, The Substance e Smile 2 (quest’ultimo già in sala da qualche giorno), il pubblico ha avuto una vera e propria “scorpacciata” di brividi. La domanda sorge spontanea: è stata forse un’offerta troppo densa in un periodo limitato? Anche l’attenzione suscitata da Parthenope non passa inosservata, generando un acceso dibattito sui social, a conferma del grande impatto che il film ha avuto sul pubblico. In classifica troviamo altri due esordi italiani: Berlinguer – La grande ambizione, che debutta con un’ottima partenza, e Fino alla fine di Gabriele Muccino, che pur registrando risultati al di sotto delle aspettative, segna un tentativo interessante di attrarre un pubblico più giovane rispetto a quello a cui si rivolge di solito il cinema italiano. Ma cosa possiamo aspettarci da questo novembre? Tra i film più attesi ci sono Il Gladiatore 2 e Wicked, entrambi presentati a Lucca Comics & Games. La domanda è: basteranno questi grandi titoli per mantenere alto l’interesse del pubblico? Guardando oltreoceano, invece, il weekend si è rivelato deludente: Here di Robert Zemeckis ha performato sotto le aspettative, confermando un momento difficile per il mercato cinematografico statunitense. Potete ascoltare il Podcast di Cineguru nei seguenti player. Potete ascoltare il podcast anche ai seguenti link: Spotify Ed ecco anche l’intera trascrizione del podcast: Questa trascrizione è stata generata tramite un servizio di trascrizione. La versione attuale potrebbe non essere definitiva e potrebbe essere soggetta ad aggiornamenti Davide Dellacasa Buongiorno, ciao Robert, come stai? Robert Bernocchi Buongiorno, tutto bene e tu? Davide Dellacasa Bene, bene. Sono un po’ stanco dalla mia trasferta in quel di Lucca, però tutto bene, dai. Robert Bernocchi Da Lucca mi dite tutti che siete stanchi. Vuol dire che fate tante cose? Davide Dellacasa Secondo me, vuol dire innanzitutto che passiamo dalla sedentarietà tipica del lavoro d’ufficio a camminare parecchio. Non so con chi parli, ma temo che abbiano tutti più o meno lo stesso problema: la vita è abbastanza sedentaria. Qui, se non altro, si cammina molto per andare da un posto a un altro, ed è il bello di Lucca. È chiaro che, nelle giornate di picco e di affluenza, l’esperienza può risultare un po’ più faticosa. Però, insomma, ci sta: una volta all’anno ci sta, ecco. Mettiamola così. Robert Bernocchi Bene. Davide Dellacasa Senti, e niente. Diciamo… Sì, l’hai scritto stamattina. È stato un bel weekend, comunque, caratterizzato da una sfida molto combattuta per il primo posto. Inoltre, c’è questa particolarità di avere sul podio un film che, per usare un gioco di parole, non è ancora uscito. Robert Bernocchi Sì, è uno di quei casi in cui alla fine vedi tanti film che possono essere soddisfatti. Poi, quando guardi la somma degli incassi del weekend, sembra molto alta, apparentemente. Un incasso di 10 milioni e 5 è di per sé un dato molto alto, ma è ovviamente legato al fatto che abbiamo avuto anche le feste, insomma, tra Halloween e la festa del primo novembre di venerdì, quindi date perfette in quel senso. Se andiamo a fare un confronto con il 2019, che aveva le stesse date, in realtà in quel caso si erano incassati più di 17 milioni. Quindi, insomma, si poteva fare anche qualcosina di meglio. In realtà, poi i film, soprattutto i due in tenitura, possono essere molto contenti perché hanno mantenuto le prime due posizioni e non hanno perso molto. Anzi, addirittura Sorrentino ha guadagnato un 1%, quindi sicuramente sono soddisfatti. Ho qualche dubbio, però, se in realtà siano usciti troppi horror in questo periodo, dopo un lungo periodo in cui magari non erano usciti film forti. Forse una maggiore distribuzione di questi prodotti sarebbe stata preferibile. Non avremo mai la controprova di cosa sarebbe successo se fossero usciti un mese fa o se qualcuno fosse uscito magari più in là, ma credo che sia un po’ un problema della programmazione in Italia: ogni tanto c’è un eccesso di prodotto in certi periodi e una mancanza dello stesso prodotto in altri. Insomma, abbiamo sempre parlato in questi mesi riguardo ai film family, ma anche sulla programmazione horror ci sarebbe forse qualcosa da rivedere. Davide Dellacasa Beh, sì, perché