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Il Podcast di Cineguru: dal fenomeno Glicked al grande risultato de Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa

Glicked conquista il pubblico, mentre Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa si conferma il fenomeno cinematografico del 2024. Ecco il nuovo episodio del Podcast di Cineguru!

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Nel nuovo episodio del Podcast di Cineguru, Davide Dellacasa e Robert Bernocchi parlano del weekend cinematografico appena concluso, che ha visto sul podio Il Gladiatore II, Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa e Wicked.

Glicked sta funzionando benissimo negli Stati Uniti, un po’ meno in Europa, come era nelle previsioni, vista la grande popolarità dei musical in patria.

Ora si attende l’arrivo in sala di Oceania 2, che potrebbe dare un ulteriore slancio al botteghino.

Da segnalare anche il buon risultato di Giurato numero 2 sul nostro territorio, mentre Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa si conferma il vero grande fenomeno del 2024, oltre a essere una delle operazioni più interessanti del panorama cinematografico italiano.

Potete ascoltare il Podcast di Cineguru nei seguenti player.

Potete ascoltare il podcast anche ai seguenti link:

Ed ecco anche l’intera trascrizione del podcast:

Questa trascrizione è stata generata tramite un servizio di trascrizione. La versione attuale potrebbe non essere definitiva e potrebbe essere soggetta ad aggiornamenti

Davide Dellacasa

Buongiorno, buongiorno a tutti. Ciao Robert, come stai?

Robert Bernocchi

Buongiorno, tutto bene e tu?

Davide Dellacasa

Bene, grazie. Allora, senti, niente, anche nel nostro paese Wicked ha raggiunto Il Gladiatore. Negli Stati Uniti abbiamo avuto questa questa uscita combinata su cui si sta giocando molto. È chiaro che le aspettative per Wicked negli Stati Uniti erano altissime e mi sembra siano state più che confermate. Noi siamo un paese meno avvezzo ai musical e alla trasposizione di Broadway, però, come scriverete stamattina, c’è stato un buon esordio anche nel nostro paese, seppur in un podio che ha le sue particolarità locali, mettiamola così.

Robert Bernocchi

Sì, è stato un botteghino italiano interessante, purtroppo leggermente inferiore a quello dell’anno scorso, perché c’era C’è ancora Domani che, in quinta settimana, faceva ancora incassi enormi. Quindi, secondo me, possiamo comunque essere soddisfatti dei risultati. Come dicevi tu, c’è stata questa accoppiata che abbiamo avuto in due fasi, visto che Guardiani della Galassia Vol. 2 è già uscito dalla scorsa settimana. Secondo me, in entrambi i casi sono stati risultati soddisfacenti, perché Guardiani ha tenuto comunque bene e diventerà sicuramente uno dei maggiori incassi in Italia di quest’anno. Vediamo se supererà la soglia dei 10 milioni, che è sempre un traguardo molto intrigante e importante. Per Wicked, io sarei soddisfatto, sperando ovviamente in una buona tenuta. Mi sembra un buon segnale il fatto che la media per copia sia la migliore della top 10; questo è un segnale che il pubblico interessato è andato. Sappiamo che, come giustamente hai detto tu, il pubblico potenziale in Italia per questo tipo di prodotto non è lo stesso, dove il film è andato molto bene questo fine settimana. Però, mi sembra che ci siano buone prospettive per le prossime settimane e, ovviamente, attendiamo con una certa ansia il debutto di Oceania 2.

Davide Dellacasa

Beh sì, Oceania 2, vedremo in quali mari ci porterà e, soprattutto, in quali mari porterà i risultati della Disney di quest’anno. È chiaro che, come dici tu, nei paesi come Stati Uniti e UK, su Wicked, sappiamo bene che hanno un’altra cultura riguardo ai musical, quindi semplicemente la quantità delle persone che aspettavano questo titolo non è confrontabile con quella del nostro paese, dove comunque c’è una base di fan che conosce chiaramente il musical, che lo apprezza, che lo ama, che lo aspettava e che ne sta dando prova sui social. Anche da noi assistiamo a fenomeni analoghi a quelli di altri paesi. Poi, è chiaro che l’allargamento a un pubblico più generalista, che di solito è più diffidente verso questo tipo di trasposizioni, non sarà facile. Tuttavia, il film mi sembra avere anche da noi un’accoglienza molto positiva in termini di gradimento. Ecco, mettiamola così, che è sicuramente un elemento importante per darle gambe nelle prossime settimane.

Robert Bernocchi

Sì, ovviamente non dimentichiamo che, essendo un film in due parti, si sta facendo anche un lavoro di semina per il secondo episodio, un aspetto molto importante. Leggo ovviamente di cifre molto alte per le spese di lancio, questo nel mondo, insomma, non solo in Italia. È ovvio che le vedo come un PNA che non cade soltanto sul primo titolo, ma anche molto sul secondo, perché, se il primo film non avesse funzionato come invece sta facendo, il secondo sinceramente sarebbe diventato un po’ una “zoppo”. Quindi sono convinto che il lavoro stia pagando, ovviamente in alcuni territori di più, in altri di meno, ma come era assolutamente comprensibile. Poi sottolineerei anche la tenitura del film di Clint Eastwood. In Italia, a questo punto, potrebbe arrivare a 3 milioni, visto che negli Stati Uniti praticamente è stato lanciato in modo quasi semiclandestino. Mi sembra un dato molto interessante che conferma come, in certi casi, prevedere che un film non possa funzionare sia un po’ prematuro, perché in certi territori, come sappiamo, un “esca” come Clint Eastwood ancora è importante e non va assolutamente sottovalutata.

Davide Dellacasa

No, assolutamente no. Sono contento anch’io del risultato nel nostro paese. Non ho capito come mai l’uscita sia stata così in sordina negli Stati Uniti. Insomma, è un discorso che dovremmo allargare e ampliare. C’è stata anche qualche discussione, se vuoi, qualche stimolo a riguardo nei giorni precedenti a questo fine settimana, però è necessario, in questo settore, alla fine scegliere quali film avranno spazio e quali no. Il cinema resta un’industria di risorse scarse, perché i cinema sono quelli, le sale sono quelle, le poltrone sono quelle. Per questo, spesso siamo preoccupati dell’impatto di un minor numero di film in arrivo, che, in prospettiva, riduce poi anche il numero di posti a disposizione per i film che funzionano, per quelli che meriterebbero più tempo. Niente, insomma, avevamo Roberto Proia ospite la settimana scorsa da noi. L’accoppiata Gladiatore e Wicked ha Il ragazzo con i pantaloni rosa in mezzo nel podio.

Robert Bernocchi

Sì, beh, ormai possiamo definirlo il vero grande fenomeno del 2024. Direi quasi non solo un fenomeno italiano per il nostro botteghino, ma un fenomeno globale, perché ovviamente ci sono titoli come Inside Out 2, che hanno ottenuto incassi enormi. Però, anche rispetto alle aspettative, credo che questo stia diventando il film più sorprendente e, come operazione, anche una delle più interessanti nell’ambito dell’industria italiana degli ultimi tempi. Noi abbiamo chiaramente un problema con il cinema italiano, che quasi mai punta al pubblico delle famiglie e degli adolescenti. I prodotti che vengono realizzati, lo sappiamo, sono quasi sempre per over 40, e comunque non per famiglie, appunto. In questo caso, invece, abbiamo trovato un film che parla incredibilmente alle famiglie e agli adolescenti, quando in molti casi si riesce a intercettare un target o l’altro. Qui, invece, si riesce a coinvolgere veramente tutti. Ho l’impressione che stia anche andando oltre questi target, diventando un fenomeno di passaparola, un prodotto consigliato. Ovviamente, questa non è una cosa che si può prevedere o fare a tavolino, ma il lavoro fatto su questo titolo è stato proprio quello di puntare su un target che, in genere, il cinema italiano non serve, e che, in alcuni casi, abbiamo visto negli anni con operazioni diverse dalle classiche a cui siamo abituati, ha funzionato. Abbiamo visto anche in questi anni pandemici che un altro grande fenomeno costante sono stati Me contro Te, che chiaramente non rientrano propriamente nell’industria italiana e sono un esempio classico di prodotto non tradizionale della nostra cinematografia. Dobbiamo sicuramente riflettere su questo, con l’idea che non servire alcuni target non è una buona idea. Dobbiamo migliorare su questo aspetto e forse ragionare anche di più su titoli che abbiano già una presa sul pubblico, che possano generare campagne di marketing interessanti. Ovviamente, questo è anche un caso particolare, perché l’autore della sceneggiatura, come ci diceva giustamente Proia, è anche il responsabile della pianificazione del film e di come verrà lanciato, quindi è un caso un po’ inusuale. Però l’idea di ragionare fin dall’inizio su come un film possa essere venduto e promosso mi sembra assolutamente corretta e giusta.

Davide Dellacasa

Infatti, mentre parlavi, mi è venuta in mente la presentazione dei dati Cinetel e Cinexpert all’inizio dell’anno, quando, di fronte alla mappa di posizionamento dei film e del cinema italiano in particolare, si notava come il quadrante al di sotto di una certa età fosse vuoto, soprattutto per quanto riguarda il cinema italiano, e ancora di più se ci riferiamo alla parte maschile.

Robert Bernocchi

Sì, sì, ma mi ricordo che infatti c’erano solo I Me Contro Te sotto Under, Over 40.

Davide Dellacasa

Esatto, e mi ricordo anche che Massimo Proietti, in quell’occasione, nel commentare i dati, disse appunto: “Perché noi andiamo quando andiamo in quel settore?”, rispondendosi in parte da solo, perché lo sappiamo che non è facile entrare in quel mercato. Però, se nemmeno ci si prova, diventa impossibile. E niente, quindi siamo sicuramente curiosi di vedere i dati dell’anno prossimo, cioè quelli di quest’anno, quando li vedremo l’anno prossimo, e capire dove si posiziona questo film, che sicuramente ha preso una posizione importante in quell’area e che è riuscito comunque, ed è un grande pregio, ad intercettare un pubblico difficile per il nostro cinema. Insomma, anche se non so se ho avuto occasione di leggere questa settimana l’articolo sul quale avevo un po’ di cose da commentare, sul fatto che, a quanto pare, il cinema sta scoprendo che i giovani vanno al cinema. Mi sorprende un po’ che lo stiano scoprendo solo adesso e con sorpresa, ma vabbè.

Robert Bernocchi

Ti sorprendeva la sorpresa, ecco.

Davide Dellacasa

Sì, mi sorprendeva la sorpresa. Dicevo, come vi sorprendete? Insomma, non mi sembra. Non so, noi forse è anche un po’ che lo diciamo, no?

Robert Bernocchi

Sì, sì. No, tra l’altro lì c’è anche la difficoltà nel capire se effettivamente è aumentato il numero assoluto di giovani che vanno a vedere certi prodotti, come si citava soprattutto per il film di Sorrentino e Berlinguer, o se è aumentata la percentuale, ma questo potrebbe dipendere anche semplicemente dal fatto che, visto che il pubblico di quarantenni e cinquantenni è ancora un po’ latitante rispetto al periodo pre-pandemia, è semplicemente una questione di dinamiche. Se gli stessi giovani vanno al cinema e quelli un po’ meno giovani non ci vanno come prima, è ovvio che l’incidenza dei giovani diventa più forte, quindi è una cosa abbastanza naturale. Poi, solo per chiudere sul Ragazzo con i pantaloni rosa, direi che a questo punto mi sembra chiaro, come ce lo diceva anche Proia la scorsa settimana, che questo è un film che ormai supererà i 7 milioni. Lui non sapeva dire di quanto li supererà, ma direi che a questo punto sicuramente supererà anche gli 8 milioni, il che significa essere sostanzialmente il secondo film italiano di maggiore incasso negli ultimi 5 anni, insomma, da quando è iniziata la pandemia. E dietro C’è ancora Domani, che è veramente un caso da studiare.

Davide Dellacasa

Ah sì, assolutamente, è un caso da studiare, nonché un sorpasso in corsa a fine anno di Un mondo a parte e Parthenope. Ci aspettiamo che questa settimana Partenope superi sia La grande bellezza che Un mondo a parte, quindi diciamo che si tratta di un sorpasso soprattutto di Parthenope.

Robert Bernocchi

Sì, tra l’altro, il sorpasso non avverrà nel periodo valido per il Biglietto d’Oro, che poi verrà assegnato a Sorrento, quindi fino a novembre. A quel punto, credo che Il ragazzo dai pantaloni rosa non avrà ancora superato i titoli che hai citato, mentre invece, sicuramente, Partenope nei prossimi giorni supererà Un mondo a parte. Sono tre film molto interessanti, perché abbiamo l’autore italiano più apprezzato in questo momento in Italia che fa meglio anche de La grande bellezza, e questo non era affatto scontato, non era facile. Abbiamo poi il regista di commedie di maggiore successo in questi anni, Riccardo Milani, e infine questo fenomeno che non ci aspettavamo, sicuramente non a questi livelli, de Il ragazzo dai pantaloni rosa.

Davide Dellacasa

Con una componente giovane comunque importante in tutti e tre i titoli, forse più importante rispetto al solito appunto in Parthenope.

Robert Bernocchi

E sicuramente con Il ragazzo dai pantaloni rosa si conferma che anche in questo caso i giovani sono fondamentali per ottenere risultati importanti. Forse, dovremmo riflettere anche sul fatto che, in questi anni, sono stati destinati budget molto forti, quasi sempre per film che non si rivolgono ai giovani. Non è forse la politica migliore, soprattutto con un’ottica di futuro, perché, banalmente, se non facciamo film per i giovani adesso e non li abituamo a vedere cinema italiano, non è detto che lo faranno in futuro. Puntare esclusivamente sul pubblico un po’ più adulto vuol dire limitare anche l’effetto che si può avere nei prossimi anni.

Davide Dellacasa

Vuol dire limitare le prospettive in generale del cinema, ma in particolare del nostro, perché poi, insomma, vedere altri generi di film che vanno bene e come. Va bene, senti, questa settimana una puntata del podcast rapida e veloce, e niente, ci sentiamo la settimana prossima.

Robert Bernocchi

Buona settimana a tutti.

Davide Dellacasa

Buona settimana a tutti.

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