You are here
Home > Analisi > Visioni – La casa di carta e Blanca in vetta

Visioni – La casa di carta e Blanca in vetta

Nella rubrica di oggi, i numeri della fiction Rai, una nuova metrica per Netflix, gli ascolti in calo di X-Factor e il primo passaggio free della serie Tutta colpa di Freud…

Netflix
Prima di parlare dei singoli prodotti Netflix presenti nelle classifiche di questa settimana, da oggi voglio adottare una metrica che (anche se non è proposta ufficialmente da Netflix) ritengo utile, ossia calcolare il totale delle ore viste da tutti i titoli presenti nelle top ten delle 4 categorie globali (tv e film, inglese e non inglese) per valutare le differenze tra i prodotti in inglese e non inglese e calcolare così il ‘peso’ di entrambi. Per la settimana dal 29 novembre al 5 dicembre i risultati sono questi:

Totale ore Top Ten Film (Inglese): 169.840.000
Totale ore Top Ten Film (Non inglese): 79.740.000
Totale ore Top Ten Film (Inglese e non inglese): 249.580.000

Totale ore Top Ten Tv (Inglese): 217.490.000
Totale ore Top Ten Tv (Non inglese): 379.480.000
Totale ore Top Ten Tv (Inglese e non inglese): 596.970.000

La settimana precedente (22-28 novembre) invece era andata così:

Totale ore Top Ten Film (Inglese): 226.440.000
Totale ore Top Ten Film (Non inglese): 57.370.000
Totale ore Top Ten Film (Inglese e non inglese): 283.810.000

Totale ore Top Ten Tv (Inglese): 241.570.000
Totale ore Top Ten Tv (Non inglese): 240.640.000
Totale ore Top Ten Tv (Inglese e non inglese): 482.210.000

Premessa fondamentale: ovviamente questi risultati dipendono fortemente dai titoli di ciascuna settimana e possono variare molto a seconda di cosa esce. Sarà quindi meglio valutare questi dati nell’arco di più settimane (meglio, mesi). Per ora, in questa settimana possiamo tranquillamente dire che gli spettatori mondiali hanno visto serialità per un numero più che doppio di ore rispetto al tempo dedicato ai film, in quella precedente le proporzioni non erano così forti, ma comunque siamo vicino al 70% in più per la serialità. D’altronde, mentre un film è limitato a una durata che difficilmente supera le due ore e mezzo/tre ore, una stagione di una serie può durare anche dieci ore e vedendosela tutta in binge watching in un qeekend si dà vita a questa differenza notevole. Inoltre, è evidente che la serialità non inglese regge tranquillamente il passo con quella in inglese (peraltro Squid Game ha anche dimostrato che può fare molto meglio), mentre sui film il ‘vantaggio’ dell’inglese (e magari di alcune star, come nel caso di Red Notice) è ancora notevole.

Passiamo ora ai singoli titoli di questa settimana. Il vincitore assoluto è sicuramente La casa di carta, che ottiene 189 milioni di ore con le ultime puntate della quinta stagione e ovviamente si piazza in testa tra le serie in lingua non inglese, con più del triplo del secondo classificato, La regina del flow. Devo però dire che è difficile valutare i risultati all time di questa quinta stagione del fenomeno spagnolo, perché essendo uscita divisa e in due periodi diversi, ormai i 28 giorni sono stati calcolati al momento della prima ‘tranche’, che è valso il quarto posto all time con 395,1 milioni di ore, che però sarebbero stati molti di più se la stagione fosse uscita tutta insieme.

Ci sono invece tante cose interessanti nella categoria tv inglese. Questa settimana è sbarcato al primo posto la terza stagione di Lost in Space con 47,3 milioni di ore, un esordio che ha trainato anche la prima stagione, quarta con 20,9 milioni.

Vi segnalo poi due reality molto diversi. Selling Sunset è forse uno dei prodotti più efficaci (‘efficace’ per me è uno dei massimi complimenti che si può fare a una produzione) che abbia visto ultimamente e ha tutti gli elementi giusti per piacere a una platea mondiale molto variegata. Anche questa settimana è terzo, con 23,6 milioni di ore. E’ invece molto distante dalla classica formula ‘urla e insulti’ dei cooking show che tanto funzionano in Italia School of Chocolate, che vede al centro un maestro del cioccolato, molto più interessato all’empatia che al facile massacro dei concorrenti.

Va poi notata la straordinaria tenuta della miniserie Maid, che dopo essere entrata nella top ten all time con 469 milioni di ore, è ancora adesso in top ten settimanale, alla sua decima settimana. In effetti, tra la quinta e la decima settimana, questa miniserie ha generato altre 187,4 milioni di ore di visione.

