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Rapporto FEdS 2014: Italia nella top 10 dei produttori di cinema

Oltre 200 film prodotti, e il primo posto in Europa per lungometraggi al 100% nazionali: record agrodolce, quello italiano, secondo la nuova edizione del rapporto “Il Mercato e l’Industria del Cinema in Italia”, dove si evidenzia il calo del budget medio e un preoccupante trend nelle coproduzioni.

Per livello di incassi, nel 2014, l’Italia si è piazzata al 12° posto nel mondo con un box office da 800 milioni di dollari, a pari merito col Brasile e sotto la maggior parte dei colleghi europei[vedi la nostra infografica in fondo su dati MPAA]. Sul fronte della produzione invece il nostro Paese è riuscito non solo a rientrare nella top 10 globale, ma ha anche scavalcato tutti i competitor europei per numero di lungometraggi al 100% nazionali. A evidenziarlo è l’edizione 2014, la settima, del rapporto “Il Mercato e l’Industria del Cinema in Italia”, edito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in collaborazione con la Direzione Generale Cinema del MiBACT. Un quadro con luci ma anche diverse ombre, per altro già rivelate nello studio elaborato dallo stesso dicastero insieme all’ANICA: a fronte di 201 film realizzati nel corso dell’anno, infatti, si sono ridotte non solo le coproduzioni ma anche il livello dei capitali investiti in questo anello della filiera, con conseguente abbassamento del budget medio a disposizione delle opere che hanno visto la luce.

Il mercato e l'industria del cinema in Italia

L’afflusso delle risorse registrato nel 2014 è stato di 323,4 milioni di euro, cioè il 26,41% in meno rispetto all’anno di riferimento 2009. In compenso il numero di titoli che si sono spartiti questo ammontare e salito di oltre il 20%, evidenziando un gap che si rispecchia anche nella frammentazione dell’industria, dove operano 6.139 aziende di cui meno di 100 con più di 50 dipendenti. La flessione degli investimenti non è però un fenomeno esclusivamente italiano: come mostra la tabella riportata nell’Executive Summary del rapporto, in Francia i capitali sono scesi sotto il miliardo di euro per la prima volta in 20 anni, tra l’altro dopo 4 anni consecutivi di ribassi. Il costo medio per la produzione di lungometraggi di iniziativa francese è stato il più basso dal 2000, pari a 3,93 milioni di euro, mentre in Italia lo stesso valore si attesta su 1,39 milioni.

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In Inghilterra, di contro, è stato raggiunto un livello record di 1,47 miliardi di sterline (2,012 miliardi di euro) spalmato su un totale di soli 223 titoli, minimo storico dal 1994 e in diminuzione di 150 unità rispetto a 5 anni prima. Al centro di questo trend si trovano ovviamente i capitali esteri (risultano di nazionalità inglese molte produzioni hollywoodiane), che per la prima volta hanno superato 1,6 miliardi di euro, a servizio soprattutto dei 37 grandi set realizzati dalle major americane. In Spagna la difficile contingeza economica e il drastico calo del sostegno pubblico si è tradotto in soli 26 film prodotti e in una diminuzione delle risorse nazionali investite, pari a -50%, compensato però almeno un poco dall’aumento delle coproduzioni, passate da 68 a 100. Quello dei capitali esteri, peraltro, da noi si è confermato un fronte abbastanza critico, con un -46,8% registrato in confronto all’anno precedente e addirittura un -72,46% rispetto al 2012.

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Si conferma poi la centralità del tax credit che, secondo il Rapporto: “Sta diventando in tutti i Paesi il (solo) volano finanziario utile a elevare il livello degli aiuti pubblici a favore dell’attività cinematografica”. In Italia, nel 2014, ha assicurato un apporto 64,7 milioni di euro, attirando 32 milioni di investimenti da parte delle aziende private. Le richieste per il contributo indiretto di natura fiscale sono state 260 contro le 197 del 2013. Come già rivelato dai dati Cinetel, inoltre, il 2014 per il botteghino è stato un anno di particolare sofferenza. La crisi però non ha colpito solo le piccole strutture ma anche i multisala, con perdite che si sono attestate mediamente  oltre i 77 mila euro.

Da notare infine come da quest’anno il Rapporto abbia aggiunto un focus sulle cinematografie mondiali partendo da Cuba: “Una realtà che vanta una lunga e articolata tradizione nell’ambito del cinema e della cultura, con legami profondi con la scuola neorealista italiana, con un contributo a cura del Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano”.

Global BO 2014

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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