Il Consiglio di amministrazione della Disney ha deciso all’unanimità di estendere il contratto dell’amministratore delegato Bob Chapek, che scadeva a febbraio del prossimo anno. Invece, dal primo luglio Chapek avrà un nuovo contratto, della durata di tre anni (e quindi in scadenza a fine giugno 2025), in cui rimarrà stabile il suo salario base (2,5 milioni all’anno), ma il suo piano annuale di azioni fornite come incentivo passerà da 15 a 20 milioni di dollari, con il 60% di questa cifra costituita da azioni vincolate.

“La pandemia è stata particolarmente dura con Disney, tuttavia con Bob al timone, le nostre attività – dai parchi allo streaming – non soltanto hanno resistito alla tempesta, ma ne sono uscite fuori più forti di prima”, ha dichiarato Susan Arnold, Presidente del Consiglio di amministrazione. Da parte sua, Chapek, ha ribadito che “dirigere questa grande società è l’onore della mia vita e sono grato al Consiglio per il loro supporto”.

L’annuncio veniva considerato molto probabile, dopo che il Consiglio di amministrazione aveva comunicato pubblicamente il supporto a Chapek qualche settimana fa, dopo la sua scelta di licenziare Peter Rice, il dirigente responsabile dei contenuti di intrattenimento generale della società, che da qualcuno era considerato un suo possibile sostituto (ma difficilmente qualcuno arrivato in Disney da soli due anni sarebbe stato nominato CEO).

Di sicuro, si è arrivati al Consiglio di amministrazione senza vere alternative a Chapek ed estendere il suo contratto è stata probabilmente la scelta migliore, per dare certezze sia alla società che a Wall Street, dove ultimamente il titolo in Borsa ha subito dei cali importanti.

Di sicuro, nei prossimi mesi Chapek si ritroverà a fronteggiare delle scelte difficili, per esempio se modificare i suoi obiettivi di abbonati (tra i 230 e i 260 milioni) alla piattaforma Disney+ nel 2024, dopo che la perdita dei diritti streaming del cricket porterà senza dubbio a un calo degli abbonati in India. Ma per ora, ha ragione il Consiglio di amministrazione, Chapek ha condotto bene una nave che ha vissuto due anni di tempesta. Migliorasse anche le sue doti di pubbliche relazioni e i rapporti con la stampa, forse riuscirebbe a convincere anche gli scettici…