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Quanto valgono le arene?

I cinema all’aperto animano i centri cittadini da Nord a Sud per tutta l’estate. Tanti i film in programmazione con gli incassi che premiano i titoli rivolti a un target più adulto. Intervista ad alcuni esercenti

Estate cinematografica in Italia, ma non solo, è sinonimo anche di arene e cinema all’aperto. Da inizio giugno, città, piazze, paesi di provincia si animano di proiezioni sotto il cielo con programmazioni che arrivano fino a fine agosto e anche oltre.

Una realtà molto articolata che copre quasi tutto il territorio nazionale ma che non è semplicissimo valutare commercialmente nella sua globalità. La ragione è che ancora molte arene – e ci riferiamo a quelle attività che chiedono il pagamento di un biglietto per assistere alle proiezioni e non alle iniziative gratuite – non sono registrate in Cinetel. Negli ultimi anni, comunque, sempre più cinema all’aperto sono state inseriti nel campione a tutto vantaggio di una maggior completezza dei numeri del mercato. Le arene spesso sono portate avanti da esercenti che chiudono i loro locali per la pausa estiva ma non mancano neanche casi di gestori che affiancano il cinema all’aperto a quelli al chiuso che continuano a operare. Fondamentale, spesso, il supporto economico e il patrocinio dei comuni e delle istituzioni locali che chiedono agli esercenti di gestire le arene.

Nell’estate del 2020, quella conseguente al primo drammatico lockdown che abbiamo vissuto, le arene hanno contribuito a riavvicinare gli spettatori al consumo cinematografico di film dopo oltre tre mesi di chiusura delle sale. Basti ricordare il progetto Moviement Village, sostenuto da Anec, Anica e dall’allora Mibact, che si poneva l’obiettivo di arrivare a 200 arene raddoppiando i numeri delle stagioni precedenti.  Ricordiamo anche i 10 milioni di euro stanziati dal Ministero della cultura nel 2021 a sostegno delle arene con importi di 20.000 euro per ogni schermo all’aperto la cui domanda fosse stata approvata.

Venendo a questa estate, i numeri delle arene Cinetel dall’1 giugno al 31 agosto segnalano 159 schermi all’aperto e 158 cinema coinvolti; si tratta di una flessione rispetto al 2021 quando le arene erano state 189 e 184 i cinema. Ha inciso quest’anno l’assenza del bonus? Va meglio, invece, per quanto riguarda incassi e presenze con il 2022 che si è segnalato per 2,7 milioni di box office e 510mila spettatori (prezzo medio 5,3 euro) contro i 2,2 milioni di incasso per 427mila presenze del 2021 (prezzo medio 5,3 euro). Complessivamente il mercato ha totalizzato nel periodo 55,8 milioni di euro per 8 milioni di presenze, con le arene che hanno rappresentato una quota sul box office del 4,9% e del 6,4% in termini di affluenza.

Quali sono i film che hanno ottenuto i migliori risultati? Le arene sono l’occasione per ripescare e rivitalizzare titoli della stagione quanto anche per proporre nuovi film in uscita o lanciarli in anteprima per testare le prime reazioni del pubblico. A conferma di questo scenario, in vetta alla classifica, nei due mesi presi in esame, troviamo Elvis con 218.726 euro e 38.515 presenze (uscito a maggio con peso dell’incasso nelle arene al 6%). Alle sue spalle troviamo l’uscita più attesa dell’estate il 18 agosto, ovvero Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo con 190.897 euro per 29.675 presenze (peso dell’incasso nelle arene 1,5% ma bisogna vedere quante arene lo hanno programmato). Il podio è completato da un altro titolo uscito a maggio: Top Gun: Maverick con 165.753 euro di incasso per 30.084 presenze (peso dell’incasso nelle arene 1,3%).

Molto basso in classifica un blockbuster come Thor: Love and Thunder (uscito a inizio luglio) che occupa la quindicesima posizione con 38.762 euro per 6.399 presenze e un’incidenza del box office nelle arene solo dello 0,3% (anche in questo caso bisognerebbe sapere in quante arene è stato programmato).

Nei cinema all’aperto hanno ritrovato vitalità anche film di inizio anno come Ennio, quarto con 149.083 euro per 28.638 presenze (incasso nelle arene 5,4%) o del 2021 come Madres paralelas che si issa al decimo posto con 56.423 euro per 10.680 spettatori (2,2%).

Interessanti i casi de Il ritratto del Duca e di Lunana; il primo è settimo con 80.322 euro di incasso per 14.955 spettatori e una percentuale di incasso nelle arene dell’8,7% mentre il secondo è quattordicesimo con 48.930 euro per 9.221 spettatori con una percentuale di incasso nelle arene dell’11,7%.

