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Riapertura delle sale: UNIC auspica che avvenga a metà luglio

I cinema potrebbero riaprire in tempo per Tenet di Christopher Nolan. Ma è presto per esserne sicuri

In questi giorni frenetici abbiamo affrontato più volte l’argomento riapertura. È più che mai indispensabile capire come l’industria del cinema e gli esercenti possano adattarsi alle circostanze che sono mutate così rapidamente per colpa della pandemia di coronavirus. Il nostro questionario, di cui potete vedere qui i primi risultati, ha lasciato la risposta proprio agli addetti ai lavori.

Ora arrivano altre interessanti riflessioni da The International Union of Cinemas (UNIC), associazione che rappresenta gli esercenti in 38 paesi europei. Durante un webinar tenutosi il 14 aprile, Jaime Tarrazón, vice-presidente e tesoriere della Federación de Cines de España, ha dichiarato che i cinema potrebbero riaprire per metà luglio, in tempo per l’uscita di Tenet di Christopher Nolan. “Abbiamo lo stesso orizzonte temporale in mente. Ma è troppo presto, persino per gli Stati Uniti, per parlare di queste cose. In Spagna stiamo discutendo con il governo e a loro interessa solo il problema sanitario”.

“Non c’è davvero coerenza nei calendari circa l’uscita dal lockdown”, ha dichiarato l’amministratore delegato di UNIC, Laura Houlgatte. “Ogni paese ha il suo, può cambiare nel tempo di una o due settimane”. “Alla fine avverranno più o meno nelle stesse date, le stesse settimane o mesi”, aggiunge Tarrazón. “Speriamo di avere i nostri cinema aperti per [metà luglio], ma non possiamo garantire nulla”.

Il ritorno della finestra di distribuzione nelle sale

Circa le normali finestre di distribuzione nelle sale, attualmente saltate per colpa dell’emergenza, il presidente UNIC Phil Clapp si è detto certo che torneranno. “Non ha assolutamente senso che, una volta tornati a una parvenza di normalità, la finestra non continui a esistere a a funzionare per il settore”.

Ma che cosa verrà distribuito nelle sale una volta che saranno riaperte? E se gli Stati Uniti dovessero essere ancora in lockdown e le uscite americane sospese, vorrebbe dire che anche in Europa i film salterebbero? Per Clapp non è detto: “Stiamo dialogando con gli studios per conto dei territori europei che rappresentiamo”.

Le misure per la riapertura

Clapp affronta anche il problema dei controlli a cui dovranno essere sottoposti gli spettatori alla riapertura (di cui abbiamo parlato anche qui). “Detesterei davvero suggerire di accogliere gli spettatori nei cinema estraendo il termometro”. “La tecnologia per assegnare i posti in modo da mantenere il distanziamento sociale esiste”. E conclude: “Dovremmo porre attenzione e condividere le nostre esperienze sull’effettivo funzionamento di questa tecnologia”.

Fonte: ScreenDaily

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