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Chili Tv sbarca in Europa

Prima (a Natale) Chili TV è sbarcata in Austria, poi, nel 2015 sarà la volta di Polonia, Germania e Gran Bretagna. Il servizio italiano che offre film in streaming senza abbonamento prepara il suo piano di espansione nel vecchio continente. Chili Tv ha registrato a dicembre 2014 circa 400mila clienti attivi con una media tra…

Prima (a Natale) Chili TV è sbarcata in Austria, poi, nel 2015 sarà la volta di Polonia, Germania e Gran Bretagna. Il servizio italiano che offre film in streaming senza abbonamento prepara il suo piano di espansione nel vecchio continente. Chili Tv ha registrato a dicembre 2014 circa 400mila clienti attivi con una media tra di 20mila nuovi utenti al mese. Nel 2014 il fatturato è pari a 4 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al 2013. Con lo sbarco in Europa, non temendo la concorrenza di Netflix, Chili TV si pone l’obiettivo di raggiungere in Europa i 7 milioni di utenti con rricabi per il 2018 di 198 milioni di euro.

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I clienti attivi, a dicembre 2014, sono circa 400mila e la crescita media mensile è tra i 20 e i 30mila utenti. Per fare un paragone, Netflix negli Usa conta su 40 milioni di abbonati. Il fatturato del 2014, spiega Parisi, sarà di circa 4 milioni di euro, più del doppio del 2013. Il catalogo di Chili offre circa 4.500-5.000 titoli.  tra film e serie tv.  «Iniziamo in Austria e in Polonia perché sono mercati relativamente più nuovi» ha dichiarato a Repubblica il presidente Stefano Parisi. «In Austria è appena sbarcata Netflix e c’è già un operatore di tv on demand “quasi” locale, come la tedesca Maxdome. In Polonia ci sono ancora pochi operatori. Stiamo stringendo accordi con i partner commerciali locali e anche con i fornitori di contenuti video locali, tv e produttori indipendenti, per caratterizzare il nostro catalogo. Poi offriremo il nostro servizio in Germania e in Gran Bretagna, mercati con potenziale molto maggiore, che hanno dinamiche competitive più complesse ma con tassi di crescita decisamente più elevati». E a Prima Comunicazione Parisi ha dichiarato: «In Italia solo il 30% delle televisioni smart vendute sono connesse a Internet. In Germania e in Gran Bretagna sono a più dell’80%. È per questo che guardiamo ai mercati esteri, tra cui quello tedesco e quello inglese che stanno crescendo rapidamente, anche grazie alla presenza di Netflix. Vediamo con favore il suo arrivo. Avere un grande operatore che entra con un’offerta importante obbligherà il mercato ad aprirsi, il che per noi è vitale».

 

 

 

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