Da questa veloce analisi sembra emergere la conferma che i titoli più premiati dagli spettatori siano i film di qualità rispetto a quelli più commerciali, con le arene che si dimostrano più attrattive per quel pubblico adulto che dalla riapertura dei cinema ha fatto più fatica a tornare al cinema.

Silvano Andreini gestisce tre arene in Liguria a La Spezia, Porto Venere (SP) e Lerici (SP): «A La Spezia è il terzo anno che con la collaborazione del comune allestiamo l’arena nella centrale Piazza Europa. A Porto Venere siamo tornati dopo tre anni di stop grazie anche alle raccolte di firme degli spettatori che chiedevano la ripresa dell’attività. L’arena di Lerici, invece, è la trasposizione all’esterno dell’attività del cinema Astoria. Era una bella stagione ricca di soddisfazioni, quella delle tre arene. Soprattutto a Porto Venere ma il nubifragio del 18 agosto ha causato danni talmente ingenti che siamo stati costretti a fermare la programmazione. Peccato perché stavamo andando meglio del 2019 come presenze. Stop anche a La Spezia ma in quel caso abbiamo trasferito la programmazione al chiuso, al cinema Nuovo. L’arena di Lerici non ha subito danni, fortunatamente. Nei tre cinema all’aperto ho impostato programmazioni diverse a seconda dei gusti del pubblico. A Lerici all’aperto funzionano i film commerciali; è un paese molto turistico, con famiglie e giovani e tanti eventi collaterali che finiscono anche per fare un po’ di concorrenza. A Porto Venere punto sulla qualità – è un paese tranquillo con un turismo che apprezza la quiete – mentre a La Spezia la programmazione è ibrida. Io tradizionalmente lavoro molto sull’essai e sono rimasto molto contento dai risultati di film quali Tuesday Club, proiettato in anteprima, da La notte dei 12 e da Ombra sulla verità. Le arene sono fondamentali per la mia attività; mi permettono di stare aperto 365 giorni all’anno e le utilizzo per incentivare e promuovere la stagione al chiuso che riparte da settembre. Il pubblico ricerca molto le proiezioni all’aperto; in media abbiamo 150 presenze a sera».

L'arena di Piazza Europa a La Spezia gestita da Silvano Andreini

Vittorio Polin da sei anni cura l’arena di Montebelluna (TV) «anche se negli anni precedenti avevo portato avanti iniziative legate al cinema all’aperto itinerante. L’arena sorge in un parco nel cuore della città e ho voluto allestirla con una struttura, poltrone e impianto sonoro che si ritrova all’interno dei migliori cinema al chiuso. Abbiamo voluto fornire ai nostri spettatori un’esperienza di qualità. I risultati sono stati positivi, con presenze superiori agli altri anni. Il pubblico che la frequenta è lo stesso che ci viene a trovare durante l’anno nella nostra multisala Cine Italia Eden; un pubblico adulto che apprezza in particolare la qualità e la bella commedia sentimentale. In arena ho riscontrato, ad esempio, che funzionano poco i film Marvel che si rivolgono ai ragazzi. Quest’anno sono andati bene titoli quali Ennio e Top Gun: Maverick; anche la programmazione di Minions 2 ci ha dato belle soddisfazioni». La storica Arena Adua di Catania è gestita da Francesco Dallina che porta avanti l’attività pluridecennale di famiglia: «Catania è un’isola felice in quanto a consumo cinematografico, sia rispetto al resto dell’Isola ma anche rispetto ad altre zone d’Italia. Sono soddisfatto di come sta andando questa stagione di cinema all’aperto da noi. Abbiamo iniziato il 30 maggio e chiuderemo ai primi di ottobre, tempo permettendo. Abbiamo avuto ottimi riscontri da Elvis, che abbiamo proposto in arena subito dopo lo smontaggio nei cinema al chiuso; bene anche Top Gun: Maverick, Il capo perfetto e Madres paralelas. Negli ultimi cinque o sei anni abbiamo progressivamente lavorato per migliorare la struttura; abbiamo sostituito le poltroncine e migliorato il comfort». L’esercente siciliano continua spiegando che «questi lavori hanno ridotto la capienza da 700 a 500 spettatori. Questo ci ha permesso di mantenere comunque un certo distanziamento tra i posti a sedere, cosa apprezzata dal pubblico. Certo, in arena non ci sono più i numeri di un tempo, quando facevamo anche due spettacoli a sera, alle 20.45 e 22.45, per accontentare tutti. Ora lo spettacolo è unico con il biglietto a 4 euro. Il mio rammarico è che quasi tutti i film che presentiamo sono ormai su piattaforma e questo ci toglie potenziali spettatori».  (nella foto di apertura l’arena di Montebelluna – TV)

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