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Apple mette in stand-by la tv per concentrarsi sul video on demand

Bye bye iTV: anche Cupertino si deve inchinare davanti a Sua Maestà il Contenuto, accantonando il lavoro dispositivo a vantaggio di una nuova offerta streaming, capace di competere con quella dei tanti OTT nascenti sul mercato della new tv.

Steve Jobs ne aveva parlato nella sua biografia postuma e sono anni che il mondo dell’high tech aspetta di veder comparire in salotto uno schermo marchiato dall’inconfondibile mela. Eppure i piani per un apparecchio televisivo targato Apple sono stati accantonati da più di un anno, a causa della forza sul mercato di competitor come Samsung e dei bassi margini offerti da una tecnologia dispendiosa, “ingorda” di aggiornamenti e pronta a inglobare tutte le innovazioni lanciate nell’elettronica di consumo. A rivelare la svolta è stato il Wall Strret Journal che, citando fonti a conoscenza dei fatti, ha smentito sul nascere le previsioni fatte dal magnate dell’alta finanza Carl Icahn, secondo cui la tv di Cupertino avrebbe dovuto debuttare entro settembre 2016. Il colosso guidato da Tim Cook avrebbe infatti un altro obiettivo nel breve-medio termine: mettere insieme un’offerta audiovisiva in streaming e ad abbonamento, non tanto sul modello di Netflix quanto dei nuovi OTT come Sling TV o Playstation Vue, che stanno pian piano trasferendo online un business prima  appannaggio della pay tv satelliteare o via cavo.

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Non che finora l’azienda non abbia provato a progettare un apparecchio super innovativo degno del nome di Apple TV, brevettando addirittura uno schermo trasparente, pronto ad animarsi attraverso una tecnologia laser, o una videocamera integrata per consentire agli spettatori di usare il dispositivo anche per le conference call. Nessuna di queste feature è stata tuttavia considerata sufficiente per avviare una produzione, così che perfino Cupertino è dovuta tornare a inchinarsi difronte al “Re Contenuto”. Sempre secondo le fonti del WSJ, ciò cui l’azienda starebbe lavorando al momento sarebbe un pacchetto di canali da offrire insieme all’attuale Apple TV, cioè al set-top box commercializzato dal 2007 che permette di connettere la tv al web rendendola di nuova generazione. Senza una valida offerta OTT,  anche Cupertino rischia infatti di rimanere indietro rispetto a tutti i player che si stanno lanciando in un settore ormai sdoganato dall’apertura al web di emittenti forti e ben radicate nei modelli tradizionali come HBO. Senza contare l’agguerrita competizione già presente nel campo dei set-top box, dove concorrono nomi quali Amazon, Microsoft, Roku e Google.

Mountain View, tra parentesi, per ora vince 1-0 ,avendo già stretto accordi con marchi come Sony per il lancio della sua Android TV. Una stoccata spetta infine ad iTunes, che ora vede anche la casa madre volgere verso lo SVOD (lo streaming ad abbonamento) piuttosto che verso il noleggio o l’acquisto del singolo contenuto. Se i rumor dovessero essere confermati, insomma, non si tratterebbe solo di una mela in meno nell’ecosistema tecnologico domestico, bensì di un segnale forte per lo switch-off della distribuzione televisiva verso l’online. Con buona pace di Icahn e dei vecchi player, non solo stranieri, che continuano a privilegiare le rendite di servizi e prodotti classici, piuttosto che lo scatto verso le nuove tecnologie e modelli di consumo dell’audiovisivo.

Fonte: WSI

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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