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Stratta: servono strutture moderne, marketing e servizi allo spettatore

L’amministratore delegato di Notorious Cinemas, parla del successo del multiplex di Sesto San Giovanni e dei prossimi progetti del circuito. Per il rilancio del grande schermo servirà una forte campagna di comunicazione

Qualità delle strutture, marketing e servizio allo spettatore sono i tre punti di forza su cui Notorious Cinemas articola la sua proposta cinematografica. Entrata nel mondo dell’esercizio nel 2019, la società controllata da Notorious Pictures e guidata dall’amministratore delegato Andrea Stratta, conta oggi su quattro cinema a Sesto San Giovanni (MI), a Milano (cinema Gloria), a Rovigo e Cagliari. In fase di cantiere il nuovo multiplex di Milano – Cascina Merlata. A parte quest’ultimo complesso, finora Notorious ha scelto la strategia di subentrare nella gestione di cinema già esistenti, rinnovandoli e migliorandoli. Il caso più significativo è quello di Sesto San Giovanni; l’ex multiplex Skyline del centro commerciale Sarca, è stato trasformato in Notorious Cinemas Experience – completamente ridisegnato e ristrutturato in tutti i suoi ambienti e dotato delle molto ricercate poltrone reclinabili – con risultati in netta controtendenza rispetto al mercato: «Nei primi cinque mesi del 2022 – dichiara Andrea Stratta – il mercato ha perso il 60,1% di spettatori rispetto al 2019. Il multiplex Notorious Cinemas di Sesto San Giovanni, invece, ha realizzato un +29% di presenze. Il confronto è rispetto al vecchio multiplex Skyline, prima che venisse rimodernato da noi e ristrutturato nell’estate del 2019. Il nostro cinema sta andando bene, non solo grazie al lavoro di ristrutturazione ma anche per le attività di marketing e servizio al cliente».

Una delle sale del multiplex di Sesto San Giovanni (MI)

 

Cosa intende esattamente?

«È evidente che non è solo necessario rimodernare la struttura ma occorre sviluppare parallelamente una metodologia di servizio e attenzione agli spettatori diversa rispetto a quanto si faceva prima. Il livello di servizio, lo human touch che il nostro staff ha verso il cliente, deve essere coerente con la grande qualità che lo spettatore trova nelle nostre strutture».

Come avete adeguato marketing e comunicazione?

«Abbiamo beneficiato del know how presente in Notorious Pictures che fa del marketing uno dei suoi punti di forza. Grazie alle sinergie del gruppo siamo riusciti a impostare una campagna promozionale che ha fatto capire molto bene l’alto livello qualitativo delle sale del cinema di Sesto San Giovanni».

Voi come ingaggiate i vostri spettatori?

«Puntiamo molto sui social e sulla comunicazione digitale che sono il mezzo più veloce, efficace ed economico. Altri media sono molto costosi e noi esercenti non possiamo permettercelo. Inoltre i social network ci permettono di contattare gli spettatori dei nostri cinema e del nostro bacino d’utenza».

Cosa ha spinto Notorious a muoversi in questa direzione?

«Se una società entra nel settore dell’esercizio nel 2019 deve fare qualcosa di diverso rispetto al mercato. Insieme all’amministratore delegato di Notorious Pictures, Guglielmo Marchetti, abbiamo deciso di intraprendere la strada del modello “experience” che ha nelle poltrone reclinabili e nell’alta qualità della sala due punti imprescindibili».

 

A proposito di tecnologia, il multiplex di Sesto San Giovanni è dotato di sala Imax che avete ereditato dalla precedente gestione. Come sta rispondendo il pubblico?

«Gli spettatori stanno rispondendo bene; è l’unica sala Imax della provincia di Milano; ha la capacità – quando escono blockbuster – di attrarre pubblico da zone anche molto distanti dal cinema. Abbiamo riscontrato che la sala Imax ci porta una clientela diversa e addizionale. È un format che ha i suoi appassionati che stanno crescendo costantemente».

Come avete migliorato gli altri vostri cinema?

«Alla multisala Gloria di Milano e al multiplex di Rovigo abbiamo utilizzato lo stesso format del cinema di Sesto San Giovanni, solo che per una questione strategica è stato deciso di non installare poltrone reclinabili, questo per evitare di sacrificare il 50% dei posti disponibili; nei due cinema abbiamo installato le stesse poltrone del multiplex del centro Sarca senza però il meccanismo elettronico che caratterizza le poltrone di quella struttura. Foyer, bagni, finiture delle sale sono stati rivisti in tutti i cinema. Il Gloria – uno dei pochi cinema rimasti in centro città – è diventato un vero gioiello; speriamo che i numeri in generale migliorino perché sono soprattutto le sale cittadine a soffrire maggiormente perché il loro target di pubblico è quello che si è allontanato di più dal grande schermo e che fa più fatica a tornare al cinema».

E per quanto riguarda il cinema di Cagliari?

«A Cagliari inizieremo a breve i lavori di ristrutturazione del cinema che imposteremo come quello di Sesto San Giovanni con le poltrone totalmente reclinabili. Per ora è in stand by, invece, il progetto relativo alla gestione dell’ex multiplex Uci di Mestre (VE)».

Le poltrone reclinabili tolgono posti a sedere nelle sale. Può essere un problema in occasione di film molto richiesti?

«Assolutamente no. Diverse volte prima del Covid le sale di Sesto San Giovanni erano sempre piene ma non lo sarebbero state se non le avessimo dotate di poltrone reclinabili. Sinceramente, non tornerei al passato. Piuttosto un piccolo rimpianto ce lo abbiamo per il Gloria che potevamo dotare di quelle stesse poltrone; sarebbe stata l’unica struttura in centro a Milano ad averle».

Quando sarà pronto il multiplex di Cascina Merlata, nel nord di Milano?

«Il multiplex di Cascina Merlata è in fase di cantiere; la struttura – 10 sale per 1.050 spettatori – sorgerà all’interno del nuovissimo centro commerciale Bloom e aprirà nell’autunno 2023. Sarà un cinema di ultimissima generazione, con poltrone reclinabili forse ancora più evolute tecnologicamente di quelle di Sesto. Il cinema sarà il fiore all’occhiello di Notorious Cinemas, il massimo che uno spettatore possa chiedere. Il centro commerciale sarà uno dei più grandi di Milano, con 200 negozi e 50 ristoranti, di fronte all’area Mind ex Expo che oggi è al centro di grandi ristrutturazioni e investimenti. Un’area molto attrattiva non solo per Milano ma per tutta la regione. Il cinema offrirà il livello più alto per comfort e tecnologia».

Il rendering del centro commerciale Bloom di Cascina Merlata, nuovo quartiere dell’area Nord di Milano, dove si troverà anche il multiplex di Notorious Cinemas che sarà pronto per l’autunno 2023

Il vostro investimento a quanto ammonterà?

«Saremo vicini ai tre milioni di euro».

Il mercato è in difficoltà, per quali ragioni?

«Le ragioni sono legate al cambio di abitudini delle persone rispetto al divertimento; soprattutto il target senior. La gente esce di casa ma l’idea di venire al cinema non è in cima alle loro priorità. Come si può venirne fuori? Il processo è piuttosto lungo e non può avvenire velocemente. Noi speriamo di invertire la tendenza tra settembre e ottobre con film importanti e una campagna di comunicazione nazionale, che preveda anche una Festa del cinema. Bisogna puntare soprattutto sull’unicità dell’esperienza cinematografica di alto livello per attrarre il pubblico. Sono convinto, però – e i dati lo confermano – che gli spettatori torneranno al cinema se troveranno strutture adeguate e di alta qualità. Il 2023, inoltre, potrà essere un anno di vero rilancio visti i molti titoli forti in arrivo, con star di richiamo, che andranno sorretti da campagne marketing efficaci. Però per arrivare almeno ai 90 milioni di biglietti pre pandemia, ci vorrà tempo. La strada è molto lunga».

Non sono, quindi, le piattaforme il principale concorrente del grande schermo?

«Quello che vediamo è che le persone vogliono uscire di casa. Le piattaforme possono essere un motivo di preoccupazione ma il nostro business si consuma fuori casa; il nostro principale competitor, a mio avviso, è tutto ciò che ruota attorno alla ristorazione e, ora in estate, anche le mete turistiche che sono letteralmente prese d’assalto. Dobbiamo anche fare i conti con un cambiamento climatico che tende sempre più al bello e noi sappiamo come il cinema abbia bisogno di un meteo un po’ piovoso per consolidarsi».

 

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