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I Cinema Art House a Sony “Proiettiamo noi The Interview”

Il circuito di esercizio indipendente Art House Convergence, che conta negli Stati Uniti un totale di 250 schermi ha inviato una lettera aperta a Sony in cui dichiara la propria disponibilità a proiettare The Interview. Il film, considerato la causa principale dell’attacco informatico sferrato alla major da un sedicente gruppo di hacker, che secondo il…

Il circuito di esercizio indipendente Art House Convergence, che conta negli Stati Uniti un totale di 250 schermi ha inviato una lettera aperta a Sony in cui dichiara la propria disponibilità a proiettare The Interview. Il film, considerato la causa principale dell’attacco informatico sferrato alla major da un sedicente gruppo di hacker, che secondo il Governo americano è guidato dalla Corea del Nord, avrebbe dovuto uscire nei cinema americani il 25 dicembre, ma Sony si è trovata costretta a cancellare la data d’uscita a causa del rifiuto delle prinicpali catene americane di proiettarlo (in seguito a minacce di possibili attacchi terroristici).. E mentre, contrariamente a quello che era emerso in un primo momento e dopo le critiche ricevute da gran parte dell’opinione pubblica americana e dallo stesso Presidente Obama, Sony starebbe effettivamente cercando di distribuire il film in un’altra piattaforma (anche se non è chiamo quando questo avvverrà e in quali modalità), Art House Convergence si fa avanti e lancia anche una petizione online su Change.org per supportare la casa di distribuzione.

AHC-banner«Esprimiamo il nostro supporto a Sony Pictures – Si legge nella petizione – e a tutt i suoi impiegati nel mondo in questo difficile momento. Vogliamo condividere il nostro incoraggiamento e il nostro apprezzamento per Sony e per il grande contributo che ha dato all’industria cinematografica, specialmente nel nostro settore di cinema di qualità e indipendente. Esprimiamo la nostra solidarietà a Sony e offriamo loro il nostro supporto in difesa dell’integrità artistica e della libertà personale. Libertà che rappresenta la grande abilità della nostra Nazione di affrontare i cambiamenti e abbracciare le diversità di opinione. Comprendiamo che ci sono rischi nel proiettare The Interview. Comunicheremo questi rischi il più chiaramente possibile ai nostri impiegati e clienti e li lasceremo liberi di prendere le loro decisioni, vcome nel diritto di ogni americano. Comprendendo questi rischi i cinema indipendenti, i loro proprietari e dipendenti che si raccolgono sotto l’insegna Art House Convergence, conocordano nel supportare Sony e nel supportare le trattative per  proiettare The Interview che Sony, a suo insindacabile giudizio, deciderà di porre in atto con le sale cinematografiche».

Fonte: Variety

 

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