alla fine, guardando alle settimane passate, abbiamo avuto solo Smile 2, che è uscito e ha coinciso con Halloween. Per fortuna, è ancora in top 10, anche se verso la coda, in questo lungo fine settimana, ha incassato quasi mezzo milione. Quindi, insomma, come dici tu, al di là dell’ottimo risultato del titolo in sé, che ha raggiunto i 2 milioni e 8, ha superato il capitolo precedente. Abbiamo avuto i tre film usciti negli stessi giorni. Poi, vabbè, c’è il caso di Terrifier 3, che è interessante perché, come dici tu, non so dove collocarlo. Cioè, ok, è uscito questo fine settimana, ma ha portato a casa un gran risultato. Quando l’ho visto, ho pensato a quando avevamo commentato l’uscita americana del titolo, ma in proporzione. Robert Bernocchi Direi anche meglio forse nel senso che non ce l’aspettavamo così. Davide Dellacasa No, no, non ce l’aspettavamo. Poi c’è un discorso interessante da fare sulla comunicazione di questo genere di film, perché io ho notato molta più comunicazione per The Substance, Longlegs, e Terrifier in qualche modo. È vero che sono film che viaggiano su nicchie talmente appassionate e specializzate, eppure non sono solo nicchie, perché c’è un discorso strano riguardo agli horror. Tuttavia, il risultato di Terrifier 3 è stato qualcosa che non mi aspettavo e che mi ha parecchio sorpreso. Ora vedremo come prosegue. Il nostro mai troppo evocato esperto di horror, Filippo, ci segnalava che è cambiata la censura sul film, quindi ha fatto le anteprime con i minori di 14 anni, mentre ora è per i minori di 18. Senza questo cambiamento, non avrebbe avuto nemmeno quel risultato, penso. Robert Bernocchi No, probabilmente no, soprattutto in una giornata come quella di Halloween. Adesso vediamo se questa cosa avrà un impatto, visto che il film esce veramente giovedì, quindi scopriremo come andrà. È l’ennesima conferma, peraltro, di ciò di cui magari abbiamo già parlato al momento dell’uscita americana: ogni tanto ci sono fenomeni che arrivano non dico dal nulla, perché qui c’è una storia dietro, ovviamente, al terzo episodio. Tuttavia, produttivamente, arrivano veramente dal nulla, nel senso che sono prodotti che non definirei neanche a basso costo, perché 2 milioni di dollari per una pellicola americana sono ovviamente il nulla. Ma insomma, sarebbe considerato un basso budget anche in Italia. Ogni tanto, servono veramente questi prodotti per ricordarci che il cinema non è una scienza esatta e che non c’è un rapporto diretto tra budget alti e incassi alti, e viceversa. Arrivano delle sorprese, come nel caso di Longlegs, che è un prodotto veramente a basso budget e che comunque ha già superato i 100 milioni di dollari nel mondo. Abbiamo bisogno di questi titoli; speriamo di averne sempre di più e che, in questo senso, soprattutto le major, tornino a darci una buona quantità di film ogni anno. Davide Dellacasa Senti, vabbè, dei due film in testa, come hai detto, insomma, bene o male, Last Dance è già fuori da una settimana e continua a andare bene. Ha raggiunto 5 milioni e 8, quindi ha superato l’incasso del suo predecessore nello stesso intervallo di tempo. Probabilmente, anche in questo caso, arriverà a fine corsa con un incasso maggiore rispetto al capitolo precedente. E poi abbiamo Parthenope, che, come facevi notare in apertura, praticamente non ha perso niente: ha guadagnato un 1%, che è comunque un ottimo risultato e proietta il film verso più di 4 milioni e mezzo, quasi 4 milioni e 6 dopo due settimane. Insomma, secondo te, dove può arrivare Parthenope? Robert Bernocchi Visto il confronto con Youth, che in questo momento è ancora positivo, potrebbe assolutamente superare quel film. A quel punto, supererebbe anche This Must Be The Place, che aveva fatto 6 milioni e 100. Così diventerebbe il secondo maggiore incasso di Sorrentino in Italia, dopo La Grande Bellezza, ovviamente. Sarebbe un bel risultato, non solo per il regista, ma anche per la casa di distribuzione Piper Film, che ha iniziato il suo percorso adesso con questo titolo. Sicuramente, Parthenope è diventato l’evento di questo periodo, il film che sta facendo parlare un po’ tutti, non solo nella nostra bolla, ma anche in una cerchia molto più vasta. È un titolo