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Mibact: il bilancio delle misure per il cinema

La presentazione dei dati ministeriali e associativi sul cinema italiano nel 2014, illustrati ieri da Mibact e ANICA, è stata anche l’occasione per fare il punto sugli ultimi interventi messi a segno o in cantiere per la settima arte. A elencarli il ministro Dario Franceschini, che si è soffermato in primo luogo sul cambiamento delle regole…

La presentazione dei dati ministeriali e associativi sul cinema italiano nel 2014, illustrati ieri da Mibact e ANICA, è stata anche l’occasione per fare il punto sugli ultimi interventi messi a segno o in cantiere per la settima arte. A elencarli il ministro Dario Franceschini, che si è soffermato in primo luogo sul cambiamento delle regole del tax credit per le produzioni estere, di cui è stato sottolineato l’effetto immediato in termini di attrazione nelle nostre città dei grandi set, delle major americane e dei blockbuster.

franceschini

Con l’approvazione dell’ “Art Bonus”, lo scorso luglio, lo sgravio fiscale concesso ai produttori che girano in Italia, seppur su commissione estera, è stato portato da 5 a 10 milioni di euro annui, calcolati inoltre non per film ma per produzione esecutivo, col risultato di consentire l’aggregazione di più soggetti e arrivare a un incentivo più consistente capace di interessare anche le produzioni internazionali ad alto budget. L’aumento dei set stranieri nel nostro territorio è stato definito come “vertiginoso” mentre il credito d’imposta stanziato è stato più del doppio, passando da 6 a 13 milioni di euro in meno di un semestre. Una misura dunque che il Mibact considera come vincente, soprattutto in termini di promozione dell’Italia all’estero.

I fondi FUS destinati al cinema per il 2015 sono stati fissati in 77 milioni di euro, cui vanno ad aggiungersi 22 milioni non impiegati nell’anno precedente per le agevolazioni fiscali. Grande rilevanza è stata data ovviamente alle novità introdotte a marzo dal decreto che fondamentalmente amplia il tax credit non solo alle produzioni straniere ma all’intero settore audiovisivo, con l’introduzione di incentivi anche per le opere indipendenti destinate alla televisione e al web. Ricordato anche il decreto per la tutela delle sale storiche, di cui è stato avviato il censimento, e il tax credit a vantaggio delle stesse per il loro ammodernamento e l’eventuale ritorno in funzione.

In rilievo anche le misure volte a riformare il quadro normativo che guida il settore ormai da una decina di anni, riassunto fondamentalmente nel decreto legislativo n. 28 del 22 gennaio 2004, ampiamente superato dalla progressiva migrazione del sostegno statale dai contributi diretti a quelli indiretti (gli incentivi di tipo fiscale per l’appunto). Da notare in particolare la nomina di una Commissione per la cinematografia selezionata per la prima volta tramite procedura pubblica e tramite valutazione dei curricula dei candidati. Avviata inoltre la revisione dei decreti tecnici attuativi dello stesso testo normativo per fare in modo di introdurre criteri di selezione della tipologia di opere cui attribuire il contributo diretto FUS, con criteri quali l’età dei filmmaker, il genere documentario, le potenzialità commerciali o di ricerca. In vista di modifica anche il reference system (quello che attribuisce appunto delle “credenziali” ai candidati al contributo) e il premio sugli incassi, che dovrà essere vincolato per il 90% alla realizzazione di nuovi film.

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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