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Tempesta sbarca in UK. Intervista al produttore Carlo Cresto-Dina

Il 2014 è stato sicuramente un anno importante per Tempesta, la casa di produzione guidata da Carlo Cresto-Dina. La società ha portato infatti a casa il Grand Prix al Festival di Cannes per Le Meraviglie di Alice Rohrwacher, prodotto insieme alla Svizzera Amka Films, la RSI Radiotelevisione Svizzera, la tedesca Pola Pandora e in collaborazione…

Il 2014 è stato sicuramente un anno importante per Tempesta, la casa di produzione guidata da Carlo Cresto-Dina. La società ha portato infatti a casa il Grand Prix al Festival di Cannes per Le Meraviglie di Alice Rohrwacher, prodotto insieme alla Svizzera Amka Films, la RSI Radiotelevisione Svizzera, la tedesca Pola Pandora e in collaborazione con Rai Cinema. Oggi è al lavoro su nuovi produzioni italiane: Asino vola di Marcello Fonte e Paolo Tripodi, attualmente in fase di post-produzione (storia di un ragazzo che ha per amico un asino e  che sogna di entrare nella banda del paese), e Fräulein di Caterina Carone, finanziata grazie anche al contributo della BLS – Südtirol Alto Adige, attualmente in fase di riprese (nel cast Christian De Sica e Lucia Mascino). Ma soprattutto Cresto-Dina ha deciso di tentare l’avventura in terra inglese aprendo Tempesta UK, una nuova società con sede a Londra che si occuperà di produrre film britannici. Il primo progetto è Wildfire di Cathy Brady. Ne abbiamo parlato con Cresto-Dina che a Cineguru ha illustrato le finalità e le aspettative della nuova casa di produzione.

Carlo-Cresto-Dina
Il produttore Carlo Cresto-Dina

1) Perché e quando è nata Tempesta UK e quali sono gli obiettivi e le aspettative di questa nuova “divisione” della società?
Dallo scorso anno abbiamo un nuovo socio, Valerio De Paolis che con la sua società Cinema, ha acquisito il 20% di tempesta Italia con un’opzione per salire al 40% quest’anno. Insieme abbiamo ragionato sul futuro e sulle possibili vie di crescita. Creare una piccola società UK, è stato quasi naturale non solo perché io vivo a Londra da molti anni, ma soprattutto perché In questi anni in Europa il mercato inglese è il più vivo, ricco e interessante.

2) Mi può parlare del primo progetto made in UK Wildfire?
Si parte sempre dagli autori. Abbiamo cercato per molti mesi, guardando tra i cortometraggi, documentari e anche le opere teatrali dei giovani autori che lavorano in Inghilterra. Poi ho visto i corti di Cathy Brady, Wasted e Morning e ho voluto subito incontrarla. Non sapevo che altre produzioni, ben più importanti di noi l’avevano notata e la stavano chiamando. Curiosamente Cathy nello stesso periodo aveva visto i nostri film Corpo Celeste e L’intervallo e voleva incontrarci. Ci siamo parlati e sono bastati 10 minuti: Cathy non mi ha consegnato una sceneggiatura o parlato di una storia, ma mi ha spiegato COME avrebbe voluto far nascere il film: partire da un’idea minima di storia poi svilupparla attraverso un lungo laboratorio con due straordinarie giovani attrici Nora-Jane Noone (Magdalene) e Nika McGuigan. Abbiamo chiesto un finanziamento per lo sviluppo all’Irish Film Board e al Wellcome Trust e abbiamo iniziato il “processo” di creazione del film: 10 incontri di due giorni ciascuno in una sala prove con esercizi fisici, danza, improvvisazione, scrittura e recitazione e poi una settimana residenziale, isolati nei luoghi dove sarà girato il film. Durante tutto il workshop una giovane ricercatrice Lucia Yandoli filma, trascrive e poi dalle trascrizioni nasce la sceneggiatura. Sulla trama che è molto forte e originale per ora non diciamo nulla. Wildfire sarà coprodotto con i nostri amici di Cowboy Film che conosciamo da tempo e stimiamo molto.

3) L’attività in Gran Bretagna sarà parallela a quella sui film italiani. Ci saranno “contaminazioni”?
Se per contaminazioni si intendono coproduzioni, credo sarà molto difficile. L’Inghilterra è forse il paese meno interessato a coprodurre con il resto d’Europa, non sarà mica un caso che l’Inghilterra non faccia parte di Eurimages e non abbia nessuna intenzione di entrarci. E’ un’industria cinematografica completamente differente … ma sarebbe un discorso lungo. Comunque Tempesta Film UK produrrà film interamente inglesi, in inglese.

4) Il successo di Le Meraviglie ha cambiato qualcosa nell’impostazione della società e nella vostra linea “editoriale”?
Vincere a Cannes è stato molto importante e anche, diciamolo esaltante. Ma in qualche modo ci ha anche reso, spero, più modesti. E’ la conferma del progetto originale di tempesta: trovare giovani autori e crescere con loro, ma è anche un impegno. Che cosa fare ora? Quali sono i temi più rilevanti e brucianti di questo momento? Come crescere e verso dove? Diventa tutto più ampio e complesso. Speriamo di essere in grado.

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