che molti stanno vedendo, discutendo e amando, anche se un po’ di meno, ma insomma, è di quei film che fanno discutere e che uno deve vedere anche solo per poterne parlare. Davide Dellacasa Sì, sarà che, come sempre, insomma, come dici tu, nella bolla non sai mai che giudizio dare, perché la bolla, un po’ a voce e poi soprattutto sui social media, finisce per condizionare quello che gli algoritmi ti fanno vedere. Quindi può succedere che uno abbia una visione deformata della realtà. Con questa premessa, devo dire che sui social mi trovo tantissimi contenuti spontanei degli utenti che commentano il film. Si tratta chiaramente di contenuti di utenti che non fanno parte della mia bolla, che non conosco e di cui non so minimamente chi siano, e che mi vengono proposti dalle piattaforme. È interessante ed è un fenomeno che, se vuoi, è limitato a pochi film. Se devo andare indietro nel tempo, appunto, ci sono titoli come Barbie, che continua a generare dibattito, o altri film che comunque suscitano un interesse diffuso. Robert Bernocchi Sì, che poi insomma è la forza del cinema e conferma che sono quel tipo di fenomeni di discussione che quasi sempre provengono dai film al cinema. È difficile che lo stesso fenomeno nasca da un titolo di piattaforma, anche se ci sono ovviamente delle eccezioni. Tuttavia, è un po’ come se il fatto di averlo visto dopo essere andati al cinema, aver fatto un’esperienza fuori casa, ti stimoli a parlarne di più rispetto a qualcosa che magari hai visto su Netflix. Anche se quel titolo potrebbe essere stato più visto, visto che su Netflix la diffusione è enorme e i consumi domestici sono molto più alti rispetto a quelli fuori casa. Però, nonostante ci siano più persone che magari hanno condiviso quell’esperienza domestica, in realtà l’esperienza di andare a vedere qualcosa al cinema è evidentemente emotivamente più forte e stimola di più la discussione. Davide Dellacasa A proposito dei film italiani, ci sono altri due titoli italiani, due esordi in particolare in classifica. Possiamo dire che per uno è andata bene, un risultato soddisfacente, per l’altro un po’ meno bene. Robert Bernocchi Sì, Berlinguer era il film forte con più di un milione, e non era assolutamente scontato. Tra l’altro, il risultato è ancora più apprezzabile se consideriamo che il film è costato 6 milioni. In questo periodo storico in Italia abbiamo visto budget molto, ma molto più alti; quindi, insomma, tutto sommato, è un costo assolutamente ragionevole. Si può anche pensare che, appunto, nelle prossime settimane possa tener bene e conservare degli incassi importanti. Non ha funzionato come sperato l’operazione di Gabriele Muccino con Fino alla Fine. Quello che ho notato stamattina è che, anche in questo caso, quando Muccino si rivolge a un pubblico di adolescenti e young adults, non riesce a intercettarlo. Era già capitato con L’estate addosso. Magari è una coincidenza, insomma, sono solo due casi, quindi non ci farei troppo affidamento. Tuttavia, sicuramente quando si rivolge a un pubblico quarantenne o cinquantenne, i risultati sono più importanti. Secondo me, è comunque molto apprezzabile il tentativo fatto, perché in un panorama italiano che non parla quasi mai agli adolescenti e young adults, ma semplicemente agli under 40, il fatto che ci sia un film del genere è comunque importante. Non dobbiamo pensare che un risultato non soddisfacente significhi che queste operazioni non debbano più essere fatte. Allo stesso modo in cui ci sono tanti prodotti per over 40 che non funzionano, quando non ha successo un’operazione per un pubblico più giovane, lo accettiamo e cerchiamo di intercettarlo meglio. Ma insomma, è importante provarci. Davide Dellacasa No, sono d’accordo con te, è importante provarci e continuare a farlo, anche perché altrimenti è un pubblico che rimane davvero a pannaggio soltanto dei prodotti delle piattaforme, chiaramente prevalentemente seriali. Ne abbiamo parlato spesso in passato: è comunque un tipo di pubblico che, con i prodotti delle piattaforme, viene intercettato. Non è che sia abbandonato a se stesso, anche se magari è un pubblico che, ahimè, preferisce la fruizione su piattaforma. Una spiegazione del perché i prodotti su