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Francia, si va meno spesso al cinema ma il mercato è vivo

Oltralpe il 2022 registra un calo del 33% di spettatori rispetto al 2019; già superati, però, i 62 milioni di presenze. Una ricerca del Cnc studia i comportamenti del pubblico

Anche un Paese molto propenso al consumo cinematografico, come la Francia, sta avendo ripercussioni in questa fase storica molto problematica, registra un minor interesse del pubblico rispetto ai film su grande schermo in confronto al periodo pre Covid ma rimane comunque leader in Europa e con un passo decisamente migliore rispetto al nostro mercato. Dalla riapertura dei cinema il 48% dei francesi va meno o non è più tornato in sala. Tra le cause, perdita di abitudine, biglietti percepiti come troppo alti e preferenze per la visione di un film su altri supporti. Per quanto riguarda i target di età, sono soprattutto i più giovani ad essere tornati al cinema mentre faticano gli over 60. Lo certifica uno studio realizzato dal Cnc (Centre National du Cinéma et de l’Image Animée) insieme agli istituti di ricerca Comscore e Vertigo e presentato al recente Festival di Cannes. Nel 2020 e 2021 in Francia i cinema sono stati chiusi per 300 giorni (162 nel 2020 e 138 nel 2021). La riapertura è avvenuta il 19 maggio 2021 ma con una serie di restrizioni legate al coprifuoco, capienza delle sale, obbligo di mascherina e green pass. Dal 14 marzo l’accesso ai cinema è libero, senza restrizioni. In questo anno, rispetto al 2019, a gennaio il calo è stato del 42%, a febbraio del 41%, a marzo del 30%, ad aprile del 23% e a maggio del 27% (l’assenza di restrizioni sembra avere ripercussioni positive sulla frequentazione); la flessione media del 2022 vs 2019 è quindi del 33% (in Italia siamo al -57%) per 62 milioni di spettatori (17,4 milioni in Italia).

Soffrono i grandi circuiti

Oltralpe nel 2021 sono stati venduti comunque 95,5 milioni di biglietti (in Italia ci siamo fermati a 25 milioni, un quarto di presenze mentre di solito il nostro mercato si attesta intorno al 50%). Quello della Francia anche nel 2021 si è confermato come il Paese principale in Europa con un calo del 55% rispetto al 2019, rispetto al -58% della Gran Bretagna, al -65% della Germania e al -75% dell’Italia. Da segnalare che il 2021 è cresciuto del +46% rispetto al 2020.

Dalla riapertura dei cinema il 19 maggio 2021 si è registrato un calo della frequentazione in sala del 28% rispetto al periodo 2017-2019. A livello di esercizio, sono soprattutto i circuiti a soffrire con un calo del 64%, mentre gli indipendenti retrocedono del 28%; per quanto riguarda la tipologia di programmazione, i cinema d’essai perdono il 49%, mentre quelli generalisti e non classificabili calano del 59%.

Nel 2021 31,7 milioni di francesi (il 51,4% della popolazione) hanno visto almeno un film al cinema. Sono stati soprattutto i più giovani a ritrovare la strada del grande schermo; il 73,1% del target 15-24 anni è tornato in sala (contro la media dell’83,6% nel triennio 2017-2019) rispetto al 54,6% del target 25-34 anni (-18,2 punti) e il 53,4% dei 35-49enni (-19,9 punti). Solo il 44,6% dei 50-59enni è tornato al cinema (-18,2); ancora più bassa la frequentazione per gli over 60, 33,7% (-13,7).

Quali le cause del calo di frequentazione

Secondo i dati riportati nello studio, dalla riapertura il 19 maggio 2021, il 14% dei francesi non è più tornato in sala, il 34% meno spesso di prima del Covid (quindi il 48% degli intervistati ha allentato il suo rapporto con il grande schermo), il 43% ha ripreso la stessa frequentazione e solo il 9% va più al cinema.

Le cause principali di questo calo sono legate principalmente a cinque fattori: perdita di abitudine, prezzo del biglietto troppo alto, fastidio per l’obbligo di mascherina, preferenza di consumo di film su altri supporti, mancanza di film attrattivi. I più giovani (15-34 anni) preferiscono in particolare guardare film su altri supporti, la fascia 35-54 anni considera il prezzo del biglietto troppo alto mentre gli over 60 segnalano di aver perso l’abitudine di andare al cinema.

Cosa chiede il pubblico per ritrovare il feeling con il grande schermo

A livello di programmazione, per tornare al cinema il 42% dei francesi chiede più commedie, il 39% più film nazionali e il 31% più thriller; appaiati al 29% la richiesta di film americani e fantasy. Interessante poi la riflessione su quali elementi spingerebbero i francesi a tornare al cinema, al di là della programmazione. Il 24% del campione sarebbe attratto da eventi proposti a tariffe ridotte; l’11% da eventi intorno alla sala cinematografica come luogo di aggregazione; il 10% dalla trasmissione di spettacoli dal vivo e da eventi specifici attorno ai film in programmazione; il 6% da eventi legati ai videogame e il 4% dalla proiezione di manifestazioni sportive. Chi, invece, al cinema ci è tornato, lo ha fatto soprattutto per la voglia di vedere un film (51%), per gustarsi un film nelle condizioni ottimali (37%), per passare un momento di convivialità tra amici (36%) e per evadere dalla realtà (34%).

(La ricerca ha coinvolto, dal 2 al 6 maggio 2022, un panel di 1.176 francesi da tre anni in su sentiti telefonicamente e ai quali è stato sottoposto un questionario con una lista predefinita di risposte. I dati pubblicati sono fonte Cnc.)

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