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Appello del mondo della cultura contro la chiusura della sala Mix 1 di Roma

«È difficile per tutti noi accettare la parola ‘Fine’, accettare che la Sala MIX 1 di via Urbana diventi solo l’estensione dell’adiacente parcheggio, proprio la sala che per tecnologia e fedeltà dell’acustica rappresentava un riferimento in Italia e nel mondo». Il mondo del cinema e della cultura, attraverso le firme di alcune decine di autori,…

«È difficile per tutti noi accettare la parola ‘Fine’, accettare che la Sala MIX 1 di via Urbana diventi solo l’estensione dell’adiacente parcheggio, proprio la sala che per tecnologia e fedeltà dell’acustica rappresentava un riferimento in Italia e nel mondo». Il mondo del cinema e della cultura, attraverso le firme di alcune decine di autori, produttori, registi, discografici ed esponenti della cultura, lancia un appello per evitare la chiusura della storica Sala Mix 1 di Roma. «La sala dove sono stati finalizzati più importanti film del cinema italiano e internazionale è destinata a diventare un parcheggio» si legge nell’appello «un importante pezzo di storia del cinema italiano rischia di scomparire. Entro pochi giorni inizierà l’operazione di decommission delle attrezzature e tecnologie attualmente collocate all’interno della Technicolor già International Recording, proprietà della Enpaia, dove per anni, in particolare nella storica Sala MIX 1, è stata data voce ai più importanti film della storia del cinema».

technicolor-logo

L’appello è firmato da Ferzan Ozpetek,  Pupi Avati ma anche che da Filippo Sugar, Luca Domenico Scordino, Federico Monti Arduini, Andrea Purgatori, Biagio Proietti, Gaetano Blandini, Riccardo Tozzi, Angelo Barbagallo, Nicola Borrelli, Nicola Giuliano, Francesca Cima, Marco Polillo, Carlo Fontana, Marco Follini, Carlo Degli Esposti, Tilde Corsi, Domenico Procacci, Nicola Lusuardi, Mariangela Barbanente, Toni Biocca, Michele Conforti, Lucio Gaudino e Giuseppe Laganà. «Le luci si stanno spegnendo definitivamente e quelle poltrone che sono state occupate dai più grandi Maestri e che hanno accompagnato le aspettative di intere generazioni verranno accatastate in qualche magazzino, cancellando in un colpo memoria, esperienza e professionalità del cinema. L’immobile spogliato delle stigliature e dei suoi ricordi lascia in tutti noi il desiderio di poter fare ancora qualcosa per salvare un patrimonio culturale di inestimabile importanza» conclude la lettera. Technicolor ha rilevato gli stabilimenti dell’ex International Recording in Via Urbana nel 2004 e vi è rimasta operativa fino alla loro chiusura il 31 dicembre 2013.

 

 

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