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Appuntamento per oggi alle 17: incontro virtuale sul futuro del cinema in sala

Oggi pomeriggio l’incontro virtuale tra addetti ai lavori per il futuro del cinema in sala.

Sono già oltre 120 gli iscritti all’incontro di oggi pomeriggio alle 16:59 (per evidente scaramanzia) “Cinema Reloaded: incontro virtuale tra addetti ai lavori per il futuro del cinema in sala” (cliccare sul link per iscriversi).

Durante l’incontro, introdotto e moderato da Davide Dellacasa (editore di Cineguru/Screenweek e ceo di Brad&k Productions) Michele Casula (Partner di Ergo Research e Clapbox) illustrerà le conclusioni del survey IL FUTURO DEL CINEMA IN SALA NELLA PROSPETTIVA DEGLI ADDETTI AI LAVORI. 

A questo link Michele Casula ha raccontato di come lo ho convinto a partecipare al progetto, qui abbiamo pubblicato i risultati aggregati del questionario, qui alcuni approfondimenti sulle “distanze” più evidenti tra gli addetti ai lavori, mentre qui la mia prima riflessione su cosa sta accadendo, che continuo a trovare estremamente attuale. Tra gli altri spunti invito a leggere anche la riflessione di Robert Bernocchi sul futuro dei cinema.

In attesa dell’incontro alcuni spunti di riflessione possono venire dalla lettura di alcuni articoli degli ultimi giorni. Intanto tutte le interviste che e-duesse sta dedicando agli addetti ai lavori: Tommaso Quilleri, Guglielmo Marchetti, Massimiliano Orfei, Giampaolo Letta, Andrea Occhipinti.

Vanno poi considerati alcuni articoli particolarmente interessanti. Da una parte c’è chi sostiene che la Major che più di tutte sta difendendo il cinema, in realtà potrebbe farne a meno, anche se personalmente il ragionamento non mi convince molto rispetto al genere di blockbuster prodotto dalla Disney. Il report di Michael Nathanson Say Goodbye to Hollywood razionalizza gli effetti dell’accelerazione di cui parlavo nel mio articolo sintetizzando con: meno cinema, uscite anche in digitale, perdita di importanza del prodotto medio, concentrazione tra studios (o acquisizioni di Studios da parte di operatori).

Il problema di questa accelerazione è che fenomeni che prima si sarebbero prodotti probabilmente in un decennio, dando al sistema il tempo di riequilibrarsi, con le aziende che avrebbero potuto adattarsi e le opportunità di lavoro spostarsi ma non andare distrutte, ora rischia di essere terribilmente traumatica, soprattutto dal punto di vista occupazionale.

Per questo penso che la riapertura dei cinema, anche se certo non in condizioni di business as usual, ma con il loro adattarsi al nuovo scenario, debba essere una priorità del settore, come lo è per tutti gli altri.

Certo con prudenza, ma serve il tempo necessario a fare un rodaggio e dare anche il tempo alle distribuzioni per pianificare il lancio dei film. Su questo punto arrivano messaggi contraddittori al momento. Il nostro questionario prevede/auspica una apertura a settembre (perché aspetta i film), ma non penso che potranno essere sacrificati film pesanti senza il rodaggio di cui sopra, appunto. Da questo punto di vista Vue, la catena proprietaria di quello che da noi è il circuito The Space, sembra orientata a una riapertura a luglio (anche se non è dato sapere se anche nel nostro paese) mentre negli USA AMC non sembra voler partire senza film.

Ci vediamo comunque oggi alle 17. Ci si può registrare qui fino all’inizio dell’incontro.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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