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CinemaCon: dalle sale a 270° agli Amazon Studios, ecco cosa succede alle giornate professionali USA

Novità dalla convention degli esercenti USA: Amazon presenterà il suo listino rispettoso delle window, mentre dalla Corea arrivano sale futuristiche con schermi laterali o effetti speciali live.

Vi abbiamo già parlato dei mobile ticket di Fandango e del dibattito sul premium VOD di The Screening Room, ma il CinemaCon, l’evento in cui le major incontrano gli esercenti americani per presentare i loro listini, è ovviamente anche un appuntamento privilegiato con tutte le principali novità del settore cinematografico. Vediamo alcune delle realtà e delle proposte emerse nella convention, in programma fino a giovedì a Las Vegas.

AMAZON STUDIOS

Nonostante i film proiettati su grande schermo per un’audience di massa rimangano il fulcro del CinemaCon, e dell’industria hollywoodiana in generale, quest’anno vicino ai loghi dei principali studi californiani è comparso anche quello di un colosso del web. Gli Amazon Studios, ramo produttivo dell’omonimo portale di eCommerce, presenteranno il 14 aprile il loro listino di contenuti originali che avranno sia una distribuzione tradizionale, sia una online, naturalmente in esclusiva sulla piattaforma proprietaria Amazon Instant Prime. Al contrario di Netflix, insomma, la compagnia guidata da Jeff Bezos ha deciso di non tenere la linea dura del day-and-date, cioè dell’uscita in contemporanea al cinema e su Internet, ma di rispettare la finestra tradizionale di circa 90 giorni per il passaggio dei film sul servizio di video on demand. In questo modo Amazon si è guadagnata la benedizione della NATO (National Association of Theater Owners) che organizza il CinemaCon, dove si comporterà come le altre major, puntando forse a promuovere qualcuno dei suoi titoli anche per la prossima Awards Season. Tra i film in listino, d’altra parte, quest’anno Amazon ha dei veri fuori classe, come Cafe Society di Woody Allen, che aprirà anche il Festival di Cannes.  Ci sono poi Love & Friendship di Whit Stillman con Kate Beckinsale e Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan con Casey Affleck e Michelle Williams. Il gigante del commercio online, insomma, si conferma meno interessato dei competitor a scardinare modelli di business e combattere battaglie per l’ammodernamento della distribuzione cinematografica: preferisce evidentemente inserirsi negli spazi lasciati aperti dal sistema, aspettando che altri, come The Screening Room, facciano l’avanguardia. Merito della solidità del suo core business, lo store online per l’appunto, che le permette di restare su una posizione attendista senza perdere necessariamente il suo vantaggio competitivo. Vedremo chi ne uscirà vincente.

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Dalla Corea con furore: schermi laterali e 4D

In un momento in cui i  visori per la realtà virtuale invadono il mercato dell’intrattenimento domestico, perché non pensare anche a uno schermo cinematografico più immersivo di quello tradizionale? Questa è la proposta della coreana ScreenX, che vuole offrire una visione a 270° direttamente in sala: una bizzarria che però nella madrepatria spopola e comincia a trovare riscontro anche in Cina, dove la tecnologia è stata adottata da Wanda Cinema per il blockbuster locale Mojin: The Lost Legend. Obiettivo della presenza al CinemaCon non è dunque solo farsi pubblicità agli occhi degli esercenti USA ma anche di quelli cinesi che saranno presenti alla convention, probabilmente più propensi a investire 400 mila dollari per l’aggiunta degli schermi laterali necessari per il funzionamento di ScreenX. Ma quali film si adatterebbero a un tale formato? Secondo la compagnia madre, la coreana CJ-CGV, non c’è necessariamente bisogno di scene aggiuntive girate insieme al film vero e proprio: le inquadrature si possono aggiustare in post-produzione o sostituire con immagini di background in CGI (in pratica uno screensaver…). O, più semplicemente, gli schermi laterali possono rimanere inattivi durante le proiezioni tradizionali. Al momento l’opzione sembra troppo costosa per convincere gli esercenti occidentali, ma con la prossima ondata di ricambio tecnologico e con l’avanzare del VR, chissà che non sia davvero la nuova frontiera.

Sempre made in Korea è poi un’innovazione che sta per sbarcare in Canada, a Toronto: una sala 4DX, con sedili mobili ed effetti speciali live come vento, neve, nebbia e odori. La struttura che la ospiterà è della Cineplex Entertainment, mentre l’azienda coreana che realizzerà il 4DX è sempre la CJ, che di questi schermi ne ha installati 233 in ben 37 Paesi, in netto aumento rispetto ai 170 dell’anno scorso. Sempre al CinemaCon sono stati firmati dal marchio coreano accordi per l’espansione della tecnologia in Portogallo e Sud Africa.

Fonte: The Hollywood Reporter, Variety,

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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