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Cina, i ricavi del digitale raggiungeranno presto quelli della sala

Con una crescita del 500% all’anno, il video on demand cinese mira a pareggiare entro cinque anni gli incassi theatrical, nonché a imporsi quale appetitosa opportunità per i film stranieri bloccati dal sistema delle quote.

Nei primi 9 mesi del 2014 il box office cinese ha già raggiunto i 3,55 miliardi di dollari, con un incremento del 32% che lo ha portato già a raggiungere gli incassi di tutto il 2013. Secondo mercato mondiale per i ricavi theatrical, la Repubblica Popolare potrebbe aumentare ulteriormente il proprio peso nel settore cinematografico aggiungendo a queste cifre già sorprendenti quelle in uguale espansione della distribuzione digitale. A sostenerlo è il primo portale di video on demand del Paese, iQIYI, secondo cui il ramo online sta crescendo così rapidamente da poter raggiungere i livelli del botteghino entro 5 anni.

iQIYI

“Il video on demand aumenta del 500% di anno in anno. Dato il sistema delle quote che limita la distribuzione nei cinema cinesi dei film stranieri, l’uscita online è una buona opzione per entrare nel mercato nazionale” ha detto il vicepresidente della piattaforma,  Yang Xianghua, in un intervento al Busan International Film Festival, “in Cina non c’è un mercato dei DVD, né della pay-tv, sarà il web a prendere il posto di questi due comparti. Gli sforzi antipirateria del Governo sono diventati molto più consistenti, così come la disponibilità degli utenti internet a pagare pe ri film che vedono”.

Quella sudcoreana non è peraltro la prima kermesse cinematografica in cui iQIYI si presenta come possibile partner per quegli operatori stranieri che cercano un ingresso nel promettente business cinese ma sono frenati dalle restrizioni all’import o dalle difficoltà di coprodurre nei termini richiesti dalle autorità locali. Un discorso molto simile è stato affrontato anche all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, con evidente interesse da parte delle industrie italiane.

Da ricordare come il sito cinese di video on demand segua un modello misto, free e ad abbonamento, sia approvato dal Governo e sostenuto dal primo motore di ricerca nazionale, Baidu, che ha da poco annunciato l’intenzione di produrre sette film per il mercato locale e uno per quello hollywoodiano entro il prossimo anno. A lanciare grandi piani di investimento nella settima arte sono stati anche il colosso dell’eCommerce Alibaba, con la creazione di un proprio studio di produzione cinematografica e televisiva (Alibaba Pictures), e il leader della messaggistica Tencent con Tencent Movie Plus.

Lo scorso weekend la commedia on the road cinese Breakup Buddies è stata in cima al box office internazionale (che esclude dunque gli incassi USA), scavalcando anche l’atteso Gone Girl di David Fincher con Ben Affleck.

 

Fonte: The Hollywood Reporter

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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