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Lionsgate usa la realtà virtuale per promuovere Insurgent

Se n’è parlato molto all’ultimo CES di Las Vegas e la tecnologia ha già avuto una spinta notevole dall’uso a fini promozionali che ne è stato fatto da titoli come Interstellar e il biopic di prossima uscita Wild. La realtà virtuale applicata al marketing cinematografico non ferma però la sua cavalcata verso Hollywood e trova un nuovo…

Se n’è parlato molto all’ultimo CES di Las Vegas e la tecnologia ha già avuto una spinta notevole dall’uso a fini promozionali che ne è stato fatto da titoli come Interstellar e il biopic di prossima uscita Wild. La realtà virtuale applicata al marketing cinematografico non ferma però la sua cavalcata verso Hollywood e trova un nuovo alleato in Lionsgate, che ha deciso di utilizzarla in occasione dell’uscita di Insurgent.

Insurgent-Trailer-italiano-60-HD-YouTube

Secondo capitolo del franchise ispirato alla saga letteraria di Veronica Roth, inaugurata sul grande schermo da Divergent, il film appartiene al filone che forse meglio si candida a raccogliere l’eredità delle saghe adolescenziali di successo internazionale come Hunger Games, per cui il suo tour promozionale in realtà virtuale potrebbe essere una buona occasione per testare l’appeal della nuova tecnologia presso la lucrosa fascia dei teenager. L’iniziativa prevede la creazione di installazioni in VR in diverse città americane come New York, Los Angeles, Chicago, Austin e San Francisco, a partire dal prossimo 27 febbraio. Entrando nell’ambiente appositamente costruito con un visore  Samsung Gear VR i curiosi e i fan della saga si troveranno fianco a fianco con dei ribelli “divergenti” catturati dalla fazione degli Eruditi di Jeanine Matthews (il personaggio interpretato da Kate Winslet). I protagonisti di queste sequenze in realtà virtuale sono sottoposti a una serie di simulazioni mentali volte a stabilire il loro grado di divergenza, trovandosi ad affrontare situazioni estreme come il lancio dalla cima di un grattacielo o l’arrivo di una locomotiva a tutta velocità.

Il film, in effetti, sembra prestarsi bene sul piano narrativo a questa nuova forma di intrattenimento, che in un certo senso eleva i contenuti speciali a un livello esperenziale superiore e potrebbe davvero trovare nell’industria cinematografica un alleato decisivo, soprattutto in un’epoca segnata dal declino del supporto fisico dei contenuti e dal valore che ciò garantiva al comparto.

 

Fonte: Deadline

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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