E passiamo ai film in inglese. Bel risultato per The Power of the Dog di Jane Campion, che passa in vetta con 27,2 milioni di ore e ci fa ben sperare anche per l’esordio su Netflix la prossima settimana di E’ stata la mano di Dio. Al terzo posto Red Notice, che ha chiuso i suoi primi 28 giorni migliorando ancora il suo primato all time, che ora vale 353,8 milioni di ore. Il fatto poi che la top ten sia composta per metà di film che chiaramente hanno al centro (o sono ambientati durante) il Natale, dimostra che per un grande pubblico non c’è bisogno di aspettare il 25 dicembre per vederli.

Per chiudere, qualche considerazione sulla top ten italiana (che ovviamente non è supportata dalle ore di visione). Da segnalare la risalita al secondo posto di Squid Game, che dipende dall’arrivo del doppiaggio italiano dal 30 novembre. Dopo due settimane in testa, Strappare lungo i bordi (Movimenti Production, Bao Publishing, DogHead Animation Studio) passa in terza posizione ed è chiaramente uno dei prodotti Netflix italiani di maggiore successo di sempre. Per quanto riguarda i film, che dobbiamo pensare del fatto che il ‘vincitore mondiale’ della settimana, Power of the Dog, in Italia è solo quarto? Incredibile invece il nono posto di Bohemian Rhapsody, che di recente ha avuto un ottimo passaggio anche su Rai Uno. Ormai è un classico moderno…

Fonte dati Netflix: Top 10 Netflix

Auditel – Rai
Anche questa settimana, il miglior risultato per la fiction Rai arriva dalla nuova (terza) puntata di Blanca (Lux Vide), che ha conquistato 5.235.000 spettatori e il 24.2%, nonostante la forte concorrenza del Grande Fratello Vip 6 su canale 5 (22,6%). Chiaramente, è un personaggio che ha ormai conquistato il cuore del pubblico televisivo.

Continua a marciare ben sopra il 20% Un Professore (Banijay Studios Italy), che giovedì 2 dicembre ha ottenuto 4.653.000 spettatori e il 22.2%. Va anche sottolineato come in queste settimane la serie ha fronteggiato una concorrenza importante da parte di Canale 5 e Zelig (quel giorno ha avuto 3.415.000 spettatori e il 19.5%.

Invece il film Carla (prodotto da Anele), passato domenica 5 dicembre su Rai1, ha conquistato 3.598.000 spettatori pari al 17.7% di share. E’ un ascolto che definirei medio: non straordinario, ma neanche mediocre, e che comunque è stato utile anche come promozione della prima alla Scala, avvenuta ieri su Rai Uno e Rai Play.

Mercoledì 1 dicembre la produzione Picomedia Mare Fuori 2 (che, lo ricordo, ha esordito con due puntate in anteprima su Rai Play, mentre ora – da quello che so – i nuovi episodi appaiono in contemporanea sul lineare e in AVOD) ha conquistato 1.198.000 spettatori (5.7%).

Auditel – Mediaset
Ero molto curioso di vedere come sarebbe stato il primo passaggio free della serie Tutta colpa di Freud (ovviamente tratta dall’omonimo film di Genovese e prodotta da Lotus), che aveva esordito il 26 febbraio su Amazon Prime Video. Il risultato per le prime due puntate su canale 5 mercoledì 1 dicembre è stato di 2.592.000 spettatori e uno share del 12.6%. Tanto? Poco? Dipende dai punti di vista. Sicuramente, è poco rispetto ad altre serie Mediaset recenti, come Storia di una famiglia perbene, che si manteneva sul 17%.

Tuttavia, essendo un secondo passaggio, il discorso diventa più complesso e riguarda anche gli investimenti fatti. In sostanza: meglio fare il 17% con una serie in cui produttore indipendente e broadcaster si dividono tutti i costi o meglio fare il 12% con un altro partner come Amazon, cosa che permette di ridurre le spese? La risposta possono darla soltanto i diretti interessati.

In ogni caso, si può sicuramente fare un paragone con la precedente serie che ha avuto lo stesso percorso (Amazon Prime e poi Mediaset), ossia Made in Italy. A inizio anno, era passata su Canale 5, ottenendo 3.249.000 spettatori con uno share del 13.7% con la prima puntata, per poi scendere a 2.525.000 spettatori e 10.9% con la seconda, stabilizzandosi a 11,2% sia con la terza (2.685.000 spettatori) che con la quarta (2.455.000 spettatori).

Insomma, per Tutta colpa di Freud sarà fondamentale vedere come andrà oggi. i chiedo però una cosa: per chi ha scoperto la serie su Canale 5 e ha comunque Amazon Prime (dove sono disponibili tutte le puntate), non verrà la tentazione di continuare a vederla su Prime, abbandonando Canale 5?

