You are here
Home > Analisi > Il pericolo dell’estate italiana

Il pericolo dell’estate italiana

L’arrivo del caldo significa sempre una diminuzione di spettatori per le sale nel nostro Paese. Ma il rischio quest’anno è di ritrovarci per l’ennesima volta a dover ripartire da (quasi) zero…

Non c’è dubbio che l’estate cinematografica sia sempre stata un problema del nostro Mercato. L’ultima estate ‘normale’, quella del 2019, aveva visto un’iniziativa importante come Moviement e qualche risultato significativo, che faceva ben sperare negli anni successivi. Poi è arrivata la pandemia e sappiamo come è andata.

Ma adesso cosa ci dobbiamo aspettare dall’estate 2022 al cinema? Vediamo intanto il panorama di uscite più forti tra inizio giugno e metà agosto, considerando che il 19 esce Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo e che possiamo considerare chiusa l’estate in quel momento, visto che è sempre un periodo che segna l’arrivo di grandi titoli family.

Tenendo presente che a inizio giugno ci sarà ancora la scia degli aerei di Top Gun: Maverick, in uscita il 25 maggio, il panorama di titoli estivi si apre al meglio il 2 giugno con Jurassic World: Il dominio, che potrebbe e dovrebbe essere il titolo più forte dell’estate. Due settimane dopo, il 15 giugno, un grande titolo family come Lightyear – La vera storia di Buzz, che speriamo possa fare anche meglio di quanto aveva incassato da noi Toy Story 4. Il 22 giugno arriva il biopic Elvis e speriamo trovi un pubblico importante.

Grande uscita Marvel il 6 luglio, quella di Thor: Love and Thunder. Da lì purtroppo al momento non ci saranno film fortissimi fino al 18 agosto, con il già menzionato Minions 2. Sarà importante poi che alcuni film medi funzionino bene. Penso per esempio a tre horror come Black Phone (23 giugno), You won’t Be Alone (luglio) e soprattutto Nope di Jordan Peele (21 luglio).

A livello di titoli d’autore, sicuramente arriveranno prodotti da Cannes. Già definite le date di uscita di Esterno notte di Marco Bellocchio (la prima parte il 18 maggio, la seconda il 9 giugno) e Nostalgia (25 maggio), speriamo che anche gli altri titoli italiani si posizionino in (quasi) day and date con il Festival.

Come sempre (e spiace doverlo sempre ripetere, ogni anno, al di là di pandemie o meno) manca decisamente un apporto importante del cinema commerciale italiano. Questo, nonostante nel 2021 i due maggiori incassi italiani (Me contro te – Il mistero della scuola incantata e Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto) siano usciti ad agosto e quindi forse sfruttare periodi meno carichi di prodotto potrebbe essere un’ottima opportunità e non necessariamente un rischio. Speriamo che nelle prossime settimane cambi qualcosa, ma non ci giurerei.

Premessa: mi rendo conto che in queste condizioni far uscire film importanti non è semplice e capisco le scelte dei distributori e produttori. Tuttavia, il grosso pericolo è che quindi si ritorni a un cinema che offre poche possibilità agli spettatori, a parte i grandi blockbuster americani, alcuni titoli horror interessanti e dei prodotti d’autore che arrivano da Cannes a fine maggio. Decisamente poco per non rischiare di bloccare per l’ennesima volta (e in questo caso, non per colpa del Covid e/o delle decisioni del governo) la macchina cinema e fermare per la quarta/quinta volta la ripartenza delle sale. E se purtroppo l’estate al cinema da noi ha sempre problemi di pubblico, questa volta si rischiano numeri pesanti.

E con la possibilità (quasi certezza) che poi a settembre si debba ripartire da (quasi) zero, con tutte le difficoltà del caso. Sarà importante quindi che tutti cerchino di fare la loro parte, sostenendo e promuovendo le uscite estive (sperando comunque che aumentino) nel miglior modo possibile, cercando di collaborare tutti al meglio (non solo esercenti e distributori, ma anche tutti i mass media che si occupano di cinema, che a questo punto speriamo si rendano conto della gravità della situazione).

In questo senso, anche le istituzioni locali dovranno ragionare (e prendere decisioni corrette) su alcune iniziative gratuite che come solito avverranno in questo periodo, in particolare quelle legate alle arene senza un biglietto a pagamento. Il tema, si sa, è molto sentito, ma forse è sempre stato sottovalutato dalle istituzioni, che sembrano pensare che bisogna fare qualsiasi cosa per portare la gente a vedere film sul grande schermo (anche e soprattutto incentivare il gratuito e quindi l’abitudine a vedere il cinema come un diritto per cui non si debba pagare, neanche fosse la sanità o l’istruzione obbligatoria). Peraltro, al momento il paradosso crudele è che le sale al chiuso comportano ancora l’obbligo di mascherine (e quelle più invasive), le arene essendo un luogo all’aperto no.

Come sempre, le scelte che verranno fatte (o non verranno fatte) avranno un’influenza importante su quello che succederà anche dall’autunno in poi. E purtroppo, meglio dirlo subito, la possibilità di sbagliare nel 2022 è ormai molto ridotta, perché qualsiasi errore rischia di portare gravi conseguenze

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI