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Lucca Comics&Games, polemiche sull’organizzazione

Si è conclusa il 2 novembre l’edizione record di Lucca Comics & Games manifestazione dedicata al fumetto, al cinema e ai videogiochi che in quattro giorni ha totalizzato 240.000 i biglietti venduti e una presenza stimata di 400.000 persone. Un successo sicuramente per l’evento che si conferma come uno degli appuntamenti internazionali più importanti e…

Si è conclusa il 2 novembre l’edizione record di Lucca Comics & Games manifestazione dedicata al fumetto, al cinema e ai videogiochi che in quattro giorni ha totalizzato 240.000 i biglietti venduti e una presenza stimata di 400.000 persone. Un successo sicuramente per l’evento che si conferma come uno degli appuntamenti internazionali più importanti e seguiti del settore. Ma all’indomani dell’evento non sono mancate le polemiche sull’organizzazione, soprattutto sulla gestione ritenuta non soddisfacente dell’enorme flusso di persone (in special modo nel weekend) che ha causato code a stand e biglietteria (oltre che alla stazione ferroviaria), ritardi e disagi ai visitatori e ai residenti e che ha alimentato il dibattito sulla sicurezza della manifestazione. Sulla Pagina Facebook di Lucca Comics & Games molti utenti hanno detto la loro.

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«Per la prima volta in vita mia non ho potuto visionare tutti i padiglioni di una fiera, non ho potuto aver accesso ad alcun evento, ed ho fatto coda nonostante avessi acquistato il biglietto online» recita un commento; «Quattro ore di coda disorganizzata e maleducata alla biglietteria nei pressi della stazione, visto pochissimo per lo stesso motivo. Siamo veramente lontani da ciò che si chiama organizzazione» sottolinea un altro partecipante, mentre alcuni utenti propogono di limitare il numero di biglietti o di creare “corsie preferenziali” per e residenti all’interno delle mura: «Lucca é troppo piccola per l’affluenza attuale, dimostrato. Biglietti devono essere limitati se vuoi una fiera gestibile in città»; «Ma i padiglioni gratuiti, non potrebbero essere messi tutti in unica zona. Così che i non paganti confluirebbero tutti lì intasando di meno i padiglioni per coloro muniti di biglietto?».

A ripondere alle critiche è Renato Genovese, direttore del Lucca Comics & Games che in un lungo post pubblicato oggi elenca i punti critici della manifestazione segnalati dagli utenti e propone possibili soluzioni: «La stazione ferroviaria: difficoltà di accesso, code di un’ora e più per salire sul treno, corse non sufficienti per smaltire i visitatori nel loro ritorno a casa. È un annoso problema che, nonostante gli sforzi, non riusciamo a sbloccare. Se le Ferrovie dello Stato mettono a disposizione un numero irrisorio di treni speciali e se si continua ad avere un binario unico sulla linea Firenze-Viareggio tra Montecatini e Lucca, sarà difficile risolvere a breve la questione. Il Governo ha dato il via al progetto per raddoppiare la linea, ma ci vorrà un po’ di tempo prima di vederlo realizzato. È comunque uno dei temi che ci stanno più a cuore: ci attiveremo in tutti modi per un potenziamento del servizio a livello regionale e nazionale. Inoltre quest’anno abbiamo avviato il progetto dello shuttle (l’abbinamento navetta + biglietto) per allentare la pressione sulla stazione, verificheremo se è stato utile ed eventualmente come migliorarlo nel 2015. Troppa gente: ridotta vivibilità della città stessa soprattutto il sabato, mancanza di gestione dei flussi all’interno della città e sicurezza dei percorsi, scarsa presenza delle forze dell’ordine.Quest’anno abbiamo registrato un numero elevatissimo di visitatori paganti, ma anche di non paganti, cioè persone e famiglie che vengono a godersi lo spettacolo e tutte le aree e le attività gratuite di Lucca Comics & Games.
Ora, non è una questione di soldi, ma secondo me i visitatori paganti in primis hanno diritto di fruire di tutto il Festival e questo diritto cercheremo in futuro di renderlo ancor più effettivo, favorendo l’accesso preferenziale dei paganti anche ai contenuti gratuiti. I visitatori non paganti saranno sempre i benvenuti e resteranno parte integrante dello spettacolo di Lucca in quei giorni, ma miglioreremo l’esperienza di chi si accolla anche il sacrificio economico del biglietto o dell’abbonamento. La biglietteria: lunghe file, mancanza di pagamento elettronico. Le biglietterie erano 5 a corona del centro storico, ampliate rispetto allo scorso anno, con 46 sportelli disponibili. Abbiamo cercato di rendere il più possibile facile e intuitiva la prevendita online (che comunque ha un costo aggiuntivo). Ma l’impossibilità di effettuare pagamenti elettronici in loco è stato – in effetti – un bel problema. Anche se di fatto per la manifestazione costruiamo una “città parallela” in fibra ottica, telefonia, allacci elettrici, hardware di ogni tipo, non sempre è possibile una capillare fornitura di utenze. Per l’anno prossimo vi do la mia parola che ci impegneremo a risolvere questo problema, introducendo anche un sistema di pagamento col cellulare, esteso anche agli espositori per gli acquisti allo stand. L’accesso ai padiglioni: code agli ingressi, in alcuni casi impossibilità di visitarli (pur avendo già pagato il biglietto). L’eccezionale affluenza genera in automatico un affollamento generale. Per fare un esempio, il nuovo padiglione Bonelli di 200 mq aveva sempre una grande fila di fan desiderosi di poter finalmente acquistare le ultime uscite. Lo stesso dicasi per il PalaPanini. E se un autore al padiglione Napoleone catalizza l’attenzione per la sua sessione di autografi, oppure il padiglione Star Wars in piazza Anfiteatro è come miele per Winnie-the-Pooh, un po’ di attesa è inevitabile. Obiettivamente, noi lavoriamo proprio per questo, perché il pubblico affluisca, possa visitare i padiglioni, possa acquistare fumetti e giochi, possa farsi firmare una dedica. Scoraggiare questo è un controsenso, migliorare l’esperienza è invece l’obiettivo che ogni anno ci diamo. Tantissimi l’hanno capito e si sono goduti tutto serenamente, molti di voi hanno sopportato l’attesa con pazienza. I parcheggi a Capannori: in funzione solo l’1 e il 2 novembre, non indicati chiaramente, numero corse navette inadeguati al flusso di persone, code di 1 ora per salire sulla navetta. Se abbiamo comunicato male i giorni di funzionamento me ne scuso pubblicamente. Le navette, alla prova dei fatti, si sono rivelate inferiori alla risposta del pubblico: ma i tempi di percorrenza si sono dilatati per l’eccezionale traffico creatosi sulle vie di percorrenza. Era una “prima volta” e come tutte le “prime volte” si fa tesoro di cosa è andato e cosa non è andato: vorremmo rendere il servizio più funzionale nel 2015 e per fare ciò le vostre segnalazioni ci saranno preziosissime».

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