Auditel – Sky
Per quanto in questa rubrica molto difficilmente si parlerà di show e varietà, penso possa essere utile spendere qualche parola su X-Factor (Fremantle Italia), lo show di Sky che in questi anni è diventato un punto di riferimento a livello di ascolti (ovviamente, per una tv a pagamento) e di attenzione mediatica. Tuttavia, non c’è dubbio che negli ultimi due anni (2020 e questa edizione 2021) gli ascolti siano in forte diminuzione.

Prendiamo qualche riferimento, iniziando dagli ascolti del primo live show negli ultimi tre anni. Nel 2019, era avvenuto il 24 ottobre e aveva conquistato 736.000 spettatori con il 3,5%. Nel 2020, la prima puntata live di X-Factor era avvenuta il 29 ottobre e c’era stato un miglioramento: 835.000 spettatori e il 3.6%. Bisogna fare attenzione invece al dati del 2021, perché il 28 ottobre ci sono stati 569.000 spettatori e il 2.7%, ma a differenza del 2020, è stato trasmesso anche da Tv8, con 596.000 spettatori (2.9%), quindi il confronto è impossibile.

Il problema è il calo delle successive puntate del 2021. Il 4 novembre si passa a 478.000 spettatori e il 2.4%; l’11 novembre si migliora con 496.000 spettatori (2.6%); flessione importante il 18 novembre (390.000 spettatori e 1.8%); infine, ci si stabilizza al 2% nelle due successive puntate, il 25 novembre (399.000 spettatori) e il 2 dicembre (431.000 spettatori).

Se andiamo a vedere la terzultima e la penultima puntata del 2019 e 2020, siamo su altre cifre. Per la penultima del 2019 si ottenevano infatti 746.000 spettatori (3.2%), la settimana prima invece 653.000 spettatori (2.9%). Nel 2020 si era anche fatto meglio: per la penultima 774.000 spettatori e 3.3%, per la terzultima 898.000 spettatori e il 3.6%. Anche queste edizioni comunque erano già lontane dai dati del 2018: la penultima puntata aveva fatto 1.299.000 spettatori e il 5.9%, la terzultima il 4.9% e 1.168.000 spettatori.

Insomma, chiaramente c’è una flessione importante, anche se la sempre maggiore predisposizione del pubblico a vedere certi contenuti in maniera non lineare compensa in parte la differenza nei giorni successivi. Vedremo quali saranno i numeri della finale domani, comunque lo show andrà in onda sicuramente anche nel 2022, visto che nel 2019 era stato rinnovato un accordo per altre quattro edizioni.

Fonte dati Auditel di Rai/Mediaset/Sky: Davidemaggio.it

Nielsen: quanto è utile adesso?
Notizia positiva su Nielsen: anche le classifiche del 1-7 novembre 2021 sono coerenti con le top ten degli Stati Uniti, come era avvenuto nelle precedenti occasioni, da quando Netflix ha deciso di comunicare i propri dati. Notizia negativa: considerando che la stragrande maggioranza dei titoli nelle top 10 di streaming di Nielsen è di Netflix, a questo punto l’utilità di questi dati Nielsen è limitata ad alcuni dettagli, come le differenze in ore tra i singoli prodotti. Ed è interessante vedere quali produzioni non Netflix entrino nelle top ten, soprattutto tra i film, dove c’è una maggiore varietà (nella top 10 dei film, per esempio, ci sono tre titoli di Disney+ e uno di Apple+).

Fonte: Nielsen

Ascolti americani
Intanto (e a dimostrazione di quanto le metriche di ascolti possano variare), parlando di ascolti americani bisogna avvertire che non vengono rilevati (come fa l’Auditel) gli spettatori, ma i nuclei familiari (d’ora in poi scriverò NF). Inoltre, si fa molta attenzione al target 18-49 anni (di cui si cita la percentuale sul totale), considerato molto importante dai clienti pubblicitari.

La Brea è una delle novità più importanti della stagione, tanto da essere già stata rinnovata per una seconda stagione. La scorsa settimana è arrivata alla sua puntata finale (la decima), che ha ottenuto 4,826 milioni di NF e uno share di 0,5% nei 18-49 anni, un miglioramento rispetto alle precedenti quattro puntate. Ma in generale, la serie era partita molto meglio: 6.373 milioni e 0,77 di share. Potete vedere i dati di tutti gli episodi qui.

Si è conclusa invece lunedì scorso 9-1-1, arrivata alla quinta stagione e che è la serie più vista di Fox quest’anno. Ascolti sempre sopra i 5 milioni (qui le rilevazioni per ogni puntata), ma in calo rispetto alla scorsa stagione, che a sua volta aveva numeri inferiori della precedente, la terza.

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI