Disney e le altre trimestrali Analisi by Robert Bernocchi - Novembre 15, 2024Novembre 15, 20240 Dati positivi per la società diretta da Bob Iger. Ma vediamo anche cosa hanno comunicato le altre major in questo periodo… Loading the Elevenlabs Text to Speech AudioNative Player...Bella trimestrale per Disney, che ha annunciato gli ultimi dati ieri. In generale, la società ha fatto segnare ricavi in aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso del 6%, arrivando a 22,6 miliardi. E visto che con questo trimestre si concludeva l’anno fiscale per Disney, i ricavi annuali sono di 91,4 miliardi (erano 88,9 miliardi nell’anno precedente, quindi +3%). Calo dell’EBIT nel trimestre, passato a 0,9 miliardi dal miliardo nell’analogo trimestre del 2023, ma miglioramento a livello annuale, visto che da 4,8 miliardi adesso siamo arrivati a 7,6 miliardi (+59%). Due settori che si sono contraddistinti sono stati quelli dell’Entertainment e del Content Sales/Licensing. Il primo ha avuto un reddito operativo di 1,1 miliardi nel trimestre, ben 800 milioni in più di quanto avveniva un anno fa. Il secondo ha ovviamente beneficiato degli straordinari risultati theatrical di Inside Out 2 e Deadpool & Wolverine, con 316 milioni di utile contro i 149M di perdita del trimestre 2023 (in cui era uscito un film dai risultati non eccelsi come La casa dei fantasmi). Per quanto riguarda Disney+, siamo a 122,7 milioni di abbonati (+4,4M rispetto all’ultimo trimestre), mentre per Hulu il totale è 47,4M (52M se consideriamo anche l’offerta Live Tv). In generale, il settore del Direct to Consumer ha migliorato i profitti nel trimestre, con un utile di 253 milioni di dollari, contro la perdita di 420M di un anno fa. Lo ha fatto con una forte (e assolutamente non scontata) spinta da parte delle entrate pubblicitarie, migliorate del 14%. Ovviamente, continuano a faticare i network lineari, con ricavi di 2,461 miliardi (erano 2,628 miliardi nell’analogo trimestre 2023, -6%), mentre a livello annuale la flessione è del 9% (10,692 miliardi contro 11,701). Per quanto riguarda gli utili, sempre i network lineari devono accontentarsi di 3,452 miliardi nell’intero anno fiscale, contro i 4,119 miliardi di quello precedente. Dati altalenanti da parte del settore Experiences (che comprende i Parchi a tema): i ricavi del trimestre sono in leggero aumento (8,240 miliardi contro 8,160, +1%), ma in calo (-6%) gli utili (1,659 miliardi contro 1,759). Iger ha sottolineato come la società sarà “molto attenta” sugli investimenti internazionali “fino a quando non avremo la tecnologia giusta”. Il concetto era già stato espresso dalla dirigente Dana Walden, ma sinceramente non è chiarissimo e sembra più che altro una scusa diplomatica per i tagli che ci sono stati in questo periodo. In ogni caso, Wall Street ha decisamente apprezzato questa trimestrale, visto che ieri il prezzo delle azioni è salito dell’8%… Ma vediamo come sono andate anche le altre major, che avevano comunicato gli ultimi dati negli scorsi giorni… Comcast La prima major a fornire i suoi dati trimestrali è stata Comcast, che ha ottenuto anche il plauso di Wall Street (+6%). Di sicuro, l’aumento del prezzo delle azioni non è stato merito delle perdite di Peacock, ben 436 milioni, quindi meglio dell’analogo periodo dell’anno scorso (565M), ma peggio dei 348 milioni persi nel secondo trimestre 2024. E’ vero che gli abbonati sono passati da 33 a 36 milioni, ma questo ovviamente è merito di un evento occasionale come le Olimpiadi (che, d’altro canto, hanno pesato notevolmente nei costi del trimestre). I ricavi sono aumentati dell’82% rispetto allo scorso anno, raggiungendo quota 1,5 miliardi. Insomma, situazione che continuo a considerare insostenibile e non è un caso che i vertici, durante la call con gli azionisti, abbiano affermato l’intenzione di avviare una trattativa con Paramount per una partnership (e direi, anche una fusione) tra le rispettive piattaforme. In generale, il reparto media di Comcast ha visto un aumento di ricavi del 36,5%, arrivando a 8,23 miliardi, grazie soprattutto al miglioramento dei ricavi pubblicitari negli Stati Uniti, ovviamente collegati anche questi alle Olimpiadi. Calo invece per l’EBITDA rettificato e anche in questo caso l’evento sportivo di Parigi ha influenzato la situazione, provocando un aumento dei costi. Dati positivi dagli studios, grazie ai risultati notevoli di Cattivissimo me 4 e Twisters, mentre Il robot selvaggio avrà un impatto significativo sul quarto trimestre. I ricavi sono aumentati del 12,3% (2,83 miliardi totali), grazie soprattutto al theatrical e al licensing. +9% per l’EBITDA rettificato, arrivato a 468M, nonostante costi più alti legati alla programmazione e alla produzione. Notizie negative dai parchi a tema, visto che in quel settore i ricavi sono in calo del 5,3%, assestandosi a 2,29 miliardi, soprattutto per colpa dei parchi statunitensi. Anche peggio l’EBITDA rettificato, in flessione del 13,8% e arrivato a 847 milioni. Perdite anche nel settore della pay Tv e banda larga. Nel primo caso, gli abbonati sono diminuiti di 365.000 unità, scendendo a 12,83 milioni complessivi. Meno grave il calo della banda larga, visto che siamo ancora a ben 31,98 milioni di abbonati, dopo che ne sono stati persi solo 87.000. Il presidente Mike Cavanagh ha anche affermato che la società sta riflettendo se dar vita a una nuova realtà (una sorta di bad company?) che comprenderebbe tutti i network della televisione via cavo (USA Network, Bravo, MSNBC, CNBC e Syfy), mentre la televisione broadcast (NBC) e Peacock rimarrebbero nella società già esistente. Warner Bros. Discovery Come sempre, bisogna fare molta attenzione ai dati contenuti nelle trimestrali, soprattutto quando si parla di streaming. In effetti, alla notizia che Warner Bros. Discovery ha aggiunto 7,2 milioni di abbonati per le sue due piattaforme, record assoluto per un trimestre dal lancio di Max, verrebbe da urlare al miracolo. Ma, in realtà, tutto dipende dal fatto che in questi mesi il servizio è sbarcato in molti Paesi nel mondo e quindi non ci si può sorprendere di questa forte crescita, che ha portato gli abbonati a un totale di 110,5M (come sempre, non sappiamo quanti per Max e quanti per Discovery+). In realtà, negli Stati Uniti l’aumento di abbonati è stato di soli 200.000, dato importante se consideriamo che in questo mercato c’è il maggiore ricavo per abbonato (ognuno paga in media più di 11 dollari), mentre a livello internazionale il ricavo medio è di soli 4 dollari. I ricavi complessivi della società sono stati di 9,62 miliardi, in calo del 3% rispetto all’anno scorso (e peggiori delle previsioni di Wall Street, che si aspettava 9,81 miliardi), mentre l’EBITDA rettificato è di 2,41 miliardi, in flessione di ben il 18%. In calo anche il free cash flow, 632M, con un significativo -69%. Non è stato un bel trimestre per il settore studios, che ha pagato la differenza con gli incassi enormi di Barbie un anno fa, tanto che i ricavi dal theatrical sono scesi del 40%, nonostante i buoni risultati nel trimestre di Twisters e Beetlejuice Beetlejuice. Essendo uscito a ottobre, l’insuccesso di Joker – Folie à Deux non ha invece inciso su questa trimestrale. I ricavi sono stati di 2,68 miliardi (-17%), mentre l’EBITDA rettificato è crollato del 58% a 308M. In miglioramento del 30% invece i ricavi televisivi, ma in questo caso la battaglia era facile, visto che un anno fa il trimestre era stato fortemente danneggiato dagli scioperi. Per quanto riguarda i network, i ricavi sono aumentati del 3%, arrivando a 5,01 miliardi, ma quelli relativi alla distribuzione sono calati del 7%, a causa della diminuzione degli abbonati alle Pay Tv. Come spesso capita ultimamente, anche i ricavi dalla pubblicità non sono stati notevoli, anzi in flessione del 13% (ma questo è un problema comune a molti, con l’eccezione di Fox Corp, che ha sfruttato le tante campagne politiche di questi mesi). Hanno avuto un impatto importante i Giochi Olimpici, che hanno portato da soli ricavi per 578M (in totale, tutti i ricavi della vendita dei contenuti sono stati di 618M). Tuttavia, sono anche aumentati i costi, del 22%, dovuti alla trasmissione in Europa proprio dei Giochi Olimpici. Per questo, l’EBITDA per questo settore è stato di soli 65M. Paramount Risultati molto interessanti (ma non tutti positivi) dall’ultima trimestrale di Paramount. Partiamo dai lati negativi. Intanto, i ricavi totali del trimestre, che sono di 6,73 miliardi, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e anche rispetto alle aspettative di Wall Street, che prevedeva ricavi per 6,95 miliardi (non è un caso che il titolo in Borsa abbia perso il 4% dopo questi annunci). Come spesso succede per queste aziende, quando ci sono cali simili, possiamo andare a cercarli nei conti della Televisione, che ha portato ricavi per 4,3 miliardi (che significa quasi due terzi di quelli totali, questo va detto per ricordare quanto sono ancora importanti questi business ‘tradizionali’), in flessione del 6%. E se la pubblicità ha tenuto (‘solo’ un -2%, grazie agli spot della politica), in calo più evidente le entrate dai canali affiliati (-7%) e soprattutto dal licensing (-12%). Per quanto riguarda il “filmed entertainment”, trimestre decisamente negativo, anche considerando che si confrontava con un analogo periodo del 2023 massacrato dagli scioperi. I ricavi di questo settore sono calati del 34% (con 590 milioni), ma mentre la parte licensing ha sostanzialmente tenuto (-6%) quella dei ricavi dal theatrical è crollata di ben il 71%, a causa della mancanza di un titolo come Mission Impossibile – Dead Reckoning Parte 1 (che magari non ha portato utili, ma incassi importanti sì). Questo terzo trimestre 2024 invece ha visto film come A Quiet Place: Giorno 1 (discreto successo con 261 milioni nel mondo) e Transformers One (127 milioni, che rappresentano una delusione). E veniamo invece agli aspetti positivi, che vanno ricercati nel Direct-To-Consumer, quindi lo streaming. Anche se i ricavi sono sostanzialmente stabili negli ultimi trimestri, sono migliorati molto gli abbonati mondiali (+3,5 milioni, per un totale di 72M), così come il ricavo medio per abbonato (+11%). E, soprattutto, per il secondo trimestre di seguito, il Direct to Consumer ha portato degli utili. Certo, 49 milioni non sono una cifra enorme, ma è decisamente meglio della perdita di 238 milioni nel terzo trimestre del 2023. Inoltre, si parla di un aumento del 18% dei ricavi pubblicitari per le due realtà streaming (Paramount+ e Pluto Tv), anche se di quest’ultima continuiamo a non sapere il numero di utenti attivi mensile e soprattutto di quanto è in utile (che lo sia, lo sappiamo, perché così affermano i vertici dell’azienda, ma non di quanto). In generale, molti miglioramenti sono arrivati da una forte riduzione di spese (soprattutto tramite licenziamenti), che ha visto un impegno di 500M di diminuzione dei costi quest’anno, ma che sarà particolarmente feroce l’anno prossimo, quando i nuovi vertici di Skydance/Red Bird hanno promesso tagli per ben 1,5 miliardi di dollari…