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Soddisfatti o rimborsati, in Francia promozione del circuito cinematografico C2L

Interessante iniziativa promozionale del circuito cinematografico francese C2L, una catena a gestione familiare che conta 12 sale cinematografiche. C2L ha lanciato infatti l’iniziativa “soddisfatti o rimborsati” che permette agli spettatori di essere rimborsati del prezzo del biglietto nel caso il film non sia di loro gradimento. L’iniziativa prevede una nuova card “di garanzia”, non nominativa,…

Interessante iniziativa promozionale del circuito cinematografico francese C2L, una catena a gestione familiare che conta 12 sale cinematografiche. C2L ha lanciato infatti l’iniziativa “soddisfatti o rimborsati” che permette agli spettatori di essere rimborsati del prezzo del biglietto nel caso il film non sia di loro gradimento. L’iniziativa prevede una nuova card “di garanzia”, non nominativa, al costo di 50 euro, che offre 10 film al prezzo promozionale di 5 euro e inoltre offre allo spettatore la possibilità si essere rimborsati nel caso si decida di abbandonare la sala cinematografica nei primi 30 minuti della proiezione, tempo che però include pubblicità e trailer iniziali. A conti fatti quindi gli spettatori hanno circa un quarto d’ora per giudicare la qualità e il valore del film che stanno guardando. «È vero, è un lasso si tempo molto breve, ma questa iniziativa è in primo luogo destinata a coloro che si confondono tra versione originale e versione francese, a chi non si trova nel posto che voleva o che ritiene ci sia troppa gente» ha spiegato a  Le Figaro Marie-Laure Couderc, proprietaria del circuito.

C2L

L’iniziativa sembra essere gradita dagli spettatori e il circuito ha registrato un aumento dell’affluenza; il “soddisfatti o rimborsati” è stato testato per 10 mesi al cinema di Cambrai e anche se di fatto nessuno ha usufruito della possibilità di lasciare la sala, ha, secondo la titolare, rassicurato il pubblico e ha dato loro il desiderio di tornare al cinema. Ma già alcuni distributori hanno mostrato preoccupazione: le maggiori case di distribuzione, sopratutto gli studios americani che sempre secondo Le Figaro avrebbero già messo in campo gli avvocati per opporsi a questa promozione, temono che presto l’iniziativa possa essere adottata dalle maggiori catene francesi, come Pathé, UGC, Gaumont, Kinépolis e CGR. Se infatti l’iniziativa può essere accettata in piccoli circuiti a gestione familiare come quello che l’ha lanciata, il fatto che venga adottata da grandi circuiti con milioni di spettatori potrebbe avere per loro conseguenze finanziarie pesanti.

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