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Buoni risultati per Disney

I dati della trimestrale sono positivi per l’azienda, in particolare nei parchi e nei network lineari. Aumentano gli abbonati ai servizi streaming, ma anche le perdite…

Notizie molto interessanti dalla trimestrale Disney presentata ieri. Vediamo i dati più importanti:

I network lineari. Per quanto piaccia a tutti dire che la televisione tradizionale sta morendo, in realtà il ‘malato’ offre ancora notevoli guadagni. Non solo i ricavi nel trimestre sono aumentati del 3%, arrivando a 7,2 miliardi, ma soprattutto il margine operativo è arrivato a 2,5 miliardi, con un miglioramento del 13%.

I parchi. Possiamo tranquillamente dirlo: si è tornati al prepandemia e con risultati straordinari. I ricavi sono arrivati a 7,4 miliardi, rispetto ai 4,3 miliardi dell’analogo trimestre dello scorso anno. Ma soprattutto il margine operativo è passato a 2,2 miliardi, dai 0,4 miliardi di un anno fa. Non c’è dubbio che offerte come Genie+ e Lightning Lane abbiano magari creato un po’ di polemiche, ma siano stati un’enorme fonte di profitti per la Disney dal momento della loro introduzione. E le cose dovrebbero migliorare ulteriormente, considerando che il parco di Shanghai è stato aperto (causa misure sanitarie) solo tre giorni nello scorso trimestre.

Direct to Consumer. C’è stato un aumento di 14,4 milioni di abbonati per Disney+, ben oltre le aspettative di Wall Street, che parlavano di circa 10 milioni. Il miglioramento è stato completamente trainato dai mercati internazionali, visto che i numeri negli Stati Uniti e in Canada sono praticamente stabili. Questo l’andamento degli abbonati a Disney+ nel corso degli anni:

Tuttavia, i numeri di bilancio del comparto rimangono in perdita. Il margine operativo infatti ha fatto segnare una perdita di 1,061 miliardi, rispetto ai 293 milioni che perdeva nell’analogo trimestre. Nei nove mesi dell’anno fiscale la perdita è stata di 2,541 miliardi, mentre nei primi nove mesi dell’anno fiscale 2020-2021 era di 1,049 miliardi.

Come dice il report agli investitori, “La maggiore perdita operativa è dovuta a perdite maggiori per Disney+, un minore margine operativo in Hulu e, in misura minore, a una maggiore perdita per ESPN+”.

Di sicuro, far quadrare i conti nei prossimi anni per questo settore sarà una delle priorità fondamentali di Disney, che comunque ha confermato che il livello di costi per la creazione di contenuti (in tutti i settori, non solo lo streaming) nel 2022, circa 30 miliardi di dollari, saranno mantenuti anche nei prossimi anni.

Ci sono state invece delle modifiche alle previsioni sugli abbonati. Infatti, finora si è parlato di 230-260 milioni di abbonati alla fine dell’anno fiscale 2024, mentre ieri è stato annunciato che i nuovi obiettivi per quell’anno sono di avere un range di 135-165 milioni di abbonati mondiali, escluso il servizio Disney+ Hotstar (quindi, soprattutto India), dove si punta a superare gli 80 milioni di abbonati. Insomma, a livello complessivo, il nuovo obiettivo è di avere tra i 215 e i 245 abbonati mondiali. Rimane invece confermato l’obiettivo più importante, ossia che il DTC generi dei profitti dalla fine dell’anno fiscale 2024. Intanto, dall’8 dicembre negli Stati Uniti sarà possibile abbonarsi alla versione di Disney+ che comprende anche la pubblicità, a un prezzo di 7,99 dollari (mentre la versione senza pubblicità costerà 10,99 dollari).

Grazie a questi miglioramenti, Disney ha annunciato di aver raggiunto i 221,1 milioni di abbonati, dichiarando di aver superato i 220,6M che Netflix ha comunicato durante la seconda trimestrale, il mese scorso. Tuttavia, il confronto è reso complicato non solo dal fatto che Disney ha tre servizi SVOD distinti e autonomi, ma anche perché chi si abbona al bundle che comprende i tre servizi negli Stati Uniti, viene conteggiato come se fossero 3 abbonamenti (uno per ogni servizio).

Molto positiva la reazione di Wall Street, visto che, nelle contrattazione dopo la chiusura dei mercati, il titolo Disney è arrivato a 120 dollari, dai 112 con cui aveva chiuso la giornata…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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