piattaforma vanno e quelli al cinema un po’ meno potrebbe anche esserci, ma quando parliamo di horror e altri generi, sembra che anche le ricerche del buon Michele ci dicano che c’è un cinema di altro genere che parla a quel pubblico. Esiste quel quadrante delle sue mappe che, sebbene sia comunque povero di titoli, riesce comunque a far arrivare alcuni film interessanti. A proposito di interessante, io sarò molto curioso di vedere Parthenope in che posizione si colloca, perché insomma è un film che ha l’idea di essere riuscito a parlare a un pubblico, anche se non certo di ragazzini delle medie, ma comunque a un pubblico più giovane. Robert Bernocchi Sì, assolutamente, questo è stato evidente già dalle anteprime, anche se lì era una situazione un po’ particolare e difficile da valutare. Tuttavia, mi sembra che si confermi anche da queste prime settimane che Sorrentino riesca a parlare a un pubblico giovane, che di solito, non dico che rifiuti il cinema italiano, ma insomma non va spesso a vederlo. Quindi questo è sicuro. Ecco, un’altra cosa che mi piace sottolineare è un’analisi che ha fatto recentemente David Poland: a ottobre sono usciti negli Stati Uniti solo quattro titoli che hanno aperto in più di mille sale. Erano veramente un numero limitatissimo di titoli forti, in cui le società hanno creduto molto. E quello che succede in questi casi è che, se uno di questi film, magari il più atteso, non funziona – ed era il caso di Joker – ovviamente tutto il mese ne risente. Paradossalmente, anche novembre è così. Credo che siamo tutti molto convinti nelle possibilità di Oceania 2, sento grandissime attese per Gladiatore 2 e ovviamente su Wicked c’è un fortissimo interesse. Speriamo ovviamente che funzionino in linea con queste attese. Però, come diceva Poland, è sempre un po’ come una roulette russa: può andare bene, ma quando va male è veramente un bel problema. Infatti, se escono pochissimi titoli forti e quello che ci si aspettava non funziona, il botteghino può piangere per due settimane. Davide Dellacasa Con l’occasione, hai citato due film che erano presenti qui a Lucca, come Wicked, che aveva un padiglione dedicato ai costumi delle protagoniste. Era, se vuoi, l’unico padiglione dedicato a un film, rispetto ad anni passati. Insomma, secondo me, anche questo andamento del cinema, questo momento di quest’anno è un po’ particolare. L’abbiamo commentato: il nostro year-to-date non va male come quello degli Stati Uniti, ma è comunque al di sotto dell’anno passato. Forse si riflette un po’ anche qui: c’era Wicked e poi c’è stata una parata dedicata al Gladiatore, che ha suscitato un po’ di attenzione. Ad un certo punto, è apparso Totti che si è tolto l’elmo, non dico a sfidare l’imperatore di Lucca dicendogli “Sono Massimo Decimo Meridio”, però la scena era quella. Robert Bernocchi È un po’ Robert Downey Junior che scopriamo essere il Dottor Destino. Davide Dellacasa Esatto, un po’ come Robert Downey Jr. che con un grande twist scopriamo essere diventato il Dottor Destino. E poi, vabbè, c’era la presenza, più o meno, di due dei tre horror, ma non di quello che ha spopolato il giorno di Halloween e che non è uscito. Come sempre, si fa notare Netflix, che occupa piazza Anfiteatro con un suo monolite dedicato a Squid Game. Ci sono state anche attività di Amazon Prime, soprattutto con Citadel, del Matilda De Angelis. Robert Bernocchi Sì, io direi che chiudiamo con gli Stati Uniti, dove purtroppo questo weekend è stato il classico fine settimana in cui le nuove uscite non hanno funzionato. In particolare, il film di Roberts Zemeckis con Tom Hanks e Robin Wright ha fatto anche meno di quello che si pensava: invece di 7 milioni, ha incassato solo 5 milioni. Abbiamo avuto un totale di 71 milioni di incassi, che è veramente poco per questo periodo dell’anno. Questo conferma ancora una volta la cronica mancanza di prodotto. Che dire, speriamo che arrivi presto Il Gladiatore. Davide Dellacasa Bene, e allora niente, a questo punto alla settimana prossima vedremo come sarà andato Terrifier, a che punto saranno arrivati Venom, Parthenope e Berlinguer, insomma degli altri titoli. Robert Bernocchi Buona settimana a tutti. Davide Dellacasa Buona settimana a tutti.