I maggiori successi del 2019 (sotto al milione)

A forza di parlare sempre degli incassi a otto cifre, si rischia di dimenticare tutta una fetta di mercato che sta su numeri molto inferiori, ma che magari ha funzionato comunque bene. Per questo, abbiamo pensato di concentrarci, per una volta, solo sugli incassi sotto al milione e che hanno superato le aspettative.

Un’avvertenza: sarebbe facile cercare di trarre qualche lezione da questi dati, ma è meglio non farlo. Sono film (talvolta, eventi) molto diversi tra loro e, a parte la capacità di trovare un’interessante pubblico di nicchia, non è il caso di pensare che possano essere dei modelli facilmente ripetibili. Comunque, senza ulteriori indugi, andiamo a vedere i titoli in questione (in ordine di incasso):

L’uomo che comprò la luna (622.523 euro)
In un’annata finora bruttina forte per il cinema italiano, siamo di fronte a una delle maggiori sorprese positive del 2019. Il film, uscito all’inizio solo in Sardegna, ha conquistato 69.903 euro nel primo weekend, il che significa che poi ha ottenuto un moltiplicatore di circa 9, veramente notevole. Ovvio che sia stato un fenomeno soprattutto locale (le quattro principali piazze sono tutte sarde), ma ha comunque ottenuto dati interessanti anche a Roma (37.810 euro) e Milano (28.254 euro).

Aquile randagie (454.673 euro)
Sta ancora continuando a incassare (ed è molto probabile che supererà i 500.000 euro) e ha ovviamente trovato un pubblico legato agli scout che lo ha seguito con enorme attenzione. E’ partito con i classici tre giorni di evento il 30 settembre, conquistando sempre il secondo posto (dietro soltanto a Tarantino) in quel periodo e raggiungendo i 331.413 euro. Ma, chiaramente, è un titolo che continua a circolare benissimo (nell’ultimo weekend ha ottenuto altri 13.386 euro).

La vita invisibile di Euridice Gusmao (395.627 euro)
Che il cinema d’autore internazionale fatichi moltissimo in Italia è una cosa che diciamo spesso e i numeri purtroppo lo dimostrano. Se poi parliamo di piccoli prodotti, senza neanche grandi vittorie ai Festival (che comunque contano sempre meno), la questione diventa ancora peggiore. E’ quindi decisamente un (piccolo) successo questo prodotto, merito di una discreta partenza in sole 17 copie nel primo fine settimana (40.064 euro), per poi passare a un risultato di 105.307 euro nel secondo weekend.

Free Solo – sfida estrema (375.190 euro)
D’accordo, ha vinto l’Oscar come miglior documentario. Ma in realtà stava già ottenendo grandi cifre, considerando che la programmazione è stata fatta sostanzialmente con spettacoli unici e in pochissimi cinema. Basti pensare che il primo giorno di programmazione ha conquistato 3.360 euro in un solo cinema, il giorno successivo 15.456 euro in 3 sale. Evidentemente, il prezzo sempre da evento (intorno ai 15 euro) e il fatto di essere riusciti a comunicare benissimo agli appassionati (tutt’altro che pochi in Italia) di arrampicata libera hanno funzionato perfettamente.

La mia seconda volta (305.947 euro)
Qui la ragione è semplice: si è lavorato benissimo con le scuole. Semplice, ma non certo facile, visto che ci provano decine di prodotti (anche più ‘celebri’), ma poi coinvolgere i ragazzi (e gli insegnanti) è tutt’altro che scontato. Insomma, grazie alle proiezioni mattutine, sono arrivate cifre notevolissime. Il primo giorno di programmazione, giovedì 21 marzo, il film si è piazzato al quarto posto con 57.035 euro e soprattutto una media di 1.214 (la seconda migliore quel giorno era di A un metro da te, con 361 euro). Poi, questo schema ha continuato a funzionare e il film alla fine può vantare un risultato ben superiore a tanti, prestigiosi titoli da Festival.

Psicomagia – Un’arte per guarire (149.843 euro)
A proposito di prodotti alternativi che ottengono medie spettacolari, c’è questo documentario di Alejandro Jodorowsky, sulle pratiche terapeutiche (decisamente poco istituzionali) che adotta. Il primo giorno, martedì 8 ottobre, il film ha conquistato 24.670 euro e una media di 1.451 (praticamente uguale a quella di Joker), per poi proseguire magari in giornate sporadiche, ma in quei casi sempre in grado di ottenere cifre importanti. Anche se l’incasso al momento è inferiore a quelli degli altri titoli citati, è chiaro che ha ancora una discreta strada da fare.

Altre tre menzioni le dedichiamo a Le invisibili (445.067 euro), Border – Creature di confine (218.553 euro, ha tenuto bene dopo un primo fine settimana non esaltante) e Solo cose belle (239.037 euro, frutto soprattutto dei dati in Emilia Romagna)…

Robert Bernocchi: E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.

Brad&K Productions S.r.l. utilizza cookie di profilazione e anche di terze parti.